Venezia 82: una cerimonia di premiazione all’insegna della crisi a Gaza

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La crisi umanitaria di Gaza è stata la protagonista nei discorsi di ringraziamento dei vincitori, nel corso della cerimonia di chiusura dell’82° edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia. La regista tunisina Kaouther Ben Hania, che ha vinto Leone d’Argento, Gran Premio della Giuria per The Voice of Hind Rajab, ha offerto (c’era da aspettarselo) il discorso più schietto e lucido in merito.

Il film sull’uccisione di Hind Rajab, una bambina di sei anni, che si trovava in auto con i familiari e che è stata colpita dalle forze israeliane mentre cercavano di fuggire da Gaza City all’inizio del 2024, ha scosso il festival all’inizio della settimana, ricevendo un’ovazione record di 23 minuti e 40 secondi in occasione della premiere in Sala Grande.

“Dedico questo mondo alla Mezzaluna Rossa Palestinese e a tutti coloro che hanno rischiato tutto per salvare vite umane a Gaza. Sono dei veri eroi. La voce di Hind è la voce di Gaza stessa, un grido di soccorso che il mondo intero ha potuto sentire, ma a cui nessuno ha risposto”, ha detto Ben Hania.

“La sua voce continuerà a risuonare finché non ci sarà una vera responsabilità, finché non sarà fatta giustizia. Crediamo tutti nella forza del cinema. È ciò che ci riunisce qui stasera e ciò che ci dà il coraggio di raccontare storie che altrimenti potrebbero essere sepolte. Il cinema non può riportare in vita Hind. Né può cancellare l’atrocità commessa contro di lei. Niente potrà mai restituire ciò che le è stato tolto”, ha continuato. “Ma il cinema può preservare la sua voce, farla risuonare oltre i confini, perché la sua storia non è solo sua. È tragicamente la storia di un intero popolo che subisce un genocidio inflitto da un regime criminale israeliano che agisce impunemente”, ha aggiunto. Una storia che parla non solo di memoria, ma di urgenza.

Tutti i vincitori di Venezia 82

Diversi altri vincitori hanno lanciato appelli simili durante la serata, tra cui il nostro Toni Servillo, che ha vinto il premio come miglior attore per la sua interpretazione in La Grazia; la co-protagonista di Silent Friend Luna Wedler, che ha vinto il Premio Marcello Mastroianni come miglior giovane attore emergente, e la regista marocchina Maryam Touzani, che ha vinto il Premio del Pubblico per Calle Malaga.

“La gioia che provo è profonda, ma lo è anche il dolore che provo nel ricevere questo premio oggi”, ha detto Touzani. “Provo dolore perché, come molti altri, non riesco a dimenticare l’orrore inflitto con tanta impunità, ogni secondo, al popolo di Gaza e al popolo palestinese.”

Il Lido è stato anche testimone della manifestazione di domenica scorsa, quando migliaia di persone, tra politico, attivisti e anche accreditati al festival, hanno partecipato a una protesta pacifica per denunciare il genocidio israeliano a Gaza.

Chiara Guida
Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.
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