Presentato come film di chiusura nella sezione Panorama di Alice nella Città, Una Famiglia Sottosopra segna il ritorno alla regia di Alessandro Genovesi, autore che conosce bene i meccanismi della commedia italiana contemporanea. Prodotto da Sonia Rovai per Wildside (società del gruppo Fremantle) in coproduzione con Sony Pictures International Productions, e distribuito da Eagle Pictures, il film arriverà nelle sale italiane il 6 novembre 2025.
Con un cast che riunisce Luca Argentero, Valentina Lodovini, Licia Maglietta, Chiara Pasquali, Carlo Alberto Matterazzo e Martina Bernocchi, Una Famiglia Sottosopra sceglie di affrontare il tema – ormai classico – dello scambio di corpi, ma lo fa con un tono leggero, ritmato e con una coralità che riesce a dare nuova linfa a un meccanismo narrativo già conosciuto.
Un risveglio che cambia tutto
La storia ruota attorno ad Alessandro Moretti (Luca Argentero), un uomo deluso dalla vita: non lavora da anni, il rapporto con la moglie Margherita (Valentina Lodovini) è sempre più distante, e i suoi tre figli sono fonte costante di frustrazione. Dopo aver trascorso una giornata al parco divertimenti di Gardaland per festeggiare il compleanno della figlia più piccola, la famiglia – suocera compresa – decide di passare la notte in uno degli hotel del parco.
Al mattino seguente, però, accade l’impossibile: ognuno si risveglia nel corpo di un altro. Da quel momento, la routine quotidiana si trasforma in un vortice di situazioni assurde e spassose, dove i ruoli si ribaltano e la famiglia deve imparare, letteralmente, a mettersi nei panni dell’altro.
L’idea, pur non innovativa, funziona perché Genovesi e Giulio Carrieri (co-autore della sceneggiatura) costruiscono una coralità vivace: più personaggi coinvolti significano più intrecci, più fraintendimenti e, soprattutto, un potenziale comico che viene sfruttato in modo intelligente.
Tra leggerezza e riflessione: un equilibrio riuscito
Una Famiglia Sottosopra non si limita alla gag o alla comicità slapstick. Il film trova il suo ritmo nel contrasto tra il caos delle situazioni e la necessità, per ciascun personaggio, di confrontarsi con le fragilità altrui. Nel corpo di qualcun altro, ogni membro della famiglia scopre quanto sia difficile – ma anche necessario – comprendere i bisogni e le fatiche degli altri.
Luca Argentero dà solidità al suo Alessandro, sospeso tra rabbia e redenzione, mentre Valentina Lodovini riesce a infondere al personaggio di Margherita una tenerezza misurata e mai stucchevole. Licia Maglietta, nei panni della suocera, aggiunge una nota di ironia più matura che bilancia bene il tono generale. I giovani interpreti, Carlo Alberto Matterazzo e Martina Bernocchi, completano un quadro familiare credibile e ben diretto. Ma su tutti spicca Chiara Pasquali, per motivi chiarissimi, una volta visto il film, la sua è una interpretazione difficile eppure spassosa e matura, forse il vero cuore del film.
Girato tra Gardaland e Roma, il film sfrutta la cornice colorata del parco come simbolo di un caos controllato, dove la famiglia – costretta a vivere un’avventura fuori dall’ordinario – ritrova, quasi per caso, la propria unità.
Un progetto troppo semplice, sicuramente sincero
Nonostante la buona energia del cast e la regia vivace di Genovesi, Una Famiglia Sottosopra resta, nel complesso, una commedia piuttosto prevedibile. Le dinamiche dello scambio di persona seguono schemi collaudati: l’imbarazzo iniziale, il crescendo di equivoci, il momento di crisi e la riconciliazione finale. Tuttavia, ciò che poteva trasformarsi in una serie di cliché ripetitivi viene gestito con misura e un tocco di leggerezza che impedisce al film di appesantirsi.
Genovesi non pretende di rivoluzionare il genere: preferisce raccontare una storia familiare con ritmo, ironia e un pizzico di malinconia. È proprio nel finale, sorprendentemente sobrio e coerente, che il film trova la sua verità emotiva. Senza grandi colpi di scena, ma con un sorriso sincero, riesce a restituire un messaggio universale e semplice: per capire davvero chi ci sta accanto, a volte serve solo cambiare prospettiva.
Una famiglia sottosopra
Sommario
Una Famiglia Sottosopra è una commedia leggera e senza pretese, che riesce però a intrattenere grazie alla brillante coralità e a un ritmo narrativo costante.
