Black Phone 2, con Ethan Hawke, Mason Thames e Madeleine McGraw, è uscito nelle sale all’inizio di quest’anno, ma tutti si chiedono ancora la stessa cosa sul finale: cosa ha sussurrato Gwen a Finney durante i loro ultimi momenti sullo schermo?
In un’intervista con ScreenRant per Black Phone 2, Mason Thames ha spiegato cosa Finney potrebbe aver sentito durante gli ultimi momenti del film. Nonostante le numerose teorie che potrebbero indicare o segnalare un potenziale terzo capitolo della saga, Thames ha chiarito: “Non c’erano” battute che gli venivano dette. Thames ha dichiarato:
“Ciò che amo è che lascia davvero spazio al pubblico: ‘Cosa ha detto veramente?’. Mi sembra di sapere cosa ha detto, e la mia reazione è più o meno quella che avevo immaginato. Ciò che mi è piaciuto è che non c’erano battute. Quindi potevo immaginare esattamente ciò che Finney aveva bisogno di sentire, e gliel’ho fatto sentire, ed è stato fantastico. È stato un bel momento per lasciare che Finney lo sentisse.”
Black Phone 2 segue il primo capitolo uscito nel 2021, che segue il tredicenne Finney che viene rapito dal sadico assassino mascherato, The Grabber (interpretato da Hawke). Con l’aiuto delle vittime del passato, Finney deve imparare ad adattarsi, sopravvivere e sfuggire alle grinfie di The Grabber.
Il sequel si concentra maggiormente sulla sorella quindicenne di Finney, Gwen (interpretata da Madeleine McGraw), che si sveglia di notte con inquietanti visioni di tre ragazzi perseguitati e assassinati in un desolato accampamento invernale. Con l’aiuto del fratello, si dirige al campo per affrontare il demone che lo infesta, The Grabber.
Durante gli ultimi momenti di Black Phone 2, Gwen e Finney si liberano finalmente The Grabber e Gwen può comunicare con la madre defunta. Mentre Gwen esce dalla cabina telefonica, si precipita da Finn e gli sussurra qualcosa di incomprensibile, lasciando molti interrogativi senza risposta per lo spettatore.
Nel corso del film si scopre che anche la madre di Gwen e Finn era in grado di comunicare con gli spiriti, il che alla fine la condusse The Grabber e alla sua tragica scomparsa. Sebbene non sia chiaro cosa sia stato detto a Finn, potrebbe potenzialmente portare ad altri capitoli della saga. Black Phone è basato sul racconto del figlio di Stephen King, Joe Hill, uscito nel 2007.
Non è del tutto certo se la saga continuerà, ma il successo al botteghino di Black Phone 2 potrebbe essere una motivazione sufficiente, dato che ha incassato oltre 123 milioni di dollari, diventando uno dei film di maggior successo della Blumhouse.
