Regista, sceneggiatore, attore, critico e divulgatore: per i cinefili di tutto il mondo François Truffaut resta tuttora una figura mitica, che ha contribuito come pochi altri a rivoluzionare il modo stesso in cui intendiamo il cinema. Per celebrarne il trentennale della scomparsa, dall’11 dicembre 2014 all’8 febbraio 2015 la Sala Cinema del Palazzo delle Esposizioni di Roma ospiterà la retrospettiva FRANÇOIS TRUFFAUT – I film della mia vita, un’eccezionale carrellata di oltre 30 titoli presentati in pellicola 35mm e a ingresso libero per il pubblico.
Il programma vuole affiancare i capolavori del regista francese (da Effetto notte a I 400 colpi, da L’uomo che amava le donne a L’ultimo metrò) ad alcuni dei film e degli autori da lui più amati, compresi maestri come Hitchcock, Renoir, Welles, Bergman, Fellini, Vigo o Lubitsch. Il risultato è un ritratto a tutto tondo dell’universo di Truffaut e un’occasione unica per riscoprire sul grande schermo alcune pietre miliari della storia del cinema, che spesso divennero tali anche grazie alle pagine dei Cahiers du Cinéma e all’entusiastica divulgazione dello stesso Truffaut.
Oltre a titoli celeberrimi come La donna che visse due volte, La regola del gioco, Johnny Guitar, L’infernale Quinlan o L’Atalante, solo per citarne alcuni, si potranno quindi apprezzare chicche come Un’estate d’amore, di un giovanissimo Ingmar Bergman, o la commedia musicale Gangster cerca moglie, con Jayne Mansfield, o ancora Un re a New York, tra i film meno conosciuti di Charlie Chaplin, che proprio Truffaut fu tra i pochi a difendere alla sua uscita.
A inaugurare la rassegna giovedì 11 dicembre sarà comunque uno dei titoli leggendari del regista francese, Jules e Jim, vero e proprio inno all’amore e alla libertà che rappresenta al meglio lo spirito della Nouvelle Vague. Un inizio folgorante per quello che si annuncia un evento imperdibile per gli amanti del grande cinema, capace di restituire in tutta la sua ricchezza la lezione di un artista unico.
PROGRAMMA E SCHEDE DEI FILM
11 dicembre, ore 21.00 (replica 27/12)
JULES E JIM
Jules et Jim, Francia, 1962, 110’, v.o. sott. it.
di François Truffaut, con Jeanne Moreau, Oskar Werner, Henri
Serre
Nella Parigi di inizio ‘900, il tedesco Jules e il francese Jim
diventano amici inseparabili, fino a condividere la stessa donna,
la bellissima Catherine. Il triangolo più famoso della storia del
cinema è un inno all’amore e alla libertà, nonché uno degli esiti
più alti di tutta la Nouvelle Vague.
12 dicembre, ore 21.00 (replica 03/02)
EFFETTO NOTTE
La nuit américaine, Francia, Italia, 1973, 115′, v. it.
di François Truffaut, con Jacqueline Bisset, Jean-Pierre Léaud,
Jean-Pierre Aumont
Sul set di un film si intrecciano le storie private dei membri
della troupe, tra amori, scontri e mille imprevisti quotidiani.
Omaggio, commosso e divertito, al mondo del cinema e ai suoi
bizzarri protagonisti, divenuto uno dei titoli più amati del
regista. Premio Oscar per il miglior film straniero.
13 dicembre, ore 21.00
LA DONNA CHE VISSE DUE VOLTE
Vertigo, USA, 1958, 128′, v. it.
di Alfred Hitchcock, con James Stewart, Kim Novak, Barbara Bel
Geddes
L’ex poliziotto Ferguson viene assoldato per pedinare la moglie di
un amico, Madeleine, vittima frequente di misteriosi stati
d’incoscienza. Tra i due nasce l’amore, ma la donna nasconde un
segreto scioccante. Capolavoro assoluto di Hitchcock e summa
teorica del suo cinema, con un cast magistrale.
14 dicembre, ore 21.00 (replica 30/12)
VOGLIAMO VIVERE!
