La profezia dell’Armadillo, film diretto da Emanuele Scaringi e basato sull’omonimo fumetto di Zerocalcare, è stato presentato alla Mostra di Venezia 2018 nella sezione Orizzonti. A parlarne è intervenuto Domenico Procacci per Fandango, produttore, il regista Emanuele Scaringi, e il cast al completo guidato dall’armadillo Valerio Aprea, con Simone Liberati (Zero) e l’ottimo Pietro Castellitto (Secco).
“Un’elaborazione del lutto con il tono della commedia” così Emanuele Scaringi esordisce, parlando del fumetto e dell’adattamento a cui ha lavorato. Il progetto ha avuto una fase di organizzazione molto complessa: doveva essere l’esordio alla regia di Valerio Mastandrea, che compare tra gli sceneggiatori del film, insieme a Johnny Palomba, Oscar Glioti e allo stesso Zerocalcare, ma l’attore romano è poi stato risucchiato a un progetto che uscirà in autunno e che rispecchiava di più le sue intenzioni.
Per Simone Liberati, il protagonista, la responsabilità era quella di interpretare Zerocalcare: “Era questa la sfida, l’insidia maggiore, poi però mi sono sentito di svincolarmi da tutte le aspettative derivanti dal fumetto popolare e apprezzatissimo dal pubblico. Non volevamo banalizzare il racconto e alla sua complessità. Quando poi ho comicniato a sentirsi sempre più ansioso, come il personaggio, ho capito che sarebbe stata questa la direzione giusta.”

Sulla struttura apparentemente frammentata del film, Emanuele Scaringi ha dichiarato che lo sforzo è andato nella direzione di provare a ottenere una storia più fluida in contrapposizione alle strisce a fumetti, la verità è che la storia è esile e che il film funziona “per associazione emotiva con quello che provano i personaggi, più che per lo svolgersi di azioni”.
La profezia dell’Armadillo uscirà distribuito da Fandango il 13 settembre in circa 150 copie.

