Si chiude ufficialmente il concorso di Venezia 82 con The Sun Rises on Us All, il film del regista cinese Cai Shangjun, vincitore nel 2011 del Leone d’argento alla miglior regia per People Mountain People Sea. Questa volta, porta tra le fila della competizione ufficiale un dramma intenso, in cui sacrificio e redenzione si muovono su vettori opposti nella complessa dinamica di una coppia che si è ritrovata dopo anni e il cui passato nasconde un segreto che non potrà mai davvero dividerli.
Non può esserci il sole
The Sun Rises on Us All racconta una storia di amore, sacrificio e colpa che si estende nel tempo. Un uomo si assume la responsabilità di un crimine commesso dalla donna che ama, sacrificando se stesso per proteggerla. Incapace di ripagare un gesto tanto radicale, lei lo abbandona e intraprende una nuova vita. Anni dopo, i due si ritrovano: il passato riaffiora nelle loro vite intrecciate, rivelando ferite mai sanate. Lui cerca redenzione, lei un senso di liberazione. Nel loro ultimo, straziante addio, comprendono che il sacrificio non porta giustizia e che il pentimento non garantisce perdono.
Fin dalla sua presentazione iniziale, la vita di Meyun non ci sembra delle migliori. Lavora in un negozio di vestiti dalla qualità discutibile e deve fare live stream quotidiane in cui aggiorna i follower sulle nuove collezioni; tenta di apparire a modo ed elegante ma abita in un appartamento fatiscente di una zona decisamente oscura di Foshan. Viene visitata da una ginecologa in un ospedale altrettanto grigio, dove scopriamo che è incinta e che l’ecografia riscontra una fibrosi da rimuovere il prima possibile.
Un melodramma che non trascina
Se due persone si lasciano e poi si incontrano di nuovo come on puo essere il destino? Con questa frase Baoshu si insedia nella casa di Meyun: è malato terminale ma non gli interessano cure o check up, vuole solo prendersi tutti gli spazi della vita di lei che non gli sono stati concessi.
Pur muovendo da un intrigo di partenza piuttosto affascinante, The Sun Rises on Us All soffre di un’eccessiva drammaticizzazione delle pene dei suoi protagonisti. Un’insistere continuo sulle disgrazie che hanno permeato la loro vita porta, involontariamente, alla semplificazione di un confitto tutt’altro che banale.
Da quanto sei qui e tu da quanto manchi?
Non c’è alcun modo in cui la donna potrà mai estinguere il suo debito, Baoshu glielo dice chiaramente. L’unico modo per avvicinarsi a un qualche tipo di saldo è accettare la sua presenza costante, farsi carico anche della sua sofferenza, ricordare quello che si è faticosamente cercato di allontanare. Un melodrammone esile che avrebbe le carte per raccontare la storia di una “falsa” vita, costruita sul sacrificio degli altri, ma che scivola in una spirale senza ritorno di massacro emotivo.
The Sun Rises on Us All
Sommario
Un racconto di amori perduti e ferite mai sanate che scivola presto nella ridondanza, trasformandosi in un eccesso di dramma più estenuante che coinvolgente.