First Man

Il primo uomo, ultima opera del premio Oscar Damien Chazelle, ha aperto la Mostra del Cinema di Venezia ancora in corso. Il film ha avuto un buon successo di critica ma ha scatenato qualche polemica oltreoceano dove non si sono fatti sfuggire qualche inesattezza storica sull’impresa di Neil Armstrong al centro della trama. Ad aver scatenato un vero e proprio putiferio sul web è stata la mancanza della bandiera americana portata dall’astronauta sulla Luna. Il regista ha giustificato questa scelta dicendo che ha girato il film facendo prevalere il lato umano di Armstrong e meno il suo status di eroe americano. Questo non vuol dire però che il film avesse delle venature anti-americane, come in molti hanno pensato.

 

La famiglia di Armstrong e l’autore della biografia James R. Hansen da cui è tratto il film hanno approvato tale approccio, appoggiando Chazelle in una recente intervista: “È un film molto personale sul viaggio di nostro padre, filtrato attraverso il suo sguardo. In poche parole, non riteniamo che questo film sia minimamente anti-americano. Magari il contrario. Diciamo a tutti di andare a vedere questo film straordinario”.

Della stessa opinione evidentemente non è stato Buzz Aldrin, il secondo uomo ad aver messo piede sulla Luna, che da giorni è molto attivo su Twitter per difendere il suo essere americano e qualche ora fa ha postato un foto evidentemente riferita alle polemiche sul film: Armstrong che punta la bandiera sulla Luna con l’hashtag “orgoglioso di essere americano”.

FONTE: Deadline

- Pubblicità -