
Sebbene la trilogia del Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan (Batman Begins, Il cavaliere oscuro e Il cavaliere oscuro – Il ritorno) sia stata lodata e apprezzata da parte di critica e pubblico, rivelandosi oltretutto un enorme successo al botteghino, Comic Book Resource ha di recente stilato una lista in cui sono riassunti tutti i presunti (ma non effettivi) errori del regista nel suo adattamento dei fumetti e nella caratterizzazione del personaggio di Batman.
Ovviamente si tratta di una astuta provocazione, che non rispecchia poi l’oggettiva realtà di quanto abbiamo visto in sala. I tre film risultarono infatti davvero innovativi per l’epoca e continuano a macinare consensi.
Di seguito trovate allora le 15 cose che Nolan potrebbe aver sbagliato nella sua trilogia su Batman.
I cattivi
Tutti ricorderemo per
sempre il memorabile Joker di Heath
Ledger, per l’intensità dell’interpretazione e per il
lascito alle generazioni future di “villain”, eppure quanti
porteranno con sé Bane, lo Spaventapasseri, Doppia
Faccia, Ra’s Al Ghul o Talia al Ghul? Nonostante le buone
premesse, i cattivi del primo e del terzo capitolo non sembrano
aver fatto breccia nel cuore degli spettatori, forse troppo deboli
rispetto a Joker o poco caratterizzati?
Il costume di Batman
Per alcuni il costume di
Batman nella trilogia di Nolan presenta non pochi
problemi: a partire dal fatto che risulta essere l’assemblaggio di
cose e dettagli differenti senza avere una sua coerenza. In più
appare a tratti sciatta e priva di “personalità”, a detta di molti,
ed è come “guardare un tizio vestito da Batman che prova a
salvare Gotham“.
La Batmobile
Sebbene sia stata
protagonista nei precedenti adattamenti, da quello di Tim Burton a
Joel Schumacher, la Batmobile non appare così tanto spesso nella
trilogia di The Dark Knight. O almeno, i fan avrebbero voluto
vedere più di un’accozzaglia di arnesi e gadget montati su
un’automobile.
Robin
Il personaggio di Robin,
spalla di Batman, era comparso al cinema in Batman
Forever e Batman & Robin negli anni
Novanta con il volto dell’attore Chris O’Donnell. In tanti
avrebbero voluto rivederlo anche nella trilogia di Nolan, in
particolare partendo dallo sviluppo tragico di uno dei personaggi
comprimari: il John Blake di Joseph Gordon
Levitt. Nel terzo film infatti, Blake era un agente della
polizia che copriva l’identità di Batman e al
quale Bruce aveva dato le chiavi della Batcaverna rivelando poi il
suo vero nome, ovvero Robin.
La personalità di Bruce Wayne
Colpa della sceneggiatura o
dello stesso Christian Bale, Bruce Wayne nella
trilogia del Cavaliere Oscuro sembra non avere carisma. I suoi
alleati si schierano con lui soltanto perché in qualche modo
obbligati e la personalità che mostra nei film ruota attorno a
barzellette imbarazzanti e sguardi scoraggiati. L’unica piccola
emozione arriva solo dopo la morte di Rachel.
Alfred
Il fidato maggiordomo di
Bruce Wayne nella trilogia sembra ridotto ad un vecchio fastidioso,
dal cuore puro, ma che non pare aver avuto alcun impatto
significativo su Bruce e sulla sua vita. Non è bastata nemmeno
l’interpretazione di sir Michael Caine? Forse si,
forse no.
La voce di Batman
Tra gli aspetti
fondamentali della caratterizzazione del personaggio di
Batman c’è sicuramente la sua voce. E
l’interpretazione di Nolan si accompagnava al ringhio gutturale di
Christian Bale: lontana da una voce normale, a volte
incomprensibile e vittima di diversi scherzi e battute del
pubblico.
