In un’intervista con THR, Brady Corbet, il regista di The Brutalist, ha chiarito alcuni dettagli sul suo prossimo film. Corbet conferma l’intenzione di girare il suo western senza titolo in 70 mm, con la produzione prevista per la prossima estate, e che sarà effettivamente classificato NC-17, o “X”, secondo le sue stesse parole. Tuttavia, sebbene il film sia “ispirato” allo stile dei film degli anni ’70 come Non aprite quella porta, non sarà un film horror.
“È vero che il film è vietato ai minori e che è ambientato principalmente negli anni ’70, ma la storia copre un arco temporale che va dal XIX secolo ai giorni nostri; è solo che si concentra prevalentemente sugli anni ’70. Il film è davvero molto ben definito dal punto di vista del genere. Ma è stato riportato che il film ha qualcosa a che fare con “Non aprite quella porta”, il che non è affatto vero. È semplicemente inesatto. Penso che il motivo per cui è stato frainteso sia che stavo parlando di realizzare un film ambientato negli anni ’70”, spiega il regista.
Corbet ha aggiunto che il film affronta “l’economia della California settentrionale”. Attualmente sta conducendo dei test di ripresa, il terzo round, utilizzando “formati davvero rari che di solito sono stati utilizzati per singole riprese nei film, ma mai per interi film”. In precedenza, Corbet aveva detto a Kyle Buchanan del New York Times che il film avrebbe avuto una durata di quattro ore. In un’altra intervista ha anche detto che avrebbe esplorato ancora una volta il processo di immigrazione, questa volta dalla Cina alla California. Inoltre, ha affermato che girerà il progetto con telecamere 65 mm a otto perforazioni, molto rare.
Al momento non sono stati rivelati dettagli sul cast o sulla trama, ma con le riprese previste per la prossima estate verrà nei prossimi mesi fatta chiarezza a riguardo. Questo sarà così il quarto lungometraggio di Corbet dopo L’infanzia di un capo, Vox Lux e il già citato The Brutalist, quest’ultimo candidato a 10 premi Oscar e vincitore di tre, tra cui Miglior Attore (Adrien Brody), Miglior Fotografia (Lol Crawley) e Miglior Colonna Sonora Originale (Daniel Blumberg).