To Be or Not to Be, USA, 1942, 99′, v.o. sott. it.
di Ernst Lubitsch, con Carole Lombard, Jack Benny, Robert Stack
Durante l’occupazione nazista, una compagnia teatrale polacca si
unisce alla Resistenza con le armi del travestimento e dello
scambio di persona, in un’esilarante girandola di equivoci.
L’esempio più folgorante dell’arte di Lubitsch, una commedia di
rara perfezione presentata in versione restaurata.
16 dicembre, ore 21.00 (replica 02/01)
I 400 COLPI
Les quatre cents coups, Francia, 1959, 99′, v.o. sott. it.
di François Truffaut, con Jean-Pierre Léaud, Albert Rémy, Claire
Maurier
Antoine Doinel è un ragazzino di 12 anni, irrequieto e sognatore.
Quando viene sorpreso a rubare, la madre acconsente a farlo
rinchiudere in riformatorio, ma Antoine riesce a fuggire. Un
esordio autobiografico entrato nella leggenda, capace ora come
allora di emozionare con disarmante semplicità.
17 dicembre, ore 21.00
IL GRANDE CIELO
The Big Sky, USA, 1952, 122′, v. it.
di Howard Hawks, con Kirk Douglas, Dewey Martin, Elizabeth
Threatt
Due cacciatori risalgono il fiume Missouri in cerca di pellicce, ma
i rivali in affari e gli indiani del posto (compresa una bella
pellerossa) gli danno filo da torcere. Uno dei grandi western
hawksiani, che mescola epica e umorismo, avventura ed elegia nel
racconto memorabile di un’amicizia virile.
18 dicembre, ore 21.00 (replica 09/01)
L’ULTIMO METRÒ
Le dernier métro, Francia, 1980, 131′, v. it.
di François Truffaut, con Catherine Deneuve, Gérard Depardieu, Jean
Poiret
Nella Parigi occupata, Marion Steiner sembra mandare avanti da sola
il Théâtre Montmatre, ma il marito, il regista ebreo Lucas, è
nascosto nei sotterranei all’insaputa di tutti. Truffaut orchestra
questa eccezionale commedia corale con un’abilità e una leggerezza
che appartiene solo ai grandi maestri.
19 dicembre, ore 21.00
FINO ALL’ULTIMO RESPIRO
À bout de souffle, Francia, 1960, 89′, v.o. sott. it.
di Jean-Luc Godard, con Jean-Paul Belmondo, Jean Seberg, Daniel
Boulanger
Inseguito dalla polizia per furto d’auto, Michel uccide un agente e
ripara a Parigi, dove incontra una giovane americana e finisce per
innamorarsene. Da un soggetto di Truffaut, il clamoroso esordio di
Godard è una pietra miliare dopo la quale il linguaggio del cinema
non sarebbe stato più lo stesso.
20 dicembre, ore 21.00 (replica 05/02)
LA MIA DROGA SI CHIAMA JULIE
La sirène du Mississippi, Francia, Italia, 1969, 120′, v.o. sott.
it.
di François Truffaut, con Jean-Paul Belmondo, Catherine Deneuve,
Michel Bouquet
Louis, ricco coltivatore dell’isola di Réunion, ha conosciuto Julie
solo per corrispondenza. Quando finalmente i due si incontrano
convolano presto a nozze, ma la donna non è chi dice di essere. Il
tema dell’amour fou, prediletto dal regista, è virato in nero in un
film divenuto oggetto di culto.
21 dicembre, ore 21.00
UN CONDANNATO A MORTE È FUGGITO
Un condamné à mort s’est échappé, Francia, 1956, 95′, v.o. sott.
it.
di Robert Bresson, con François Leterrier, Charles Le Clainche,
Maurice Beerblock
Un partigiano francese, imprigionato dai nazisti durante
l’occupazione, progetta nei minimi dettagli la fuga che dovrà
salvarlo dalla morte. Per il giovane Truffaut, “il miglior film di
Bresson e il film francese più significativo degli ultimi anni”,
anche davanti agli amati Renoir, Ophuls e Becker.