Il commissario Gordon
Prima di Nolan, i film non
avevano mai posto Jim Gordon sotto una luce
positiva, generalmente considerato inefficace ai fini della trama.
La trilogia del Cavaliere Oscuro invece presenta Gordon come un
poliziotto maleducato si, ma anche eroico. Tuttavia il
problema rimane, cioè che non è riuscito a eliminare gli ufficiali
corrotti nel suo dipartimento. La cosa più stupefacente di tutte è
che nel terzo film quasi tutti i personaggi principali sapevano che
Bruce era Batman. Gordon, un detective di livello mondiale, fu
l’ultimo a scoprirlo.
Le sequenze di combattimento
La trilogia del Cavaliere
Oscuro ha fatto sì che Batman facesse affidamento sui suoi
strumenti piuttosto che sulle sue abilità di combattimento. Batman
usa i gadget nei fumetti, ma non ne ha bisogno, come appare nei
film di Nolan, e inoltre le riprese delle sequenze action con il
montaggio non sono risultate così efficaci.
Knightfall
Soltanto in The
Dark Knight Rises c’è stato un momento in cui i fumetti
sono entrati nel film, cioè quando Bane prende per la gola Batman.
Dopo di ciò, la trama perde ogni parvenza di coesione, con Bruce
paralizzato e lasciato in una prigione. Altrettanto velocemente,
Bruce torna e sconfigge Bane. Un’occasione sprecata che avrebbe
invece mostrato cosa volesse dire avere un Batman sconfitto, come
raccontato in Knightfall.
La mancanza della trama detective
Nel corso della sua storia,
specialmente nei fumetti, Batman viene spesso definito il “miglior
detective del mondo”. Nei film precedenti a Nolan, Batman ha
risolto i puzzle presentati da Edward Nygma e sebbene il tema non
sia stato affrontato nei primi film, almeno hanno dimostrato un po’
dell’intelligenza di Bruce. La trilogia del Cavaliere Oscuro
difficilmente si è preoccupata del lavoro investigativo, un tema
centrale per i miti di Batman.
La batcaverna
In diversi film di Batman
abbiamo visto Bruce Wayne passare un sacco di tempo nella
Batcave, ma nella trilogia di Nolan, è quasi come
se il Batcave esistesse unicamente per placare i fan di Batman. In
The Dark Knight viene ricostruita in un garage sotto un cantiere
edile e in The Dark Knight Rises appare a malapena.
Gotham City
Mentre la
Gotham che conosciamo è “gotica” e oscura, la
città mostrata da Christopher Nolan è solo un punto di partenza da
ciò che dovrebbe essere in realtà. Per l’osservatore casuale, non
assomiglia a Gotham, ma solo ad un’altra città metropolitana. Dove
sono i gargoyle? Dove sono le ombre che aspettano dietro ogni
angolo?
Gli amori di Bruce Wayne
La trilogia del Cavaliere
Oscuro ha avuto tutto il tempo necessario per presentare il tema
amoroso nella vita di Bruce Wayne, tuttavia, sfortunatamente, è
rimasto addosso al personaggio di Rachel Dawes per un film e mezzo.
Dopo di che la sua storia è stata abbandonata, con Bruce che migra
verso Selina Kyle con risultati ugualmente poco entusiasmanti.
Il tono serioso ripreso poi dal DCU
Dall’uscita della trilogia
del Cavaliero Oscuro, DC e Warner Bros. hanno scelto di adottare un
approccio specifico ai film, che è quello poi offerto da Nolan. La
musica inoltre ha contribuito a “glorificare” i personaggi rendendo
i film tra i titoli di maggior successo della storia. DC sperava di
sfruttare l’onda di questo successo applicando la stessa formula a
Superman, alla Justice League e a tutti gli altri titoli,
anche se la Warner Bros. ha interpretato erroneamente l’amore che
il pubblico ha provato con Batman e ha automaticamente pensato che
la stessa sorte sarebbe toccata agli altri. Sbagliato.