Scarlett Johansson vs Disney: per l’avvocato dello studio si tratta di “una campagna orchestrata”

L'avvocato della Disney è intervenuto in merito alla causa intentata da Scarlett Johansson riguardo gli incassi di Black Widow, definendola "una campagna orchestrata".

black widow

La star di Black Widow, Scarlett Johansson, ha recentemente intentato una causa contro la Disney dopo aver perso i bonus che l’attrice si aspettava di ricevere se il film dei Marvel Studios avesse raggiunto cifre al botteghino. La scelta dello studio di distribuire Black Widow in contemporanea nelle sale e su Disney+ potrebbe anche aver influito sulla sua capacità di guadagno, tuttavia la multinazionale ha sempre sostenuto che l’attrice sia stata pagata quanto dovuto.

 

Da quando sono stati rivelati i dettagli della causa, la maggior parte del popolo del web ha preso le difese di Johansson, tirando in ballo a sostegno delle loro argomentazioni anche la disparità di genere (da sempre al centro di importanti dibattiti all’interno dell’industria hollywoodiana). Anche il team legale dell’attrice si è concentrato sulla questione, ma ora a parlare è stato l’avvocato della Disney, Daniel Petrocelli, che una recente intervista con Variety ha dichiarato quanto segue: “È ovvio che si tratta di una campagna pubblicitaria orchestrata con precisione per ottenere qualcosa che non si potrebbe ottenere attraverso la singola causa legale. Tuttavia, nessun carico di pressione pubblica potrà cambiare o nascondere i chiari impegni contrattuali. Il contratto scritto è chiaro come il sole.”

L’accordo di Johansson prevedeva l’uscita di Black Widow su un minimo di 1500 cinema, cosa che la Disney ha rispettato dal momento che il film è uscito su 9000 cinema negli Stati Uniti e 30.000 nel resto del mondo. Petrocelli sostiene che il Covid ha influenzato pesantemente la scelta di debuttare in contemporanea anche su Disney+ con Accesso Vip e che il costo per la visione del film, ossia $ 29,99, è stato vantaggioso per Johansson perché, alla fine, quelle entrate sono state prese in considerazione in tutto ciò che alla fine ha ricevuto l’attrice.

“Abbiamo trattato gli incassi di Disney Premier Access come un vero e proprio botteghino, proprio per soddisfare i requisiti presenti nel contratto. Ciò ha soltanto giovato, da un punto di vista economico, a Ms. Johansson”, ha aggiunto Petrocelli.

Chiaramente, la questione potrebbe non risolversi tanto facilmente, dal momento che nessuna delle due parti sembra disposta a tirarsi indietro. Tuttavia, è probabile che Scarlett Johansson non lavorerà mai più per la Disney una volta che la questione verrà risolta. La Disney dovrebbe semplicemente pagarle ciò che le è “dovuto” e sistemare la situazione? Sembra che Kevin Feige e Bob Iger la pensino così, ma il nuovo CEO dello studio, Bob Chapek, non sembra essere d’accordo…

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