
Quando c’è in gioco l’adattamento di fumetti molto amati da milioni di fan, il lavoro dei cineasti può risultare abbastanza scomodo, e nel caso della Marvel l’impresa consiste nel conservare per il MCU lo spirito dei personaggi principali e tradurre fedelmente gli eventi mantenendo intatto il fascino delle sue storie. Compito quasi sempre portato a termine, tranne in alcuni casi, rendendo felici gli appassionati.
Non sono mancate però le libertà creative di sceneggiatori e produttori che hanno preso le distanze dalla fonte entusiasmando i fan. Ecco 10 esempi:
Il padre di Star-Lord
Nel corso di Guardiani della Galassia Vol 2 viene risolto uno dei grandi misteri relativi al passato di Peter Quill: chi è davvero suo padre? Questo dettaglio è stato cambiato rispetto ai fumetti, dove il personaggio corrisponde ad un dittatore malvagio piuttosto generico. Nel film di James Gunn è invece Ego.
Per molti fan questo cambiamento è stato decisamente positivo perché ha contribuito ad aumentare la posta in gioco e a rendere la backstory di Star-Lord ancora più interessante.
Il lato comico di Thor
Tra tutti i personaggi del MCU, forse Thor stato quello più soggetto a cambiamenti nel corso del franchise, tuttavia è grazie a Thor: Ragnarok che abbiamo avuto la prova di un incredibile restyling rispetto ai film precedenti e ai fumetti originali. Ora il Dio del Tuono è divertente, autoironico e per niente serioso come in passato, ed è ciò che ha reso felici tantissimi dei suoi fan.
Questo non soltanto ha rivelato il talento comico di Chris Hemsworth, ma ha anche contribuito ad alleggerire l’atmosfera dell’epica quasi shakesperiana delle sue storie.
Le motivazioni di Killmonger
Black Panther ha fatto faville lo scorso anno e ha lanciato un nuovo modo di approcciare le storie di supereroi per i Marvel Studios, ma si è anche pregiato della presenza di un grande antagonista come Killmonger con cui era davvero difficile non empatizzare grazie alle sue motivazioni.
Tuttavia questo aspetto ancora più “umano” era quasi assente dai fumetti, o almeno diverso dalla versione cinematografica, dove Killmonger non ha alcun rapporto familiare con Black Panther e dove fu ridotto in schiavitù da bambino da Ulysses Klaw diventando poi un mercenario. Apportando varie modifiche al personaggio, il MCU l’ha fatto apparire più moderno ma anche più shakespeariano.
La formazione degli Avengers
Come ogni appassionato di fumetti saprà, la formazione originale degli Avengers è molto diversa da quella cinematografica, e il primo film corale del MCU ha schierato Captain America, Iron Man, Thor, Vedova Nera, Occhio di Falco e Hulk come membri fondatori. In principio però furono solo Iron Man, Thor, Ant-Man, Wasp e Hulk i componenti del team.
Questo cambiamento non ha affatto deluso i fan, e mentre Ant-Man e Wasp hanno avuto il loro spazio nel relativo franchise, i loro poteri non sono sono sembrati sufficientemente all’altezza dei loro colleghi Vendicatori.
Avvoltoio
L’Avvoltoio dei fumetti era un personaggio molto diverso dalla sua controparte cinematografica introdotta nel MCU grazie a Spider-Man: Homecoming. Sulle pagine veniva presentato essenzialmente come un uomo anziano che vestiva uno stranissimo costume da uccello e usava i suoi poteri per compiere piccoli furti.
Nel complesso questo cambiamento è stato solo che positivo, come il fatto di aver migliorato le tecnologie della sua uniforme e il legame con Peter Parker (è il padre della sua ragazza), elementi che hanno risollevato un villain banale in qualcosa di assolutamente irresistibile.
Hela
Grazie a Thor: Ragnarok i Marvel Studios hanno tenuto a fede l’idea di cambiare qualche aspetto dei villain dei fumetti, e nel caso di Hela l’esperimento sembra riuscito alla perfezione.Così, mentre l’originale passava dall’essere figlia di Loki ad una sua creazione, nel film è essenzialmente la pecora nera della famiglia e figlia esiliata di Odino.
I fan hanno amato questi cambiamenti, perché aiutano ad aggiungere oscurità al personaggio di Odino e profondità alla famiglia asgardiana.
Star-Lord
Uno dei motivi che rende Star-Lord un personaggio così popolare nel MCU è il suo essere fuori dalle righe, un fuorilegge affascinante che il pubblico riconosce e apprezza immediatamente grazie alla sua umanità e nel quale è facile rispecchiarsi. Questo profilo però non corrisponde esattamente all’originale dei fumetti, dove Peter era molto più simile a un poliziotto spaziale.
Per i fan questo è stato un ottimo cambiamento e ha dato a Star-Lord più freschezza, creando una storia di crescita personale che corre parallela a quella di Peter come eroe per la galassia.
Le motivazioni di Thanos
Le folli motivazioni di Thanos in Infinity War sono proprio l’elemento più interessante del film, che pure è ricco di colpi di scena e grandi questioni morali, ma è anche un netto cambio di rotta rispetto alle storie originali dei fumetti.
L’ infatti vediamo il Titano Pazzo innamorarsi di Lady Morte, e accecato dal sentimento decide di compiere gesti assurdi per impressionarla, tra cui spazzare via innumerevoli vite.
“Demon in a Bottle”
Nei fumetti Tony Stark è, tra le altre cose, un alcolizzato: si tratta di una parte importante della storia del personaggio che lotta quotidianamente con questa addiction, mentre nei film l’elemento viene trattato con superficialità. Quel tanto che basta per conferire a Stark una vena comica lontana anni luce dalla trama di “Demon in a Bottle”.
Col senno di poi è stato un buon cambiamento: d’altronde il fascino di Tony è anche altro, non solo essere l’anima della festa, e il poco tempo a disposizione dei film non avrebbe dato modo di affrontare quel tipo di lotta interiore come meritava.
Nick Fury
Non molti sanno che il Nick Fury del MCU è molto diverso da quello dei fumetti, iniziando da una caratteristica basilare: non è nero! I Marvel Studios hanno infatti preso spunto dalle storie di Ultimates e scelto Samuel L. Jackson nel ruolo.
Questo è probabilmente uno dei migliori cambiamenti possibili, perché Jackson ha portato un’energia speciale in ogni scena, e la sua intensità come attore rende ancora più credibili alcuni momenti del franchise.
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Fonte: CBR