Cala il sipario sul Vittorio Veneto
Film Festival sabato 21 aprile col Gran Galà di premiazione a cui
hanno partecipato le autorità istituzionali, gli ospiti che hanno
preso parte alle tre giornate della manifestazione, gli sponsor, l’intero staff tecnico e
soprattutto i bambini e i ragazzi protagonisti, accompagnati dai
loro familiari.
L’Associazione organizzatrice del Festival 400 Colpi e in particolare il Direttore Generale Elisa Marchesini, hanno raccolto sul palco non solo i collaboratori e lo staff tecnico, ma anche tutti i ragazzi volontari che hanno aiutato per la buona riuscita della manifestazione. “Un lavoro che nasce e si sviluppa molti mesi prima delle quattro giornate di proiezioni e incontri – dice la Marchesini – e che vede coinvolte un gran numero di persone in ogni aspetto, sia artistico che organizzativo. Il Vittorio Veneto Film Festival non è solo un evento dedicato ai ragazzi, ma è fatto soprattutto da loro”.
Presentatore della serata, l’attore Edoardo Fainello,
coordinatore durante il Festival del doppiaggio in oversound
assieme ai giovani partecipanti dei corsi di teatro di Vittorio
Veneto. È stato lui insieme ad alcuni ospiti chiamati di volta in
volta sul palco, a premiare i film vincitori per ogni sezione. Per
la sezione Santa Augusta, rivolta ai bambini della scuola primaria,
ha vinto A Pas De Loup, produzione franco belga diretto dal regista
Olivier Ringer. Per la sezione Monte Baldo, riservata ai ragazzini
della scuola secondaria di primo grado, ha vinto il film olandese
My Dad’s a detective – The Mysterious Fortress island di Will
Wissink, che ha ritirato il premio di persona con la figlia e la
moglie, rispettivamente attrice e sceneggiatrice della pellicola,
la quale, è stato rivelato, sarà il primo capitolo di una trilogia.
A vincere nella sezione Pizzoc è stato Sunday School Musical, film
statunitense di Rachel Lee Goldenberg distribuito in Italia dalla
Minerva Pictures, rappresentata in sala da Francesca Manno, a cui è
stato consegnato il premio.
Infine, per la sezione Visentin, ha vinto Krokodyle, film italiano di Stefano Bessoni, che salito sul palco, ha
dichiarato: “Solitamente vengo definito un regista sanguinario, che
tratta un genere di nicchia, l’horror. Sono felice di aver vinto
questo premio in un festival per ragazzi, perché vuol dire che sono
stato capito e che non faccio solo film di genere, ma di contenuti.
Grazie a tutti.” Krokodyle è stato segnalato inoltre come menzione
speciale anche dalla giuria di qualità presieduta da Angelo Longoni
con la motivazione: “Per la capacità di utilizzare diverse tecniche
di ripresa, dall’animazione, alla grafica agli effetti digitale e
per la cura dei dettagli.”
Tuttavia a vincere il premio 400 Colpi decretato dalla giuria di
qualità è stato A Pas De Loup, “Per l’aspetto poetico e formale,
per la potenza con cui viene messa in luce la fantasia
dell’infanzia. Per la forza con la quale si evidenzia la
responsabilità del mondo degli adulti nei confronti dei disagi
infantili, messaggio universale. Per la capacità di generare
elaborazioni nell’animo dello spettatore bambino e non solo”.
Nel corso del Galà è stato consegnato il Premio Miglior Attrice
2012 ad Andrea Osvart. Un riconoscimento
nato durante la 68^ Mostra del Cinema di Venezia, quando cento
giovani del Vittorio Veneto Film Festival hanno espresso la volontà
di omaggiare con un premio un’attrice presente alla Mostra.
L’Associazione 400 Colpi ha indetto le votazioni tra gennaio e
marzo con un sondaggio sui propri social network e sul sito
ufficiale del Festival. Andrea Osvart, presente alla kermesse veneziana col
film Maternity Blues (dal 27 aprile nelle sale), è risultata
vincente tra gli oltre duemilaseicento voti con la motivazione:
“Attraverso l’avvincente recitazione che trasmette la sofferenza e
l’angoscia del personaggio nel film “Maternity Blues”, Andrea Osvart si conferma ancora una volta
un’attrice impegnata che, attraverso un completo e raffinato
percorso artistico, continua a conquistare il grande pubblico per
le sue capacità e la sua forte determinazione in campo
recitativo”.
L’attrice ungherese ha così commentato: “È stata una bellissima
sorpresa: Maternity Blues è un film difficile e profondo e sono
contenta che sia stato accolto positivamente anche dai più
giovani.” Il premio conferitole, intitolato “Dedizione Assoluta”, è
una scultura in scotch stato appositamente realizzato dall’artista
Pierluigi Slis.