Cocaine – La vera storia di White Boy Rick, la recensione

Cocaine - La vera storia di White Boy Rick

Arriva il 7 marzo al cinema, Cocaine – La vera storia di White Boy Rick, il nuovo film di Yann Demange che vede co-protagonista Matthew McConaughey ancora una volta a proprio agio in un ruolo al limite.

A metà degli Anni Ottanta, Rick, un quattordicenne spiantato, con una sorella tossica e un padre sull’orlo del fallimento, diventa un informatore sotto copertura per la polizia locale e per i federali. In seguito soprannominato “White Boy Rick”, il ragazzo si affermò come spacciatore di alto rilievo, in un “mercato” completamente occupato da bande di colore. I federali posero fine alla sua doppia vita quando, qualche anno dopo, venne trovato con 8 kg di cocaina. Richard Wershe Jr. è tutt’oggi il criminale che ha scontato la pena detentiva più lunga nella storia detentiva del Michigan per un crimine non violento.

Il regista francese di origini algerine torna sul racconto della giovinezza, scegliendo un territorio completamente differente. Se in ’71, il suo primo film del 2014, raccontava la guerra nordirlandese attraverso gli occhi del protagonista, in questo caso il dramma si fa più “piccolo”, domestico.

Demange infatti segue da vicino il giovane Richard Wershe Jr., interpretato da Richie Merritt, accompagnandolo nei suoi passi, nei suoi errori, prima di tutto nella sua famiglia. Con lui, quando lo conosciamo, c’è il padre, un Matthew McConaughey in grande forma, un uomo disilluso e sconfitto che però cerca di fare tutto il possibile per dare al figlio una speranza. Certo i suoi mezzi non sono proprio leciti, ma l’uomo si muove sul filo di un codice che, nella sua testa, lo tiene dalla parte dei giusti e magari dei vincitori, in futuro.

Demange sfrutta il legame familiare come spinta narrativa, prima per l’allontanamento di Richie dal padre e dai suoi metodi, poi per riavvicinare il ragazzo al padre e soprattutto alla sorella, che seppure passivamente, sembra ricoprire un ruolo molto importante nella vita e nelle scelte del protagonista.

Il regista segue la storia con diligente attenzione, guardando con affetto al suo protagonista e raccontandolo senza giudizio. Cocaine – La vera storia di White Boy Rick è un racconto intenso e incredibile di una storia vera e sconosciuta, portata in scena, più che da una visione unica registica, da grandi interpretazione.

- Pubblicità -
RASSEGNA PANORAMICA
Chiara Guida
Articolo precedenteCartoomics 2019: evento di chiusura con Emis Killa
Articolo successivoNetflix si difende dagli attacchi di Spielberg sulla polemica post-Oscar
Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.
cocaine-la-vera-storia-di-white-boy-rickCocaine – La vera storia di White Boy Rick è un racconto intenso e incredibile di una storia vera e sconosciuta, portata in scena, più che da una visione unica registica, da grandi interpretazione.