James Gunn ha spiegato come “funziona la morte” nel suo DCU

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James Gunn ha commentato il funzionamento della morte nel nuovo DCU, sottolineando l’importanza che i personaggi muoiano per una ragione. Sebbene il lato cinematografico del DCU inizi con Superman, il franchise è iniziato con Creature Commandos, che ha visto la morte di numerosi personaggi importanti.

Nonostante ciò, la DC Comics ha una scappatoia collaudata: il Pozzo di Lazzaro. Sono essenzialmente come sorgenti termali dalle sfumature verdi che mantengono giovani e possono riportare in vita le persone, l’esempio più famoso è Jason Todd. Pertanto, il pubblico ha ipotizzato che questa potrebbe non essere l’ultima volta che vedranno questi personaggi DCU defunti.

Su Threads, James Gunn ha risposto a un fan che scherzava sul fatto che “nessuno rimane morto per sempre” nella DC. Il capo dei DC Studios ha affermato senza mezzi termini: “Nel DCU se muori, sei morto”. Un altro fan ha risposto con: “Domanda: da amante della regola della non-resurrezione, mi chiedo se non ti limiti a usare elementi consolidati della tradizione dei fumetti DC come il Pozzo di Lazzaro?”

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Gunn ha chiarito spiegando di non essere contrario al concetto classico DC: “Beh, non mi dispiacerebbe usare il Pozzo di Lazzaro (e/o la resurrezione) in una storia. Ma dovrebbe essere parte integrante della storia stessa. Non ucciderò personaggi principali solo per rimetterli in vita nel vecchio PL.” Tuttavia, il regista ha chiarito di ritenere che questo espediente narrativo debba essere usato con parsimonia. Ha spiegato: “Ciò che si ritorce di più contro di noi è credere che non ci siano rischi e che la morte non significhi nulla. La morte è morte.”

James Gunn è molto chiaro sulla sua posizione sulla morte nel DCU. A parte una storia in cui il Pozzo di Lazzaro è essenziale, come quella di Jason Todd, non ha alcuna intenzione di resuscitare i personaggi indiscriminatamente. È più probabile che costruisca la trama attorno alla morte e alla resurrezione per mantenere alta la posta in gioco.

È interessante notare che Gunn ha già visto morti di personaggi importanti nei suoi film, seguite da quella che molti scambiano per una resurrezione: Groot in Guardiani della Galassia. Nello stesso thread di cui sopra, il regista stesso ha osservato che il Groot di Guardiani della Galassia Vol. 2 in poi è il figlio del Groot originale. Pertanto, ha già ucciso degli eroi in passato ed è in grado di gestire le conseguenze, l’eredità e soprattutto il significato di questi sacrifici.

Chiara Guida
Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.
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