Alain Delon, l’attore francese famoso per aver prestato il suo volto alla Nouvelle Vague e al grande cinema di Visconti e Antonioni. Aveva 88 anni. “È mancato serenamente nella sua casa di Douchy, circondato dai suoi tre figli e dalla sua famiglia”, secondo una dichiarazione rilasciata all’agenzia di stampa AFP dalla sua famiglia.
Alain Delon è apparso in molti film, tra cui ricordiamo Frank Costello faccia d’angelo, I senza nome e Notte sulla città di Jean-Pierre Melville.
Altri suoi film significativi sono stati “Delitto in pieno sole” di René Clement; “Rocco e i suoi fratelli” e “Il gattopardo” di Visconti; “L’Eclisse” di Antonioni; “Due uomini in città” di José Giovanni; e “Mr. Klein” di Joseph Losey. E’ stata lunga e proficua la sua collaborazione con i registi italiani degli anni ’60 e ’70.
Alain Delon in Frank Costello faccia d’angelo
Dopo che Jean-Paul Belmondo definì l’estetica francese all’inizio della Nouvelle Vague in “Fino all’ultimo respiro” di Godard, Delon e il regista Melville la ridefinirono molto più consapevolmente in Frank Costello faccia d’angelo, in cui interpretava un killer mercenario che aggiustava sempre il suo cappello di feltro in modo che fosse perfetto, e l’attore fu di conseguenza paragonato a James Dean.
Ma il paragone con Dean era limitato; mentre l’attore americano era incline a sfoghi emotivi nelle sue interpretazioni, Alain Delon era tutt’altro che effusivo. Lo straordinario fascino di Delon si è cristallizzato in Frank Costello faccia d’angelo. Lo studioso di cinema David Thomson lo ha descritto come “l’angelo enigmatico del cinema francese, solo 32enne nel 1967, e quasi femminile. Eppure così serio e immacolato da essere ritenuto letale o potente. Era anche vicino al vero mondo criminale francese”. Thomson ha aggiunto: “Delon non è tanto un bravo attore quanto una presenza sorprendente: non c’è da stupirsi che fosse così emozionato di realizzare che la cosa di cui Melville aveva più bisogno era la sua disponibilità a farsi fotografare”.
Roger Ebert ha definito Delon il “duro bel ragazzo dei film francesi, un attore così incredibilmente bello che la sua migliore strategia per gestire il suo aspetto era quella di usare una faccia da poker”.
Come accennato, fondamentali per la carriera dell’attore sono state le collaborazioni con i registi René Clément, Luchino Visconti e Jean-Pierre Melville; fra i personaggi più celebri da lui interpretati ci sono il cupo e timoroso Rocco in Rocco e i suoi fratelli (1960), il principe Tancredi ne Il Gattopardo (1963), il killer Jeff in Frank Costello faccia d’angelo (1967), il gangster Rogert Startet ne Il clan dei siciliani (1969), lo scrittore fallito Jean-Paul Leroy ne La Piscina (1969); è stato inoltre Zorro nell’omonimo film di Duccio Tessari del 1975, il misterioso Robert Klein di Mr. Klein (1976) e il barone di Charlus in Un amore di Swann (1984).
Alain Delon, il palmares
Nel 1985 ha vinto il premio César per il migliore attore per il film Notre histoire; ha inoltre vinto il David di Donatello, l’Orso d’oro alla carriera al Festival di Berlino, mentre nel 1963 ha ottenuto una candidatura ai Golden Globe per il film Il Gattopardo.
Dagli anni settanta ha avuto esperienze anche come produttore cinematografico, tramite la sua Adel Productions, e in qualità di regista come nel thriller Per la pelle di un poliziotto (1981) e nel drammatico Braccato (1983). La sua ultima interpretazione sul grande schermo risale al 2008 nel film Asterix alle Olimpiadi, mentre nel 2017 ha annunciato il ritiro dalle scene.
La vita privata di Alain Delon era di grande interesse per i media francesi. Ebbe una relazione con l’attrice tedesca Romy Schneider dal 1959 al 1964, ma mantenne un legame emotivo con lei per molto tempo. Lei morì per un mix di antidolorifici e alcol nel 1982. Ai Césars del 2008, Delon salì sul palco per ricevere in sua vece un premio che avrebbe segnato quello che sarebbe stato il suo 70° compleanno e chiese al pubblico di onorarla con una standing ovation.
Tuttavia, durante la sua relazione con Schneider, ebbe una relazione con Nico (dei Velvet Underground), con cui ebbe un figlio, Ari Boulogne. Sposò Nathalie Barthélemy nel 1964 e ebbe un figlio, Anthony. La coppia divorziò nel 1969.
Delon ebbe in seguito una relazione di 15 anni con l’attrice francese Mireille Darc e poi una con la modella olandese Rosalie van Breemen, con la quale ebbe due figli, ma si separò nel 2002. Nel 2019 gli fu conferita una Palma d’oro onoraria.