
Il termine “fan service” è spesso usato negativamente dai critici, ma alcuni momenti chiave di Star Wars hanno dimostrato che regalare ai fan ciò che desiderano vedere sullo schermo non è sempre una cosa negativa. Dopo quasi mezzo secolo, la saga di Star Wars ha accumulato un’enorme fanbase e un’eredità più che redditizia; i fan provano un travolgente senso di nostalgia per quasi tutto ciò che riguarda la space opera di George Lucas, dalle spade laser al Millennium Falcon, per finire con l’iconica colonna sonora di John Williams.
Negli ultimi anni, i poteri creativi di Star Wars hanno giocato con questo sentimento di nostalgia, offrendoci sequenze indimenticabili, come il corpo a corpo di Darth Vader in Rogue One e quello di Luke Skywalker in The Mandalorian.
Yoda in azione (Attacco dei cloni)
Ambientato un paio di
decenni prima della trilogia originale, i prequel hanno introdotto
i fan di Star Wars a Yoda nel suo
periodo d’oro: il piccolo Jedi verde non ha preso parte a nessuna
operazione nell’Episodio I, ma arriva a salvare la situazione verso
la fine dell’Episodio II.
Quando sia Anakin che Obi-Wan vengono sconfitti senza sforzo dal Conte Dooku, Yoda afferra la spada laser, mettendo in mostra il suo stile di combattimento maniacale e acrobatico. Dooku lotta per tenere il passo mentre Yoda fluttua nella stanza in un turbinio di movimenti prima di quel momento inimmaginabili: I fan desideravano infatti vedere Yoda in azione non appena Lucas ha presentato il suo giovane io.
Citazioni dell’imperatore Palpatine (L’Ascesa di Skywalker)
Dopo il responso negativo
dei fan nei confronti del Leader Supremo Snoke nei
panni di un nuovo grande villain della saga di Star Wars,
J.J. Abrams ha deciso di riportare in scena il buon
vecchio cattivo, l’Imperatore Palpatine, in
The Rise of Skywalker.
Ian McDiarmid riprende il suo ruolo dell’Imperatore senza soluzione di continuità, e Abrams ha colto ogni occasione per far riproporre citazioni del personaggio che da allora sono diventate sfondo di popolarissimi meme, come “Fallo” e “Il lato oscuro della Forza è un percorso verso molte abilità che alcuni considerano… innaturali”.
Din Djarin va a Tatooine (The Mandalorian)
Din Djarin
ha viaggiato su Tatooine – il desolato pianeta desertico dove tutto
ha avuto inizio – un paio di volte nel corso di The
Mandalorian. Nella stagione 1, si è recato nel
famigerato “miserabile alveare di feccia e malvagità” che è lo
spazioporto di Mos Eisley.
Ogni volta che Mando va a Tatooine, una manciata di Easter Eggs di Star Wars saltano subito all’occhio dei fan dall’occhio di lince. Nella stagione 2, ad esempio, Cobb Vanth viene mostrato in sella a una componente riciclata del podracer di Anakin mentre attraversa il Mare delle Dune.
Il Millennium Falcon approda a Coruscant (La vendetta dei Sith)
Secondo Den of Geek,
quando Lucas stava lavorando a “La vendetta dei
Sith“, aveva intenzione di includere un giovane Han Solo di 10 anni che sarebbe
vissuto con Chewbacca sul pianeta natale dei
Wookiees, Kashyyyk. Alla fine decise di non farlo,
ma lo spirito di Han può ancora essere chiaramente percepito
nell’Episodio III.
Durante una delle scene iniziali, il Millennium Falcon può essere visto attraccare su Coruscant: questo prima che Han possedesse il Falcon, ma i fan di Star Wars non possono vedere la nave senza pensare al suo capitano più iconico.
Parsecs (Il Risveglio della Forza)
Parlando del
Millennium Falcon, questo riemerge in
Il Risveglio della Forza, quando
Rey e Finn stanno cercando una
nave con cui fuggire da Jakku. I legittimi proprietari della nave,
Han e Chewie, riescono poi a
riprendersela.
