Roman Polanski torna a girare in Polonia se…

Roman Polanski sta progettando la realizzazione di un film basato sull’affare Dreyfuss, scandalo politico che divise la Francia per molti anni sul finire del XIX secolo, da girare in Polonia. Il regista premio Oscar, però, è attualmente in attesa di garanzia da parte del governo polacco: Polanski vuole giustamente avere la certezza che, una volta in territorio polacco, non verrà estradato e spedito negli Stati Uniti, dove, ricordiamo, non può mettere piede.

 

In merito alla vicenda, il produttore francese Robert Benmussa ha dichiarato: “Dobbiamo ancora prendere una decisione finale, che dipenderà essenzialmente da due condizioni: la prima è una condizione puramente tecnica, che riguarda la disponibilità degli studi cinematografici, anche se al momento non dovrebbero esserci grossi problemi in merito; la seconda, invece, è una condizione di natura strettamente legale. Abbiamo bisogno di una conferma scritta che garantisca la totale sicurezza di Roman Polanski in territorio polacco”.

Sembra che non ci sia tragua nella tormentata vita di Roman Polanski. Il regista premio Oscar aveva rischiato ancora una volta, nel Settembre del 2013, il carcere e l’estradizione per aver partecipato ad un Festival di cinema polacco. Il regista, all’epoca, era ritornato nel suo paese d’origine per presenziare ad una lezione di cinema agli studenti, prevista nell’ambito del Gdynia Film Festival. Alla lezione sarebbe dovuta seguire la proiezione di Venere in Pelliccia, suo ultimo film presentato lo scorso anno al Festival di Venezia. L’ultima volta che Polanski era riuscito a toccare la sua terra, fu nel 2011, quando tornò in patria per partecipare al funerale di un amico.

Una persecuzione, quella contro Roman Polanski, che sfiora davvero l’inverosimile. Se è vero che chi ha sbagliato deve pagare, è anche vero che sull’errore di Roman si allungano ancora lunghe ombre, nonostante la condanna per stuprò che pende sulla sua testa dal 1977. La presunta vittima, Samantha Geimer, allora 13enne, ha da poco raccontato la sua esperienza nell’autobiografia The Girl.

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