We Are Your Friends: recensione del film con Zac Efron

We Are Your Friends film

We Are Your Friends racconta la storia di un aspirante DJ, il ventitreenne Cole Carter (Zac Efron), che trascorre le giornate uscendo con gli amici di sempre e le notti nei locali a caccia della traccia perfetta, quella che sarà in grado di segnare finalmente il suo successo. L’incontro con il famoso DJ e produttore musicale James Reed (Wes Bentley) cambia le cose. Reed diventa il suo mentore e lo prende sotto la sua ala, spingendolo a fare musica nuova. Ma quando Cole si innamora della giovane fidanzata/assistente personale di James, Sophie (Emily Ratajkowski), le cose si complicano.

 

We Are Your Friends segna il debutto alla regia di Max Joseph, più conosciuto come produttore di Catfish: false identità, il reality show di MTV che racconta le verità e le bugie delle relazioni online. Il suo uso di grafica e animazione che si intreccia con la storia risulta poco originale. La sceneggiatura, scritta dallo stesso Joseph insieme a Meaghan Oppenheimer, è tratta da un racconto di Richard Silverman, produttore esecutivo del film.

We Are Your Friends, tra musica e comicità

La musica è stata curata da Randall Poster (The Wolf of Wall Street, Divergent, Spring Breakers), ma anche se nelle canzoni ci sono dei bit originali, questi svaniscono facilmente nel susseguirsi di tracce simili e senza anima.

Qualche parola c’è da dire anche su Zac Efron, che non aggiunge nulla di nuovo alle sue doti recitative, interpretando per l’ennesima volta lo stesso personaggio dei suoi ultimi film. We Are Your Friends è una ridicola rappresentazione di cosa vuol dire essere un DJ di musica elettronica. Il film prende qualcosa che in origine può sembrare attraente e tenta di spiegarlo, esagerarlo e trasformarlo in qualcosa di più profondo e più drammatico di quanto non sia realmente. Complessivamente, il film sembra un video musicale stilizzato di 96 minuti, con troppi slow-motion e primi piani su parti del corpo che si agitano, una sorta di pubblicità progresso sui pericoli di alcol e droga, e una povera lezione informativa su cosa, secondo chi ha raccontato il film, serve per essere un DJ.

- Pubblicità -