Sullo sfondo le montagne alla luce delle stelle; sulla neve le
tracce di un delitto, un detective dalla silhouette inconfondibile
e un enorme monolite-cinepresa caduto dallo spazio e piantato a
terra. E’ l’immagine dell’anno disegnata per il Courmayeur Noir in
Festival da Guido Manuli, il maestro del fumetto italiano cui
rendiamo omaggio con una personalissima Compilation Noir.
Sarà un’edizione ricca di sorprese ed imprevisti quella che Giorgio
Gosetti e Marina Fabbri hanno ideato e che andrà in scena ai piedi
del Monte Bianco dal 9 al 14 dicembre.
Cominciamo dalla fine: un festeggiamento speciale per Gabriele
Salvatores che quest’anno, con Il ragazzo invisibile, trasporta la
sua passione per il mistero sul pianeta della fantasia raccontando
quell’età inconoscibile che è il passaggio dall’infanzia
all’adolescenza. E poi: un pupazzo di neve… molto speciale per
festeggiare l’inizio della stagione invernale; due compleanni
altrettanto speciali per chi ama il giallo&nero in tutte le sue
sfumature; e perfino un torneo di tennis tra appassionati e star
all’insegna del Doppio Giallo.
Temi conduttori di quest’edizione saranno il Doppio, la Paura,
la Memoria: tre facce di un solo percorso che da più di vent’anni
caratterizza un festival unico nella sua “specialità della
casa”.
L’ospite d’onore in una rassegna che da sempre mette insieme cinema
e letteratura, sarà Jeffery Deaver, vincitore del Raymond Chandler
Award nell’anno in cui Rizzoli manda in libreria L’ombra del
collezionista che segna il ritorno della coppia Lincoln Rhyme /
Amelia Sachs amati dal pubblico di tutto il mondo fin dai tempi de
Il collezionista di ossa.
Esattamente 50 anni fa Mario Bava inaugurava il filone del thriller
all’italiana con Sei donne per l’assassino, inimitabile modello per
tutto un genere. Oggi, in occasione del centenario della nascita
del regista, grazie ad Arrow Films e Cineteca di Bologna il film
ritorna con uno smagliante restauro e lo accompagnano il figlio
Lamberto Bava e Dario Argento, che presenterà a Courmayeur
l’autobiografia, appena pubblicata da Einaudi, Paura. Ma sempre nel
1964 vedeva anche la luce il personaggio di George Smiley, il
“doppio” letterario di John le Carré. Si girava La spia che venne
dal freddo di Martin Ritt e Smiley faceva capolino nel coro degli
agenti segreti a Berlino durante la Guerra Fredda.
A Courmayeur, in coincidenza con l’uscita de La Spia – A Most
Wanted Man, di Anton Corbijn, i mille volti di George Smiley
saranno raccontati dal direttore di Film London, Adrian
Wootton.
Protagonisti del festival saranno inoltre, come ogni anno, le
anteprime cinematografiche della Selezione ufficiale e i best
seller della stagione letteraria proposti negli Incontri con gli
autori. Tra i film confermati: l’inglese Snow in Paradise dell’esordiente Andrew Hulme; l’americano
Things People Do di Saar Klein con il Wes Bentley di Hunger Games;
la rivelazione dell’ultimo festival
di Cannes, White God dell’ungherese Kornél Mundruczó, candidato
all’Oscar; l’irlandese Calvary di John Michael McDonagh con un
formidabile Brendan Gleeson, sacerdote alle prese con il segreto
del confessionale e una minaccia di morte; l’opera prima italiana
In the Box di Giacomo Lesina con Antonia Liskova; la travolgente
black comedy prodotta da Almodóvar, Storie pazzesche di Damián
Szifron e il western noir The Salvation di Kristian Levring con
Mads Mikkelsen vendicatore solitario nel solco di Sergio Leone.
In prima internazionale assoluta entra in concorso anche Black
Sea di Kevin Macdonald (trionfatore all’oscar con Forest Whitaker
per L’ultimo re di Scozia) con un luciferino Jude Law degno della
prossima statuetta come miglior attore. Black Sea viene distribuito
in italia da Notorius Pictures cui va uno speciale ringraziamento
del festival per aver creduto in noi come ideale piattaforma per un
vero thriller d’autore.
È un grazie anche alla Walt Disney Italia che porta nella giornata
conclusiva del NoirFest la prima assoluta di Big Hero 6 di Don
Hall, Chris Williams, il fantastico cartoon natalizio per grandi e
piccoli con Flavio Insinna a prestar voce all’avventuroso
Baymax.
Tra gli scrittori attesi, oltre ai cinque finalisti del Premio Giorgio Scerbanenco – La Stampa per il miglior romanzo noir italiano dell’anno: Gianrico Carofiglio (La regola dell’equilibrio, Einaudi), Carlo Lucarelli (Albergo Italia, Einaudi), Stefano Tura (Tu sei il prossimo, Fazi), Joakim Zander (Il nuotatore, Bompiani), Robert Karjel (Lo svedese, Rizzoli), Ingrid Astier (Omicidi sulla Senna, Bompiani), i campioni del noir Fois, Dazieri, Bonini, De Cataldo, Pandiani e Morchio con l’antologia I semi del male (Rizzoli) e la nuova “signora del thriller italiano” Elisabetta Cametti (K. Nel mare del tempo, Giunti).
Per i 90 anni dell’Istituto Luce il festival rinnova la
collaborazione con Istituto Luce Cinecittà, dedicata alla memoria
italiana e si associa al Festival Trame per una giornata speciale
intitolata Trame, il Sud in Bianco e Nero condotta da Gaetano
Savatteri con materiali rari e inediti dell’archivio storico del
Luce. In quest’occasione viene presentato anche il film-documento
di Toni Trupia, Malerba (work in progress).
Insieme alla Scuola Holden il Noirfest organizza un
incontro-laboratorio sulla nuova serialità televisiva con gli
sceneggiatori e docenti della Scuola Stefano Sardo, Dario Bonamin e
Francesca De Lisi, mentre Sky Atlantic e Fox Crime propongono le
grandi serie americane che domineranno la prossima annata
televisiva.
Tra le sorprese che non ti aspetteresti, ci saranno quest’anno
una imprevedibile web-serie firmata dai Manetti Bros. con al centro
il mitico Rex; i ritorni di Federico Zampaglione, Luca Argentero e
Domiziano Cristopharo; un’incursione psycho-rock della band Bébé
Donge che da sempre si ispira alla controversa personalità
dell’avvelenatrice di Simenon; il controcanto delle ballate della
mala di Stefano Covri; una serie di incontri con protagonisti dello
spettacolo che prende il via in occasione dei festeggiamenti per i
10 anni di Officine Artistiche.
E infine un insolito cocktail di campioni della racchetta, attori,
registi e semplici appassionati, che danno vita alla prima edizione
di Doppio Giallo, torneo di tennis a inviti che accoppierà a
sorpresa le star e i dilettanti in una sfida all’ultimo tie break.
Ricordando Farley Granger e la più bella partita di tennis della
storia del cinema in Strangers on a Train di Alfred Hitchcock dal
romanzo di Patricia Highsmith.