26 dicembre, ore 21.00 (replica 21/01)
UN’ESTATE D’AMORE
Sommarlek, 96′, Svezia 1951, v.o. sott it.)
di Ingmar Bergman, con Maj-Britt Nilsson, Birger Malmsten, Alf
Kjellin
Marie, una ballerina, si vede consegnare in teatro il diario di
Erik, il suo primo amore, che la fa tornare con i ricordi a
quell’estate indimenticabile. “Vedere questo film”, scrive
Truffaut, “fu un evento eccezionale. È la sua naturalezza che mi ha
convinto di poter scrivere dialoghi per il cinema”.
27 dicembre, ore 21.00
JULES E JIM (replica)
Jules et Jim, Francia, 1962, 110’, v.o. sott. it.
di François Truffaut, con Jeanne Moreau, Oskar Werner, Henri
Serre
Nella Parigi di inizio ‘900, il tedesco Jules e il francese Jim
diventano amici inseparabili, fino a condividere la stessa donna,
la bellissima Catherine. Il triangolo più famoso della storia del
cinema è un inno all’amore e alla libertà, nonché uno degli esiti
più alti di tutta la Nouvelle Vague.
28 dicembre, ore 21.00 (replica 10/01)
LA REGOLA DEL GIOCO
La règle du jeu, Francia, 1939, 110′, v.o. sott. it.
di Jean Renoir, con Marcel Dalio, Nora Gregor, Mila Parély
Il bel mondo si ritrova dal marchese de La Chesnaye per la caccia
alla lepre. Gli amori dei potenti si intrecciano con quelli della
servitù, ma la tragedia è dietro l’angolo. Una delle opere più
influenti e controverse della storia del cinema, un vero e proprio
“credo dei cinefili”, come scrisse Truffaut.
30 dicembre, ore 21.00
VOGLIAMO VIVERE! (replica)
To Be or Not to Be, USA, 1942, 99′, v.o. sott. it.
di Ernst Lubitsch, con Carole Lombard, Jack Benny, Robert Stack
Durante l’occupazione nazista, una compagnia teatrale polacca si
unisce alla Resistenza con le armi del travestimento e dello
scambio di persona, in un’esilarante girandola di equivoci.
L’esempio più folgorante dell’arte di Lubitsch, una commedia di
rara perfezione presentata in versione restaurata.
2 gennaio, ore 21.00
I 400 COLPI (replica)
Les quatre cents coups, Francia, 1959, 99′, v.o. sott. it.
di François Truffaut, con Jean-Pierre Léaud, Albert Rémy, Claire
Maurier
Antoine Doinel è un ragazzino di 12 anni, irrequieto e sognatore.
Quando viene sorpreso a rubare, la madre acconsente a farlo
rinchiudere in riformatorio, ma Antoine riesce a fuggire. Un
esordio autobiografico entrato nella leggenda, capace ora come
allora di emozionare con disarmante semplicità.
3 gennaio, ore 21.00
BACI RUBATI
Baisers volés, Francia, 1968, 90′, v.o. sott. it.
di François Truffaut, con Jean-Pierre Léaud, Claude Jade, Daniel
Ceccaldi
Il ventenne Antoine Doinel cerca il suo posto nel mondo, tra una
serie di lavori improbabili e l’amore per nuove e vecchie fiamme.
Dopo I 400 colpi, Truffaut riprende il personaggio di Doinel per un
racconto di formazione ricco di ironia e tenerezza, sullo sfondo di
una Parigi dal fascino travolgente.
4 gennaio, ore 21.00 (replica 29/01)
JOHNNY GUITAR
USA, 1954, 110′, v.o. sott. it.
di Nicholas Ray, con Joan Crawford, Sterling Hayden, Mercedes
McCambridge
Johnny, cowboy e chitarrista, arriva nel locale gestito dalla sua
vecchia amante, Vienna, e la aiuta a difendersi dall’accusa di dare
rifugio a una banda di rapinatori. Western barocco e visionario,
ricco di simbolismi e con una protagonista formidabile, diventato
un culto per generazioni di cinefili.
