She Said Maybe: la spiegazione del finale del film

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Diretto da Ngo The Chau e Buket Alakuş, She Said Maybe di Netflix è una commedia romantica che racconta la storia di Mavi, un’architetta tedesca che scopre di appartenere alla nobiltà turca. Non ancora pronta a lasciarsi il passato alle spalle, Mavi si ritrova in una situazione difficile, divisa tra le strutture tradizionali e familiari di sua nonna, Yadigar Bilgin, e la relazione sentimentale che ha con Can, uno stagista presso uno studio legale. Da quel momento in poi, il conflitto di classe definisce la loro storia d’amore.

Nel mentre la protagonista arriva lentamente a riconoscere la mancanza di chiarezza nella sua vita. Anche se Can cerca di chiedere alla sua compagna di sposarlo all’inizio della storia, le cose non vanno proprio come previsto, lasciandolo alla disperata ricerca di un’altra possibilità. Le complicazioni che si accumulano nel frattempo aggiungono pepe a questo dramma familiare, rendendo la scelta finale di Mavi ancora più imprevedibile.

Can e Mavi si sposano alla fine di She Said Maybe

Sebbene la relazione tra Can e Mavi abbia un percorso accidentato nel corso del film, gli ingredienti per realizzare i loro sentimenti sono sparsi ovunque. In realtà, lei si rende conto di non poter lasciare andare Can, e questo la spinge a tornare da lui. Nel frattempo, Can, sentendosi altrettanto abbattuto, decide di lasciare il suo tirocinio e di dedicarsi a un viaggio; tuttavia, questo tentativo di ricerca interiore nasconde solo la vera origine delle sue emozioni.

Quando Mavi lo raggiunge pochi istanti prima della sua partenza, la coppia vive finalmente il suo momento decisivo e confessa la vera profondità del proprio amore. Mavi si scusa per aver lasciato che il loro legame si affievolisse nel trambusto del suo nuovo stile di vita, ma è proprio quel cambiamento di prospettiva che le serviva per capire ciò che desidera. A tal fine, Mavi ribalta la premessa centrale del film e diventa lei a chiedere a Can di sposarla, che accetta felicemente.

She Said Maybe film Netflix
Cortesia di © 2025 Netflix, Inc.

Le fratture nella relazione tra Can e Mavi nascono da una serie di incomprensioni che alimentano il loro divario comunicativo. Sebbene la coppia sia abbastanza sicura di ciò che vuole a livello personale e professionale, la rivelazione sulle origini di Mavi cambia le carte in tavola. All’improvviso, la protagonista si ritrova coinvolta nelle dinamiche dei ricchi, compresa la pressione esercitata silenziosamente da sua nonna. La carta vincente di Yadigar, Kent, alla fine dà i suoi frutti quando a Can viene mostrata una foto di lui e Mavi che stanno per baciarsi.

Pochi istanti prima, la giovane architetta viene a sapere che il suo partner ha accettato una somma considerevole di denaro per porre fine alla loro relazione, e questo cementa la loro separazione. Tuttavia, in entrambi i casi, vediamo solo metà del quadro, e proprio qui sta il punto chiave della narrazione. L’alienazione tra i due amanti finisce per limitare la sensibilità emotiva di entrambi, creando una frattura.

I momenti finali del film servono come momento di riflessione sia per Can che per Mavi, che lentamente arrivano a comprendere il punto di vista dell’altro. Questo porta a un’altra epifania condivisa, ovvero che i due non possono essere felici finché sono lontani l’uno dall’altra. Non solo si riconciliano, ma compiono anche il coraggioso passo successivo nella loro relazione, sotto forma di matrimonio. Sebbene Mavi fosse precedentemente timorosa di impegnarsi in tal modo, il suo cambiamento di posizione rappresenta una pietra miliare nel suo percorso di trasformazione.

Il matrimonio della coppia riunisce tutti i personaggi della storia in un momento caratterizzato dall’amore e dalla gioia, invece che da spietate politiche familiari. Una sequenza splendidamente resa raffigura Mavi e Can che si tengono per mano mentre corrono accanto a tutte le persone a loro care, a significare come la loro storia d’amore si propaghi verso l’esterno creando una reazione a catena positiva.

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Cortesia di © 2025 Netflix, Inc.

La storia d’amore di Can e Mavi spinge Yadigar a cambiare i suoi vecchi modi di fare

Il più grande ostacolo nella relazione tra Can e Mavi è senza dubbio Yadigar, che arriva al punto di dare al primo un assegno in bianco come ricompensa per aver lasciato sua nipote. Questa mossa tocca il cuore della complicata situazione familiare di Can e sembra quasi troppo allettante per essere ignorata dal giovane avvocato. Tuttavia, i pezzi mancanti di quello scambio vengono rivelati alla fine, in una lettera che Yadigar invia personalmente a Mavi.

Scopriamo che Can non ha lasciato un importo su quell’assegno, ma ha invece espresso che nessuna somma di denaro avrebbe mai potuto comprare il suo amore per la protagonista. Questo attacca direttamente il nucleo materiale di Yadigar e le offre un momento di riflessione, che alla fine la porta ad accettare la loro relazione. A tal fine, la lettera è accompagnata anche da una nota di scuse e dai suoi auguri per qualsiasi direzione prenderà la storia d’amore.

Con il cambiamento di opinione di Yadigar, il matrimonio di Can e Mavi vede un ospite in più, e questo rappresenta un cambiamento visibile nelle dinamiche familiari e nei sistemi di valori. Sebbene Yadigar sia descritta come una figura autorevole, fredda e pragmatica per gran parte della serie, la sua apparizione finale è di felicità sfrenata, mentre balla con sua nipote e sua nuora. Questo ricorda un momento precedente della storia, quando il lato più rilassato e malizioso della nonna è emerso mentre cucinava con Mavi.

Questa essenza viene estrapolata nella sequenza finale, suggerendo che la matriarca ha finalmente abbandonato le strutture soffocanti a cui si è attenuta per tutto questo tempo. In questo modo, la cerimonia di matrimonio diventa anche un’occasione per ricucire i rapporti all’interno della famiglia, da tempo incrinati, dimostrando così nel finale di She Said Maybe che l’amore può davvero conquistare qualsiasi cosa.

Gianmaria Cataldo
Gianmaria Cataldo
Laureato con lode in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza e iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio come giornalista pubblicista. Dal 2018 collabora con Cinefilos.it, assumendo nel 2023 il ruolo di Caporedattore. È autore di saggi critici sul cinema pubblicati dalla casa editrice Bakemono Lab.
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