Quando Rey si rende conto che la nave rubata è il Falcon, chiede a Han: “Questa è la nave che ha fatto la corsa di Kessel in 14 parsec?” Lui la corregge: “12!” Questo è, ovviamente, un cenno al classico vanto di Han nel film originale.
Han spara per primo (Solo)
Uno dei cambiamenti più
controversi che Lucas ha apportato al film originale di
Star Wars nella “Special Edition”, ricca di CGI, è
stata l’aggiunta di un colpo del blaster di Greedo
subito prima di quello di Han nella sparatoria della cantina. Nella
nuova versione della scena, Han non è più un astuto tiratore
provetto: ha solo avuto fortuna.
La Lucasfilm ha corretto questo errore nello scontro a fuoco culminante di Solo: A Star Wars Story tra un giovane Han e il suo mentore diventato nemico Tobias Beckett, interpretato da Woody Harrelson. In questa sparatoria, non c’è dubbio su chi ha sparato per primo e Han non perde tempo per eliminare il cattivo.
Il tramonto binario (Gli ultimi Jedi)
La decostruzione di
Rian Johnson del mito di Luke
Skywalker ne Gli
ultimi Jedi ha irritato molti fan di Star
Wars; tuttavia, la scena della sua morte al culmine del
film è opportunamente commovente. Luke proietta sè stesso su Crait
per distrarre Kylo Ren abbastanza a lungo da
permettere alla Resistenza di fuggire.
Questo atto finale di eroismo svuota Luke della sua forza vitale e lo uccide; mentre si spegne, fissa intensamente il tramonto binario di Ahch-To, proprio come il tramonto che ha visto su Tatooine prima di partire per un’avventura intergalattica nella trilogia originale.
L’attacco di Darth Vader nel corridoio (Rogue One)
Durante il corso della
narrazione,
Rogue One si concentra su nuovi personaggi, dalle spie
ribelli che hanno rubato i piani della Morte Nera al burocrate
imperiale che ha rivendicato la creazione della superarma, ma c’è
un sacco di fan service che tira fuori dal cilindro i personaggi
originali della saga (come una Leia Organa
ritoccata digitalmente al computer che ridona speranza al tragico
racconto)
Il regista Gareth Edwards ha colto ogni occasione per mostrare Darth Vader all’apice dei suoi poteri, in particolare nel finale quando illumina il corridoio con il minaccioso bagliore rosso della sua spada laser e massacra un gruppo di truppe ribelli terrorizzate.
Il glorioso ritorno in azione di Boba Fett (The Mandalorian)
Dopo che
L’Impero colpisce ancora ha introdotto
Boba Fett come il più eccitante cattivo secondario
di Star Wars, Il ritorno dello Jedi lo ha
(presumibilmente) ucciso senza tante cerimonie. Quattro decenni
dopo, The Mandalorian ha finalmente dato
ai fan di Star Wars l’azione Fett dei loro sogni. Diretto da
Robert Rodriguez, “Chapter 14: The Tragedy” vede
Boba arrivare per ritirare la sua armatura da Mando; quando gli
Stormtrooper si presentano per rapire Grogu, i due ex cacciatori di
taglie fanno squadra per abbatterli.
Prima della fine dello scontro, Boba indossa l’armatura e si serve del suo arsenale per sventrare le forze dei Remnants imperiali; nonostante i 40 anni di attesa, il suo trionfale ritorno in azione non ha deluso.
La risoluzione di Luke Skywalker (The Mandalorian)
Dopo che
Rogue One ha presentato ai fan di Star Wars un
massacro nei corridoi per gentile concessione di Darth Vader, il
finale della seconda stagione di The
Mandalorian ne ha mostrato un altro, questa volta per
gentile concessione di suo figlio, Luke
Skywalker.
Proprio quando Mando e i suoi amici stanno per essere massacrati dai Dark Troopers e ogni speranza è persa, Luke si presenta nel suo X-wing; dopo aver ucciso senza sforzo tutti i Dark Troopers, prende Grogu sotto la sua ala come apprendista – forse preparando Skywalker per un ruolo più importante nella terza stagione.