6 gennaio, ore 21.00 (replica 31/01)
LA SIGNORA DELLA PORTA ACCANTO
La femme d’à côté, Francia, 1981, 106′, v.o. sott. it.
di François Truffaut, con Gérard Depardieu, Fanny Ardant, Henri
Garcin
Mathilde e Bernard sono stati amanti e dopo anni si ritrovano per
caso vicini di casa. I due non rivelano nulla alle rispettive
famiglie, ma presto il sentimento che li ha uniti torna più forte
che mai. Truffaut sa raccontare l’amore, nella sua semplicità e
nella sua terribile potenza, come pochi altri.
7 gennaio, ore 21.00
LA VITA DI O-HARU, DONNA GALANTE
Saikaku ichidai onna, Giappone, 1952, 133′, v. it.
di Kenji Mizoguchi, con Kinuyo Tanaka, Tsukie Matsuura, Toshirô
Mifune
Nel Giappone del XVII secolo, la nobile O-Haru è venduta come
concubina a un feudatario per essersi concessa a un giovane di
classe inferiore. È il film che, insieme a Rashomon di Kurosawa, ha
fatto conoscere il cinema giapponese in Occidente, un compendio di
struggente intensità dell’arte di Mizoguchi
8 gennaio, ore 21.00 (replica 23/01)
L’UOMO CHE AMAVA LE DONNE
L’homme qui aimait les femmes, Francia, 1977, 118′, v.o. sott.
it.
di François Truffaut, con Charles Denner, Brigitte Fossey, Nelly
Borgeaud
Bertrand è un donnaiolo impenitente e quando decide di scrivere le
sue memorie, ricche delle avventure più imprevedibili, sarà proprio
una donna a pubblicarle e a farlo innamorare. Un’irresistibile
dichiarazione d’amore del regista a tutte le donne, le cui gambe
“sono compassi che misurano il mondo”.
9 gennaio, ore 21.00
L’ULTIMO METRÒ (replica)
Le dernier métro, Francia, 1980, 131′, v. it.
di François Truffaut, con Catherine Deneuve, Gérard Depardieu, Jean
Poiret
Nella Parigi occupata, Marion Steiner sembra mandare avanti da sola
il Théâtre Montmartre, ma il marito, il regista ebreo Lucas, è
nascosto nei sotterranei all’insaputa di tutti. Truffaut orchestra
questa eccezionale commedia corale con un’abilità e una leggerezza
che appartiene solo ai grandi maestri.
10 gennaio, ore 21.00
LA REGOLA DEL GIOCO (replica)
La règle du jeu, Francia, 1939, 110′, v.o. sott. it.
di Jean Renoir, con Marcel Dalio, Nora Gregor, Mila Parély
Il bel mondo si ritrova dal marchese de La Chesnaye per la caccia
alla lepre. Gli amori dei potenti si intrecciano con quelli della
servitù, ma la tragedia è dietro l’angolo. Una delle opere più
influenti e controverse della storia del cinema, un vero e proprio
“credo dei cinefili”, come scrisse Truffaut.
11 gennaio, ore 21.00
NON DRAMMATIZZIAMO… È SOLO QUESTIONE DI CORNA
Domicile conjugal, Francia, Italia, 1970, 97′, v. it.
di François Truffaut, con Jean-Pierre Léaud, Claude Jade, Daniel
Ceccaldi
La storia di Doinel continua con il matrimonio con la dolce
Christine, dalla quale ha un figlio. Ma quando la donna scopre che
Antoine ha un’amante, la quiete familiare inizia a scricchiolare…
Forse l’episodio più leggero della saga, ma Truffaut sa raccontare
la vita di coppia con una magia unica.
14 gennaio, ore 21.00
IL BUCO
Le trou, Francia, Italia, 1960, 132′, v. it.
di Jacques Becker, con Marc Michel, Jean Keraudy, Philippe
Leroy
Nel carcere della Santé di Parigi, cinque detenuti tentano la fuga
scavando un tunnel sotto la prigione. Proprio quando l’impresa sta
per riuscire, uno di loro tradisce… Ultimo film di Becker,
tesissimo, rigoroso, appassionante, fa da ponte verso la nuova
generazione degli autori della Nouvelle Vague.
