
Ora che Guardiani della galassia Vol 2, secondo capitolo del film di James Gunn prodotto da Marvel Studios, è finalmente in sala possiamo approfondire la pellicola e svelare le migliori 10 Easter Eggs nascoste nel film.
James Gunn è stato molto abile, con il primo film, a celare moltissimi riferimenti. Di seguito, un tentativo di scoprire i riferimenti nascosti in questo Volume 2.
Quanto segue potrebbe contenere SPOILER da Guardiani della Galassia Vol. 2
Il ritorno di Howard il Papero
Nel primo film Guardiani della Galassia il regista ci ha sorpreso tutto con la comparsa di Howard il Papero nella scena esilarante post-credits. Da quella scena era piuttosto evidente che la Marvel Studios aveva dei piani per il personaggio ma a quanto pare qualcosa nei piani è cambiata. Dunque al momento il film del 1986 prodotto da George Lucas rimane l’unico film da solista.
Dunque a maggior ragione è una sorpresa piacevole vederlo godersi un drink sulla Contraxia, ancora una volta doppiamo da Seth Green, e il suo cameo conferma le dichiarazioni di Kevin Feige, che aveva predetto “che avrebbe potuto ripresentarsi in qualsiasi momento”.
La famiglia di Peter Quill
Come il primo film, il tema principale di Guardiani della Galassia Vol. 2 è la famiglia e gran parte della storia ruota intorno alle origini di Peter Quill. Nel primo film abbiamo visto Gregg Henry interpretare il nonno di Peter, e lo stesso attore si scorge nella confusione quando Ego attacca la Terra. Il personaggio si salva. Che sia un indicazione per il futuro di Peter che, tornando sulla Terra, avrà una vera famiglia a cui riunirsi?
Eternity
Il Granmaestro
Non era una sorpresa che le scene dei titoli di coda del film si sarebbero in qualche modo collegate a Thor Ragnarok, che vedremo a novembre. Tuttavia la presenza del Granmaestro che balla nei titoli potrebbe essere un collegamento interessante. Da una parte è stato dichiarato che si trattava di footage avanzato da Ragnarok, ma dall’altra sappiamo che la Marvel non fa mai niente per caso, e dato che il Granmaestro è il fratello del Collezionista, si potrebbe pensare a un’anticipazione del personaggio nel film con Thor.
David Hasselhoff
Per motivi che ben conosce chi ha visto il film, David Hasselhoff è un personaggio molto importante nella storia. Il suo cameo è quindi un vero e proprio omaggio agli appassionati degli anni ’80 e al suo Supercar.
Gli Osservatori
Per la prima volta in assoluto, compaiono gli Osservatori. L’occasione è il cameo di Stan Lee e la cosa va a sostegno della fan theory che vuole Lee interpretare un’osservatore in tutti i suoi cameo. Che siano collegati è però indubbio, dato che in questo caso The Man dice che una volta lavorava per la Fed-Ex, come in Captain America Civil War. C’è da dire che a seguito delle speculazioni dei fan, Kevin Feige e company hanno molto giocato su questo aspetto della cosa.
Awesome Mix Vol. 3
Alla fine del film, Kraglin regala uno Zune a Star Lord, dicendogli che l’apparecchio può contenere oltre trecento canzoni e confermando che sulla Terra lo usano tutti. Un bel modo che farci capire che anche nel terzo Volume della saga la musica avrà molto a che fare con i personaggi e con la storia.
Adam Warlock
Una delle scene post credits ci ha presentato la nascita, per così dire, di Adam Warlock. Il personaggio viene creato da Ayesha per vendicarsi dei Guardiani e avrà senza dubbio un ruolo importante nel futuro del MCU, anche se sia Feige che Gunn hanno confermato che non avrà parte in Avengers Infintiy War. L’essere perfetto e potentissimo sarà quindi trai protagonisti della Fase 4.
Il ruolo di Michael Rosenbaum
L’attore di Smalville interpreta Martinex T’Naga, uno dei componenti dell’originale formazione dei Guardiani. Insieme a Vin Rhames nei panni di Charlie-27, Michelle Yeoh che interpreta Aleta Ogord, Miley Cyrus che presta la voce a Mainframe e chiaramente Sylvester Stallone nei panni di Stakar, si farà probabilmente spazio nel futuro del franchise.
Pac-Man
Durante la battaglia contro il padre, nel finale, Star Lord deve cercare di mettere le sue doti soprannaturali a favore della sua causa e per farlo attinge alla sua cultura pop anni ’80, che chiaramente l’ha caratterizzato come personaggio. Per contrastare un attacco di Ego, Peter crea un gigante Pac-Man e neutralizza l’attacco del nemico. Ingegnoso e decisamente “in character”.