Wonder Woman: ecco perché il genere supereroistico può continuare all’infinito

Wonder WOman Patty Jenkins the batman

Secondo Patty Jenkins, regista di Wonder Woman, i franchise di supereroi possono andare avanti all’infinito. La regista ha dichiarato a CinemaBlend quanto segue: “C’è questo elemento importante nella diversità dei supereroi, e c’è sempre curiosità da parte degli spettatori e non si tratta solo del supereroe. Riguarda il metodo di racconto universale che tutte le persone sentono e capiscono, una cosa che l’America ha inventato, un modo per raccontare le metafore di ciò che siamo, degli stati dell’essere. Quindi, per me, c’è la stessa mitologia dei Greci o del mito romano, o delle figure religiose di ogni religione. Ci sono i nostri personaggi comuni che usiamo per raccontare storie riguardo al diventare una persona migliore, o quello che affronteresti se dovessi affrontare diversi ostacoli. Quindi per me, si tratta di qualcosa di estremamente potente. Ci sono un milione di film da raccontare con questi personaggi comuni.”

 

La regista, che doveva già dirigere Thor The Dark World, avrà la possibilità di raccontare la sua storia a partire dal primo giugno, in Italia, quando arriverà in sala Wonder Woman.

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Nel cast di Wonder Woman ci sono Gal Gadot, Chris Pine, Connie Nielsen, Robin Wright, Lucy Davis, Lisa Loven Kongsli, Danny Huston, Ewen Bremner, Saïd Taghmaoui, Elena Anaya e David Thewlis.

Il film è prodotto da Charles Roven, Zack Snyder e Deborah Snyder, con Richard Suckle, Stephen Jones, Wesley Coller, Geoff Johns, Connie Nielsen e Rebecca Roven come executive producers.

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