Sono nove le pellicole che quest’anno si contenderanno il titolo di miglior film, nove film che in qualche modo hanno tutti, più o meno, motivo e ragione di pretendere quell’omino dorato che tanta felicità e tanto prestigio conferisce a chi, alla fine della serata del 2 marzo, se ne andrà a casa stringendolo tra le mani. Certo, ci sono i fvoriti, i ricattatori, quelli che ci sperano e quelli che sono in lista solo per fare numero perché “il film è magnifico ma non ha nessuna speranza di vincere contro…”.
Il vero problema (relativo) di questi Oscar 2014, perché è di questo che stiamo parlando ovviamente, è che i nove film in gara sono davvero tutti meritevoli, su diversi piani e per diversi motivi. The Wolf of Wall Street ad esempio andrebbe premiato perché è un film magnifico e perché Scorsese e DiCaprio insieme sono da Oscar, sempre, al di là di ogni altro risultato storico; mentre American Hustle sarebbe da premiare perché, oltre ogni (s)considerazione su David O. Russell, propone un parterre di attori così straordinari che non è possibile escluderne uno per premiarne un altro, e l’Academy non prevede un premio per il miglior ensemble. Poi ci sono i film da premio, quelli che per definizione sono fatti apposta per partecipare alla stagione, quelli che mentre si fanno si pensa già a quanti e quali premi ci si porterà a casa, come 12 Anni Schiavo, di Steve McQueen, un po’ ricattatorio, ma non per questo meno straordinario.

Come si sceglie il miglior film? E’ normale e ormai chiaro che quello dell’Academy Awards non è un premio al migliore in assoluto, dietro alla scelta finale non c’è quasi mai una ragione di merito e spesso si tratta di assegnazioni “politiche”. Ma l’eccitazione del momento, l’annuncio, le reazioni, gli abiti elegantissimi, la serata di gala, gli acceptance speech, le esibizioni, il video In Memoriam, tutto concorre a far sì che la notte degli Oscar sia attesa e gradita a tutti gli appassionati di cinema, che a fine serata vedranno, irrimediabilmente, infrante le loro speranze di vedere assegnati tutti i premi che volevano. E così il miglior film diventa un coronamento della serata delle emozioni e della bellezza.

Seguono come favoriti Gravity e American Hustle. E’ però improbabile che questi film portino a casa questo premio, dal momento che il primo farà sicuramente incetta di premi tecnici (oltre probabilmente alla migliore regia), mentre il secondo vincerà quasi certamente per la sceneggiatura e (temiamo) per l’attrice non protagonista. Veramente ridotte sono le chance degli altri film: The Wolf of Wall Street potrebbe ancora giocarsi l’Oscar per il migliore attore, ma è difficile che riesca ad agguantare il premio per il miglior film, lo stesso dicasi per Dallas Buyers Club, che invece è il favorito per i premi agli attori, e per gli altri film. Philomena di Stephen Frears, Nebraska di Alexander Payne e Capitan Phillips di Paul Greengrass sono quei film che invece sono in nomiantion perché innegabilmente ottimi prodotti ma che in un certo senso sono stati nominati per “fare numero”. Discorso diverso per Lei; il film di Jonze è senza dubbio uno dei film più belli visti negli ultimi anni, un’intuizione semplice, straordinariamente raccontata e interpretata, con attori (e voci) sublimi, che sembra capitato agli Oscar quasi per caso. E’ probabile che il gioiellino di Jonze porti a casa la migliore sceneggiatura originale, O. Russell permettendo, ma sembra davvero questo il film che reciterà la parte dell’outsider a questi prossimi Academy Awards!

