Il ritorno di Jimmy Kimmel Live! ha suscitato gioia e rabbia tra i cittadini statunitensi. E ora la Disney si prepara all’inevitabile scontro con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.
L’attacco di Trump alla Disney non ha sorpreso nessuno, soprattutto i dirigenti del colosso dell’industria. Secondo Bloomberg, sospettavano che il presidente li avrebbe attaccati anche prima che Kimmel esprimesse la sua opinione sul recente assassinio di Charlie Kirk il 15 settembre.
Due addetti ai lavori della Disney hanno spiegato che, da quando l’amministrazione Trump è salita al potere, quasi tutte le aziende del settore dei media hanno dovuto affrontare “sfide senza precedenti”. La Disney aveva già intuito cosa sarebbe successo quando il presidente ha iniziato a citare in giudizio le aziende perché riteneva che fossero “di parte” e lo attaccassero in modo sleale.
La cosa più preoccupante, dal punto di vista della Disney, è che Trump ha “vinto” alcune di queste cause. Alcune sono state risolte, di solito a suo favore. Sebbene non siano ancora state ufficialmente citate in giudizio, sono già più che preparate ad affrontare la tempesta che sta per arrivare.
Cosa significa la battaglia legale della Disney per il suo futuro
È ormai chiaro che la Disney si trova attualmente tra l’incudine e il martello. In primo luogo, ha dovuto affrontare reazioni negative per aver sospeso Kimmel e ha perso molti dei suoi sostenitori. Poi ha riportato in onda il programma del conduttore e, di conseguenza, il presidente ha minacciato di citarla in giudizio.
La posizione di Disney contro Trump potrebbe aiutarla a riconquistare una parte consistente dei suoi sostenitori. Tuttavia, la battaglia contro l’amministrazione Trump e la FCC sarà quantomeno in salita.