Si è spento a 83 anni il protagonista Sciuscià. Ma non è stato solo protagonista per De Sica. Lo scelgono Soldati (“La provinciale“), Fellini (“I vitelloni“), Antonioni (“I vinti“), Bolognini (“Gli innamorati“) tra il ’51 e il ’53, eppure è sempre stato l’anti divo, il ragazzo schietto e diretto che non doveva fare l’attore ma che è rimasto impresso nella memoria di tutti coloro che l’hanno visto su grande schermo.

È morto Franco Interlenghi, il volto del cinema italiano del dopoguerra, del neorealismo, quel cinema conosciuto, amato e premiato in tutto il Mondo. Quel cinema italiano che all’estero ci invidiano e che noi italiano continuiamo a ricordare e a sventolare senza avere il coraggio o la voglia di seguire, o almeno di imitare o replicare.
Con lui va via la storia, la sobrietà, quel cinema che senza cedere alle lusinghe delle paillettes e dei lustrini si raccontava con impegno e poesia.
