E’ stato assegnato il 2
settembre nella Sala Grande del Lido il Leone d’Oro alla Carriera a
Thelma Schoonmaker, leggendaria montatrice di
Martin Scorsese. La Schoonmaker è stata
premiata per il lavoro di una vita, e non è da escludere che nelle
motivazioni che hanno spinto il Cda della Biennaledi Venezia presieduto da Paolo Baratta, ad assegnarle il premio ci sia
anche il suo straordinario lavoro svolto per The Wolf of Wall Street,
ultimo film di Scorsese in cui Thelma, ancora una volta, conferma
la sua mano esperta e il uso tocco quasi autoriale.
Durante
la cerimonia di premiazione è stato anche trasmesso un video
messaggio di Scorsese stesso.
Thelma Schoonmaker è nata ad
Algeri, in Algeria, dove suo padre lavorava per la Standard Oil
Company. È cresciuta sull’isola di Aruba e dopo essere tornata
negli Stati Uniti ha frequentato la Cornell University, dove ha
studiato scienze politiche e lingua russa per intraprendere la
carriera diplomatica. Mentre faceva ricerche alla Columbia
University, ha risposto a un’offerta di lavoro del New York Times
per un corso da assistente montatore. Il lavoro sul campo ha fatto
nascere in lei il desiderio di conoscere meglio il mondo del
montaggio, dando così l’avvio alla sua carriera. Durante un corso
estivo di sei settimane alla New York University Film School ha
incontrato Martin Scorsese e Michael Wadleigh e dopo pochi anni ha
montato il primo lungometraggio di Scorsese Who’s that
Knocking at My Door (Chi sta bussando alla mia porta?, 1967).
Ha poi montato una serie di film e pubblicità prima di
supervisionare, nel 1971, il montaggio del film di
Wadleigh Woodstock, per il quale ha ricevuto una
nomination agli Oscar. Nel 1981 ha vinto l’Oscar, l’American Cinema
Editors Eddie Award e il BAFTA per il montaggio di Raging
Bull (Toro Scatenato, 1980) di Martin Scorsese. Da allora ha
lavorato a tutti i lungometraggi di Scorsese: The King of
Comedy (Re per una notte, 1982), After Hours (Fuori
orario, 1985), The Color of Money (Il colore dei
soldi, 1986), The Last Temptation of Christ (L’ultima
tentazione di Cristo, 1988), New York
Stories (segmento Life Lessons,
1989),GoodFellas (Quei bravi ragazzi, 1990) per il quale ha
vinto un BAFTA e ricevuto una nomination agli Oscar, Cape
Fear (Cape Fear – Il promontorio della paura,
1991), The Age of Innocence (L’età dell’innocenza,
1993), Casino (1995), Kundun (1997), A
Personal Journey with Martin Scorsese through American
Movies (Un secolo di cinema – Viaggio nel cinema
americano di Martin Scorsese, 1995), Bringing out the
Dead (Al di là della vita, 1999), Il Mio Viaggio in
Italia (2001), Gangs of New York (2002)
per il quale ha ricevuto un’altra nomination agli Oscar e vinto
l’American Cinema Editors Eddie Award per Miglior montaggio di un
film drammatico, The Aviator (2004), per il quale
ha vinto il suo secondo Oscar e un altro American Cinema Editors
Eddie Award per Miglior montaggio di un film
drammatico, The Departed (The Departed – Il bene e il
male, 2006) per il quale vince il suo terzo Oscar e il quarto
American Cinema Editors Eddie Award per Miglior montaggio di un
film drammatico (ex-equo con Babel), Shutter
Island(2010), Hugo (Hugo Cabret, 2011) per il quale
riceve una nomination agli Oscar, una agli American Cinema Editors
Award e una ai BAFTA e il più recente The Wolf of Wall
Street (2013) per il quale ha ricevuto una nomination agli
American Cinema Editors Award e una ai BAFTA.
Oltre al montaggio, Schoonmaker lavora senza sosta
per promuovere i film e gli scritti del marito, il regista Michael
Powell: The Red Shoes (Scarpette rosse,
1948), Black Narcissus (Narciso nero,
1947), The Life and Death of Colonel Blimp (Duello a
Berlino, 1943), I Know where I’m Going (So dove
vado, 1945), A Matter of Life and Death (Scala al
Paradiso, 1946), The Tales of Hoffmann (I racconti di
Hoffmann), Peeping Tom (L’occhio che uccide,
1960).
Laureata in Storia e Critica del
Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di
critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come
direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal
2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi
critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al
giornale.