15 gennaio, ore 21.00
L’AMORE FUGGE
L’amour en fuite, Francia, 1978, 94′, v. it.
di François Truffaut, con Jean-Pierre Léaud, Claude Jade,
Marie-France Pisier
Antoine Doinel e Christine divorziano, ma restano buoni amici. Dopo
varie avventure, Antoine ritroverà infine l’amore in una giovane
commessa. L’ultimo capitolo della serie di Doinel è anche il più
malinconico, ritratto di un uomo alla continua ricerca della
felicità e incapace di conservarla.
16 gennaio, ore 21.00 (replica 30/01)
GLI ANNI IN TASCA
L’argent de poche, Francia, 1976, 104′, v.o. sott. it.
di François Truffaut, con Nicole Felix, Chantal Mercier,
Jean-François Stévenin
Storie, sentimenti, problemi e primi amori di un gruppo di
ragazzini in attesa delle vacanze estive. Un emozionante film
corale, girato con una grazia e una sensibilità che lasciano a
bocca aperta. Da sempre vicino al mondo dei bambini, Truffaut firma
uno dei più bei film mai dedicati all’infanzia.
17 gennaio, ore 21.00
L’INFERNALE QUINLAN
Touch of Evil, USA, 1958, 112′, v.o. sott it.
di Orson Welles, con Charlton Heston, Janet Leigh, Orson Welles
Un omicidio alla frontiera mette l’uno contro l’altro un
funzionario messicano e un poliziotto americano senza scrupoli,
entrambi sulle tracce del colpevole. Capolavoro definitivo di
Welles, un tripudio di invenzioni visive e narrative tra cui spicca
il più famoso piano sequenza della storia del cinema.
18 gennaio, ore 21.00
LETTERA DA UNA SCONOSCIUTA
Letter from an Unknown Woman, USA, 1948, 86′, v.o. sott. it.
di Max Ophuls, con Joan Fontaine, Louis Jourdan, Marcel Journet
Costretto a fuggire per evitare un duello, il pianista Stefan Brand
riceve una lettera da una donna che non conosce e che gli racconta
l’amore che lo lega a lui da anni, sublimato fino alla rinuncia. Un
melodramma perfetto, in equilibrio mirabile tra messinscena
visionaria e verità dei sentimenti.
20 gennaio, ore 21.00
VIAGGIO IN ITALIA
Italia, Francia 82′, 1954
di Roberto Rossellini, con Ingrid Bergman, George Sanders, Marie
Mauban
Due coniugi inglesi in crisi compiono un viaggio a Napoli, che si
trasformerà per entrambi in un drammatico percorso interiore.
Rossellini supera il Neorealismo e precorre il cinema esistenziale
degli anni sessanta, ma all’epoca solo i Cahiers du Cinéma lo
accolsero (a ragione) come un capolavoro.
21 gennaio, ore 21.00
UN’ESTATE D’AMORE (replica)
Sommarlek, Svezia, 1951, 96′, v.o. sott. it.
di Ingmar Bergman, con Maj-Britt Nilsson, Birger Malmsten, Alf
Kjellin
Marie, una ballerina, si vede consegnare in teatro il diario di
Erik, il suo primo amore, che la fa tornare con i ricordi a
quell’estate indimenticabile. “Vedere questo film”, scrive
Truffaut, “fu un evento eccezionale. È la sua naturalezza che mi ha
convinto di poter scrivere dialoghi per il cinema”.
22 gennaio, ore 21.00 (replica 07/02)
L’ATALANTE
Francia, 1934, 89′, v.o. sott. it.
di Jean Vigo, con Jean Dasté, Dita Parlo, Michel Simon
La vita difficile di due novelli sposi, andati a convivere su una
chiatta malferma, l’Atalante, governata dal vecchio père Jules e da
un mozzo. Terzo e ultimo film di Vigo, che morì giovanissimo, è una
sintesi perfetta tra avanguardia e cinema sociale, “tra realismo e
estetismo” come scrisse Truffaut.
