All’apertura della XXXI edizione del Fantafestival, diretta da Adriano Pintaldi e Alberto Ravaglioli, si  è tenuto un grande omaggio a Caroline Munro.

 

Splendida e sexy attrice inglese, la “First Lady del fantasy”, così ribattezzata, è un volto familiare per tutti gli amanti del cinema fantastico.

Caroline Munro, pantaloni scuri e camicia azzurra, è affiancata dal regista Luigi Cozzi. La sala è piena di amanti del genere, che dopo la proiezione speciale di “Starcrash – scontri stellari oltre la terza dimensione” attendono l’incontro con il regista e la protagonista del film.

Grande feeling tra i due che coinvolge la sala, la discussione verte soprattutto sulla realizzazione del film e sulla carriera della Munro. Luigi Cozzi, in arte Lewis Coates, afferma l’importante lavoro fatto sui colori, molto forti, del film girato in Technicolor. L’ispirazione gli è stata data dai film americani che vedeva da bambino e che lo hanno sempre coinvolto e divertito molto. Si parla anche della difficoltà di trovare un produttore che credesse nel progetto. In Italia per generi come la fantascienza e l’horror è sempre stato difficile trovare sostenitori.

Quando ho iniziato questo progetto non volevo fare un film per un pubblico ben preciso, adulti o bambini, volevo fare un film che andasse bene per me”. Questo ciò che Luigi Cozzi afferma. “Un film per il quale mi potessi sentire pienamente soddisfatto. Ho sempre amato il genere fantascientifico fin da quando ero molto piccolo”.

Parlando del suo personaggio, Caroline Munro parla del forte “sense of humor” necessario per affrontare il ruolo, ma è stata un’esperienza entusiasmante e divertente. E’ cosciente del bisogno d’intrattenere e divertire il pubblico; il cinema deve colmare, per quanto possibile, questo bisogno.

La First Lady del fantasy, cosciente del contributo che ha dato al film di genere, spiega la sua passione per il cinema e per la recitazione, felice di aver potuto lavorare con personalità importanti e competenti. Al termine dell’incontro si concede ai suoi fans lasciandosi fotografare e facendo autografi.

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