Weinstein Company rifiuta la vendita e presenta la richiesta di fallimento

Più di un mese fa il Wall Street Journal aveva riportato la notizia secondo cui la Weinstein Company, società di produzione e distribuzione cinematografica guidata dai fratelli Bob e Harvey Weinstein, aveva avviato le pratiche di vendita a causa di gravi problemi finanziari (aggravati dalle pesanti accuse di violenze sessuali commesse da Harvey nell’ambiente hollywoodiano).

 

Da allora l’azienda è rimasta in cerca di compratori che fossero disposti a pagare 500 milioni di dollari, una cifra inferiore al gap da colmare. Allora si erano nominati diversi papabili acquirenti che si sarebbero fatti carico delle varie sezioni attive della compagnia (tv, cinema, biblioteca cinematografica), come Lionsgate, Sony, Viacom, MGM e Disney. Ma a che punto è oggi la trattativa?

Weinstein Company: l’azienda è molto vicina alla vendita

Secondo l’ultima indagine dell’Hollywood Reporter, la compagnia avrebbe respinto un’offerta da Maria Contreras-Sweet e Ron Burkle, rappresentanti di un gruppo di investitori che cercavano di salvare la società dall’insolvenza; il risultato di questa decisione porterebbe ad un’unica via alternativa, ovvero la richiesta di fallimento (o bancarotta).

Come affermato con chiarezza nella lettera firmata dai vertici dell’azienda, gli investitori con cui il consiglio di amministrazione della compagnia stava negoziando avrebbero voluto raggiungere un accordo in malafede. Piuttosto che continuare a cercare una risoluzione con Contreras-Sweet, Burkle e altri investitori, la Weinstein Company proseguirà con la dichiarazione di bancarotta per tentare la società e le sue attività.

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Fonte: THR

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