23 gennaio, ore 21.00
L’UOMO CHE AMAVA LE DONNE (replica)
L’homme qui aimait les femmes, Francia, 1977, 118′, v.o. sott.
it.
di François Truffaut, con Charles Denner, Brigitte Fossey, Nelly
Borgeaud
Bertrand è un donnaiolo impenitente e quando decide di scrivere le
sue memorie, ricche delle avventure più imprevedibili, sarà proprio
una donna a pubblicarle e a farlo innamorare. Un’irresistibile
dichiarazione d’amore del regista a tutte le donne, le cui gambe
“sono compassi che misurano il mondo”.
24 gennaio, ore 21.00
LA SPOSA IN NERO
La mariée était en noir, Francia, Italia, 1968, 107′, v.o. sott.
it.
di François Truffaut, con Jeanne Moreau, Claude Rich, Jean-Claude
Brialy
Per una bravata, un uomo rimane ucciso nel giorno del matrimonio.
Il delitto rimane impunito e la giovane vedova decide di vendicarsi
da sola, architettando una serie di delitti perfetti. Forse il
miglior noir di Truffaut (verso cui Kill Bill ha diversi debiti…),
con una Jeanne Moreau mozzafiato.
25 gennaio, ore 21.00
LE NOTTI DI CABIRIA
Italia, Francia, 110′, 1957
di Federico Fellini, con Giulietta Masina, François Périer, Amedeo
Nazzari
Cabiria è un’ingenua prostituta che ancora crede nella possibilità
di cambiare vita. Il destino sarà crudele con lei, ma non riuscirà
a toglierle la sua straordinaria umanità. Commovente e ironico,
cinico e poetico, trasformò la Masina (premiata a Cannes) in
un’icona. Oscar per il Miglior film straniero.
28 gennaio, ore 21.00
ORDET – LA PAROLA
Ordet, Danimarca, 1955, 124′, v.o. sott. it.
di Carl Theodor Dreyer, con Henrik Malberg, Preben Lerdorff Rye,
Brigitte Federspiel
Tre fratelli hanno ciascuno un rapporto diverso e originale con la
religione e uno di loro, studente di teologia, si crede addirittura
il Messia. Ma un dramma inatteso cambierà le vite di tutti. Vetta
della rappresentazione del sacro al cinema, con uno dei finali più
sconvolgenti ed emozionanti di sempre.
29 gennaio, ore 21.00
JOHNNY GUITAR (replica)
USA, 1954, 110′, v.o. sott. it.
di Nicholas Ray, con Joan Crawford, Sterling Hayden, Mercedes
McCambridge
Johnny, cowboy e chitarrista, arriva nel locale gestito dalla sua
vecchia amante, Vienna, e la aiuta a difendersi dall’accusa di dare
rifugio a una banda di rapinatori. Western barocco e visionario,
ricco di simbolismi e con una protagonista formidabile, diventato
un culto per generazioni di cinefili.
30 gennaio, ore 21.00
GLI ANNI IN TASCA (replica)
L’argent de poche, Francia, 1976, 104′, v.o. sott. it.
di François Truffaut, con Nicole Felix, Chantal Mercier,
Jean-François Stévenin
Storie, sentimenti, problemi e primi amori di un gruppo di
ragazzini in attesa delle vacanze estive. Un emozionante film
corale, girato con una grazia e una sensibilità che lasciano a
bocca aperta. Da sempre vicino al mondo dei bambini, Truffaut firma
uno dei più bei film mai dedicati all’infanzia.
31 gennaio, ore 21.00
LA SIGNORA DELLA PORTA ACCANTO (replica)
La femme d’à côté, Francia, 1981, 106′, v.o. sott. it.
di François Truffaut, con Gérard Depardieu, Fanny Ardant, Henri
Garcin
Mathilde e Bernard sono stati amanti e dopo anni si ritrovano per
caso vicini di casa. I due non rivelano nulla alle rispettive
famiglie, ma presto il sentimento che li ha uniti torna più forte
che mai. Truffaut sa raccontare l’amore, nella sua semplicità e
nella sua terribile potenza, come pochi altri.
