IT, parla Cary Fukunaga: “Volevo fosse come Shining, ma lo studio voleva Annabelle”

Cary Fukunaga, regista dell'attesissimo No Time to Die, ha svelato i motivi che l'hanno spinto a rinunciare all'adattamento cinematografico di IT.

IT

Sulla scia del grande successo della prima stagione di True Detective, Cary Fukunaga divenne uno dei registi più richiesti di Hollywood. Prima che Andy Muschietti venisse ingaggiato dalla Warner Bros., doveva essere proprio il regista dell’attesissimo No Time to Die a dirigere l’adattamento cinematografico di IT, uno dei capolavori del maestro Stephen King.

 

Ora, proprio a margine della promozione del nuovo capitolo della saga di James Bond, è stato proprio Fukunaga a spiegare a The Hollywood Reporter i motivi per cui, all’epoca, decise di abbandonare IT, progetto al quale il regista teneva comunque moltissimo. “Abbiamo lavorato al progetto con Warner per quattro o cinque anni, e poi è subentrata la New Line, poco prima che iniziassimo la produzione”, ricorda il regista. “Penso che ciò che volesse la New Line era molto diverso dalla mia visione e da ciò che volevo io.”

“Il mio obiettivo era fare un dramma dalle venature horror, molto più vicino ad un film come Shining. Invece, penso che loro volessero fare qualcosa di molto più horror, alla Annabelle, in stile The Conjuring. Questo è stato essenzialmente il motivo che mi ha spinto ad abbandonare”, ha concluso Fukunaga.

Il grande successo dei due capitoli di IT

I due capitoli di IT, usciti nel 2017 e nel 2019 ed entrambi diretti da Andy Muschietti, sono stati un successo dal punto di vista commerciale, nonostante il secondo sia stato accolto in maniera meno entusiasta da parte della critica. In entrambe le parti, l’iconico personaggio di Pennywise/IT è stato interpretato da Bill Skarsgård.

La storia originale di IT è incentrata su sette bambini che affrontano un mostro in grado di mutare le proprie sembianze, il più delle volte simile a un clown, Pennywise. Anni dopo, torneranno nella loro città natale per affrontare nuovamente la creatura. Nel primo film è stata rappresentata la vicenda con protagonisti i personaggi bambini, mentre nel secondo la storia si focalizza sui personaggi una volta adulti.

- Pubblicità -