Harvey Weinstein è stato dichiarato colpevole di aver commesso un “atto sessuale criminale” e uno stupro di terzo grado, ma è stato assolto da due accuse di aggressione sessuale predatoria. Il verdetto è arrivato lunedì, nella mattinata, e riportato dalle principali testate di informazione USA. Noi lo apprendiamo da Variety.

 

La giuria di sette uomini e cinque donne ha deliberato in quattro giorni e mezzo, giungendo al verdetto questo lunedì mattina. Il giudice James Burke ha ordinato la presa in custodia di Weinstein. La condanna sarà effettiva dall’11 marzo.

Weinstein rischia un massimo di 25 anni di prigione con l’accusa di aver aggredito sessualmente Miriam Haley nel suo appartamento di Soho il 10 luglio 2006. È stato anche condannato per stupro di terzo grado con l’accusa di aver aggredito Jessica Mann, un’aspirante attrice e parrucchiera che lo ha accusato di averla violentata in un hotel DoubleTree a New York il 18 marzo 2013. Per stupro di terzo grado si intende un rapporto sessuale con una persona non consenziente ma senza l’utilizzo della violenza.

La giuria, tuttavia, ha ritenuto Weinstein non colpevole delle due accuse più gravi di aggressione sessuale predatoria, per le quali rischiava una condanna dai 10 anni alla condanna a vita. La giuria ha anche ritenuto Weinstein non colpevole di stupro di primo grado ai danni di Mann.

Il verdetto indica che i giurati non credono, al di là di ogni ragionevole dubbio, che Weinstein abbia violentato e aggredito l’attrice Annabella Sciorra nel suo appartamento di Gramercy Park nei primi anni ’90.

Dopo che il verdetto è stato letto, l’avvocato difensore Donna Rotunno ha chiesto la libertà su cauzione per il suo assistito, in attesa della condanna. Alla richiesta ha addotto motivazioni mediche, in quanto Harvey Weinstein è stato sottoposto ad un intervento chirurgico alla schiena.

Venerdì, i giurati erano bloccati sulle due accuse più gravi di aggressione sessuale predatoria. Hanno inviato una nota al giudice chiedendo come procedere in caso non riuscissero a raggiungere un accordo su questi argomenti, mentre erano unanimi sulle accuse di stupro e atti sessuali criminali. Burke ha ordinato loro di continuare a deliberare.

L’accusa ha chiamato 28 testimoni in 12 giorni, tra cui tre testimoni di “precedenti atti illeciti”, che hanno riferito ai giurati che Weinstein li aveva aggrediti sessualmente nel suo appartamento e nelle suite di hotel a New York e Beverly Hills. I giurati si erano concentrati sulla testimonianza di Haley e Sciorra, chiedendo al reporter del tribunale di rileggere parti sostanziali dei loro resoconti.

Haley aveva dichiarato di fronte alla giuria che Weinstein le si lanciò contro sul divano, e poi la aveva accompagnata in una camera da letto. “Mi ha spinto verso il basso”, ha detto. “Mi ha tenuto per le braccia. Ho detto: “No, no!”

Il procuratore Joan Illuzzi aveva esortato i giurati a condannare il produttore, dicendo che aveva abusato del suo immenso potere nel settore per sfruttare le donne vulnerabili. Ha sostenuto che Weinstein avrebbe potuto assumere prostitute, ma ha preferito ingannare le aspiranti attrici nella sua “tana”. Molti accusatori hanno raccontato storie strazianti sull’effetto di questa aggressione sulla loro vita.

La difesa ha messo in evidenza e-mail affettuose tra il produttore e le sue presunte vittime, sostenendo che le vittime di stupro non avrebbero comunicato in questo modo con il loro aggressore. Rotunno ha sostenuto che Mann ha fatto sesso consensuale con Weinstein perché voleva partecipare alle feste e avanzare nella sua carriera. Ha anche sostenuto che i testimoni si erano rivoltati contro Weinstein perché stavano perseguendo fama e il tentativo di perseguire una causa civile per ottenere un risarcimento.

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