1 febbraio, ore 21.00
GANGSTER CERCA MOGLIE
The Girl Can’t Help It, USA, 1956, 99′, v.o. sott. it.
di Frank Tashlin, con Tom Ewell, Jayne Mansfield, Edmond
O’Brien
Un ex gangster, divenuto il boss di un’importante società musicale,
assume un agente pubblicitario perché lanci la sua fidanzata come
cantante. Uno dei film più riusciti di Tashlin, ricchissimo di gag
paradossali e puntellato dalle esibizioni delle prime star del
rock, da Little Richard a Fats Domino.
3 febbraio, ore 21.00
EFFETTO NOTTE (replica)
La nuit américaine, Francia, Italia, 1973, 115′, v. it.
di François Truffaut, con Jacqueline Bisset, Jean-Pierre Léaud,
Jean-Pierre Aumont
Sul set di un film si intrecciano le storie private dei membri
della troupe, tra amori, scontri e mille imprevisti quotidiani.
Omaggio, commosso e divertito, al mondo del cinema e ai suoi
bizzarri protagonisti, divenuto uno dei titoli più amati del
regista. Premio Oscar per il miglior film straniero.
4 febbraio, ore 21.00
UN RE A NEW YORK
A King in New York, Gran Bretagna, 1957, 105’, v. it.
di Charles Chaplin, con Charles Chaplin, Maxine Audley, Jerry
Desmonde
Deposto da una rivoluzione, un sovrano europeo va in esilio negli
Stati Uniti, ma ben presto finisce nella rete della Commissione per
le attività antiamericane (come accadde allo stesso Chaplin). Una
satira sferzante, all’epoca capita da pochi e che Truffaut definì
l’opera più personale del grande regista.
5 febbraio, ore 21.00
LA MIA DROGA SI CHIAMA JULIE (replica)
La sirène du Mississippi, Francia, Italia, 1969, 120′, v.o. sott.
it.
di François Truffaut, con Jean-Paul Belmondo, Catherine Deneuve,
Michel Bouquet
Louis, ricco coltivatore dell’isola di Réunion, ha conosciuto Julie
solo per corrispondenza. Quando finalmente i due si incontrano
convolano presto a nozze, ma la donna non è chi dice di essere. Il
tema dell’amour fou, prediletto dal regista, è virato in nero in un
film divenuto oggetto di culto.
6 febbraio, ore 21.00
TIRATE SUL PIANISTA
Tirez sur le pianiste, Francia, 1960, 92′, v.o. sott. it.
di François Truffaut, con Charles Aznavour, Marie Dubois
Un pianista, Charlie, si ritrova coinvolto in un regolamento di
conti fra gangster ed è costretto a fuggire con l’amica Lena, che
sa molte cose del suo passato. Opera seconda del regista, mescola
diversi generi con godibile disinvoltura, in linea con lo spirito
libertario della prima Nouvelle Vague.
7 febbraio, ore 21.00
L’ATALANTE (replica)
Francia, 1934, 89′, v.o. sott. it.
di Jean Vigo, con Jean Dasté, Dita Parlo, Michel Simon
La vita difficile di due novelli sposi, andati a convivere su una
chiatta malferma, l’Atalante, governata dal vecchio père Jules e da
un mozzo. Terzo e ultimo film di Vigo, che morì giovanissimo, è una
sintesi perfetta tra avanguardia e cinema sociale, “tra realismo e
estetismo” come scrisse Truffaut.
8 febbraio, ore 21.00
FINALMENTE DOMENICA!
Vivement dimanche!, Francia, 1983, 111′, v. it.
di François Truffaut, con Fanny Ardant, Jean-Louis Trintignant,
Jean-Pierre Kalfon
Julian è sospettato della morte dell’amante della moglie e quando
anche questa viene uccisa, la polizia cerca di braccarlo. Ci
penserà la sua grintosa segretaria a sbrogliare il mistero. Ultimo
film di Truffaut, è un noir tinto di rosa dal ritmo impeccabile e
con una Fanny Ardant mai così seducente.