È in fase di sviluppo un film biografico su Sinéad O’Connor. Variety ha appreso che è in lavorazione un film che racconterà la storia dei primi anni di vita e della carriera dell’iconica musicista irlandese, scomparsa nel 2023 all’età di 56 anni.
Dietro il progetto c’è la casa di produzione irlandese ie: entertainment, che ha prodotto esecutivamente il documentario acclamato dalla critica su O’Connor “Nothing Compares” (e ha collaborato con la cantante durante il progetto), insieme ai colleghi irlandesi Nine Daughters (“God’s Creatures”, “Lady Macbeth”) e See-Saw Films (“Slow Horses”, “The Power of the Dog”). Nine Daughters e See-Saw si riuniscono dopo aver precedentemente collaborato per “Ammonite”. Variety ha contattato See-Saw Films per una conferma, ma non ha ricevuto risposta.
Il film, che si ritiene sia in lavorazione dal documentario “Nothing Compares” del 2022, è diretto da Josephine Decker (“Shirley”), su una sceneggiatura dell’autrice irlandese Stacey Gregg. La fondatrice di Nine Daughters, Fodhla Cronin O’Reilly, e il duo premio Oscar formato da Iain Canning ed Emile Sherman (“Il discorso del re”, “Lion”) di See-Saw produrranno il film, così come Neil Chordia (Urban Hymn), con il peso massimo della musica Tim Clark come produttore esecutivo per conto di ie: entertainment. BBC Film finanzia lo sviluppo del film.
Oltre alla sua musica, O’Connor era un’appassionata attivista e, come lei stessa la descriveva, una “cantante di protesta”, usando la sua piattaforma per denunciare questioni come il sessismo nel mondo della musica e la corruzione all’interno della Chiesa cattolica. Durante un’apparizione al “Saturday Night Live” del 1992, strappò una foto di Papa Giovanni Paolo II, scatenando un’ondata di condanne.
Il film biografico esplorerà i primi anni di vita di Sinéad O’Connor e i suoi esordi nell’industria musicale. Racconterà la storia di una giovane donna di Dublino che ha conquistato il mondo, esaminando come la sua fama mondiale sia stata costruita sul suo talento, ma il suo nome sia diventato sinonimo dei suoi sforzi per attirare l’attenzione sui crimini commessi dalla Chiesa cattolica e dallo Stato irlandese.