Spider-Man: No Way Home, tutte le realtà parallele hanno dimenticato i rispettivi Peter Parker

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In Spider-Man: No Way Home, Peter Parker si è rivolto al Dottor Strange per chiedere aiuto dopo che Mysterio ha rivelato al mondo la sua identità segreta. L’ex Stregone Supremo era più che disposto a dare una mano, solo che il suo incantesimo è andato rapidamente storto.

Questo perché Peter ha provato ad apportare una serie di modifiche all’incantesimo durante la sua esecuzione, assicurandosi che i suoi amici e la sua famiglia ricordassero il fatto di aver appreso la sua identità (se MJ non l’avesse scoperto, il destino li avrebbe comunque riuniti?).

Con una serie di varianti malvagie trascinate sulla Terra-616, Spidey riesce ad averla vinta solo con un aiuto speciale, ovvero da parte di altri Spider-Man di altre Terre. Nonostante sia riuscito a “curare” alcuni supercriminali, la realtà ha iniziato a lacerarsi e Peter ha dovuto convincere Strange a completare l’incantesimo… mentre tutti dimenticavano il fatto che lui non esistesse.

Ora, una nuova voce suggerisce che l’incantesimo di Strange abbia avuto conseguenze di vasta portata. Secondo il leaker @MyTimeToShineH, anche anche i mondi di Peter #2 (Tobey Maguire) e Peter #3 (Andrew Garfield) dimenticano l’esistenza dei rispettivi Peter Parker. Ciò probabilmente ha conseguenze disastrose per tutti e due, ma in particolare per il primo se lui e Mary Jane Watson alla fine si sono spostati e hanno avuto dei figli.

Non è chiaro quando o dove verrà affrontato questo nodo di trama, anche se potrebbe spiegare cosa unisce di nuovo i tre Uomini Ragno. Probabilmente non saranno particolarmente contenti del lanciatore di ragnatele dell’MCU, e immaginiamo che Spider-Man 4 e Avengers: Secret Wars siano i progetti più papabili per raccogliere le conseguenze di Spider-Man: No Way Home.

Chiara Guida
Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.
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