
Alla stesura dello script hanno lavorato più menti; la prima versione, realizzata da Etan Cohen (lo sceneggiatore di Tropic Thunder quasi omonimo del minore dei famosi fratelli), è stata riscritta dalla penna di Jurassic Park David Koepp. Jeff Nathanson è stato ingaggiato nell’autunno 2010 per riscrivere la parte sul viaggio nel tempo… ebbene sì, il terzo MIB ruota attorno a un fondamentale tuffo nel passato: l’agente J viene inviato nel 1969 per fermare l’alieno Boris (interpretato da Jemaine Clement di The Flight of the Conchords), intenzionato a uccidere il giovane K e innescare una serie di terribili avvenimenti in grado di annientare il pianeta. Nei panni di K con parecchi anni in meno c’è una gradita new entry: il richiestissimo Josh Brolin, che in autunno sarà sugli schermi con il promettente Gangster Squad (regia di Ruben Fleischer), al fianco di Sean Penn e Ryan Gosling. Interessante l’ingresso nel cast del premio Oscar Emma Thompson; l’attrice britannica, veterana della serie di Harry Potter, regalerà il suo fascino all’agente O. Completano il ricco cast Nicole Scherzinger, Alice Eve, Bill Hader, Michael Stuhlbarg, Kevin Covais, Lenny Venito, Michael Chernus, Joseph R. Gannascoli e… Lady Gaga: un cameo sazierà l’esibizionismo di Mrs. Germanotta.

Le riprese hanno avuto inizio, un po’ in ritardo rispetto alla tabella di marcia, nel novembre 2010 e si sono protratte fino al maggio 2011. MIB III è stato girato, sia in studio sia in esterni, tra New York e Los Angeles.
Il tema musicale, “Back in Time”, è stato realizzato dal rapper Pitbull, al secolo Armando Christian Perez. Nato a Miami da genitori cubani, nel 2011 Pitbull ha scalato le classifiche con l’album Planet Pit. “Back in Time”, in radio dal 26 marzo, potrà essere scaricata dal 6 maggio. Men in Black III sarà godibile in 3D: si tratta dell’esordio a tre dimensioni per il franchise degli uomini in nero. Gli occhialetti probabilmente proteggeranno i ricordi degli spettatori dalle sparaflashate di K e J; riuscirà questo terzo MIB a restare impresso nella memoria del pubblico proprio come un incontro ravvicinato con un visitatore alieno?
