C’erano una volta un coatto, due sfigati, un comunista e un camorrista, e no, non è l’inizio di una barzelletta ma è Noi e la Giulia, la piacevole terza opera da regista di Edoardo Leo. La commedia tragicomica, al cinema dal 19 Febbraio, vede Leo affiancato da Luca Argentero, Claudio Amendola, Stefano Fresi, Anna Foglietta e Carlo Buccirosso.

 

Noi e la Giulia è un film fatto di personaggi, che riempiono la scena con la loro presenza: c’è Diego (Luca Argentero), venditore di macchine annoiato, poco coraggioso e preso in giro anche del padre sul letto di morte; Fausto (Edoardo Leo), cafone da televendita che si è arricchito a suon di merce fallata sulle spalle dei creduloni, ignoranza da italiano medio e debiti con gli amici – come con il collega Sergio (Claudio Amendola), comunista nostalgico che lo marca stretto per riavere i suoi soldi. E infine c’è Claudio (Stefano Fresi) vero e proprio portatore sano di ansia, che riesce a far chiudere l’attività di famiglia “dal 1910” e contemporaneamente a farsi lasciare dalla moglie. Decisi a cambiare e a scappare, chi figurativamente chi letteralmente, Diego, Fausto e Claudio si incontrano per la prima volta fuori da un casale in vendita che tutti e tre avevano adocchiato, e, a causa del prezzo lievitato, decidono di mettersi in società e aprire un agriturismo insieme. Al gruppo si aggiunge, in veste di cuoca, Elisa (Anna Foglietta), disastrata ragazza incinta che cerca solo un posto accogliente dove stare. Un giorno si presenta al casale a bordo di una Giulia 1300 verde, Vito (Carlo Buccirosso), un buffo uomo in abiti anni ’70, che promette ‘protezione’ ai quattro.

Noi e la Giulia

Con precisione e ironia, Edoardo Leo porta in scena la commedia del piano B, del reinventarsi e delle seconde occasioni, proponendo contemporaneamente il tema serio della piaga del pizzo. La storia, tratta dal racconto di Fabio Bartolomei, “Giulia 1300 e altri miracoli”, scorre piacevole con diversi momenti comici degni di nota. Con un ritmo più serrato rispetto alla solita commedia italiana e trovate registiche più moderne, anche grazie alla colonna sonora presentata quasi come personaggio in ricordo di un epoca d’oro, Noi e la Giulia intrattiene senza cadere nel banale. La scelta di un cast che rappresenta l’Italia da nord a sud e che, si nota, si è realmente divertito durante le riprese, aiuta la commedia ad avere quel giusto buon sentimento e positività per tutta la sua durata.

Claudio Amendola è sicuramente il personaggio più centrato, quasi irriconoscibile all’inizio con barba e capelli grigi, mentre Luca Argentero, per quanto bravissimo, è perennemente ingabbiato nel ruolo dell’imbranato con gli occhiali e non ci dispiacerebbe vederlo in altre vesti in futuro, proprio come Leo che in questo film esce dai soliti personaggi per farci ridere con il suo cafonissimo Fausto.

Noi e la Giulia

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