Il Cavaliere Oscuro e quella libertà creativa che oggi non potrebbe esistere

Christopher Nolan ha dichiarato che la libertà creativa che ha avuto durante la realizzazione della trilogia de Il Cavaliere Oscuro non potrebbe esistere oggi.

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Christopher Nolan ha spiegato che la libertà creativa di cui ha goduto quando ha realizzato la trilogia de Il Cavaliere Oscuro non potrebbe più esistere oggi. A otti anni dalla sua conclusione, la trilogia di Nolan è ampiamente considerata una delle più grandi trilogie cinematografiche mai realizzate. Batman Begins del 2005 ha dato il via alla trilogia e rimane probabilmente il film sul Crociato di Gotham più psicologico e introspettivo.

 

In una recente intervista con 92Y riportata da IndieWire proprio in merito al successo della trilogia de Il Cavaliere Oscuro, Christopher Nolan ha sottolineato quanto sia stato importante avere l’opportunità di raccontare una storia su Batman molto diversa, esplorando per la prima volta le origini del vigilante sul grande schermo. Come spiegato dal regista: “La versione di ciò che era accaduto a Batman non era mai stata raccontata. Stavamo guardando al primo film come alla possibilità di raccontare la storia di una figura straordinaria in un mondo ordinario.”

Tuttavia, Nolan ha aggiunto: “L’altro vantaggio che avevamo era che allora poteva passare più tempo tra i sequel. Quando abbiamo fatto Batman Begins, non sapevamo che ne avremmo fatto uno. Ci sono voluti tre anni per farlo e poi quattro prima del successivo. Abbiamo avuto il lusso del tempo. Non sembrava una macchina, un motore del commercio per lo studio. A mano a mano che il genere ha acquisito così tanto successo, quelle pressioni sono diventate sempre maggiori. Era il momento giusto.”

Christopher Nolan e il “problema” della libertà creativa

Nonostante le osservazioni di Christopher Nolan possano essere tanto comprensibili quanto condivisibili, sappiamo anche quanto il regista goda di un certo prestigio nell’attuale panorama cinematografico hollywoodiano e quanto la Warner Bros. sia sempre stato disposta a concedergli un margine d’azione e di decisione molto più ampio rispetto a tantissimi altri suoi colleghi. Basti pensare ai budget che normalmente vengono stanziati per i suoi film o al fatto che, nonostante la pandemia globale, la sua ultima fatica, Tenet, sia comunque uscita al cinema la scorsa estate, proprio sotto insistenza dello stesso regista.

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