Gérard Depardieu: “I registi italiani? Tutti comunisti”

Intervistato in occasione del Festival di Spoleto, in cui presenterà Love Letters, l’ultimo spettacolo che lo vede protagonista al fianco di Anouk Aimée, l’attore francese Gérard Depardieu ha sparato a zero sui registi italiani. Le pesanti ma al tempo stesso provocatorie critiche, sono state mosse ai cineasti del Bel paese dopo le accuse rivolte verso l’attore da Ettore Scola, il quale nei giorni scorsi lo aveva definito un evasore fiscale.

 

Ecco quanto dichiarato da Depardieu al Corriere della Sera:

“Io e Scola abbiamo un progetto per un film, una bellissima storia, ma non voglio parlarne. Inizialmente Scola non voleva farlo perché lo produceva Berlusconi. Adesso non lo so. Non credo che troveranno i finanziamenti. Adoro Ettore anche se ha usato parole poco carine nei miei riguardi. Personalmente, non mi ritengo nè di destra, nè di sinistra. Lo dissi tempo fa anche a Bertolucci: i registi italiani sono tutti comunisti, però poi hanno case ovunque. Mi rispose che in Russia siamo pieni di Mercedes. Io mi ritengo un cittadino del mondo, in Russia ci capito solo quando viaggio”.

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