HomePhotogalleryIn ricordo di Audrey Hepburn: i migliori film dell'attrice

In ricordo di Audrey Hepburn: i migliori film dell’attrice

A trent'anni dalla sua morte, ricordiamo una delle grandi protagoniste di Hollywood con i suoi più brillanti e famosi film

-

Nell’immaginario collettivo, Audrey Hepburn non è stata solamente una eclettica protagonista nel panorama cinematografico internazionale, ma anche una grande icona di stile, riuscita a influenzare intere generazioni. La sua bravura, accompagnata da un magnetico charme, l’ha consacrata come diva di Hollywood fra gli anni Cinquanta e Sessanta, riflettendo attraverso le sue pellicole anche la sua spiccata personalità.

In ricordo di Audrey Hepburn, a 30 anni dalla sua morte, ripercorriamo i suoi migliori film, lungometraggi che hanno contribuito a renderla immortale.

Sabrina

La pellicola del 1954, diretta da Billy Wilder, segue la storia di Sabrina, a cui Audrey Hepburn dà il volto, figlia dell’autista di una famiglia ricca che, dopo essere stata per due anni a Parigi, torna a casa completamente cambiata. La sua versione più chic ed elegante fa innamorare uno dei due rampolli della dinastia, Linus, seppur lei sia invaghita dell’altro, David. In questo film la Hepburn fu affiancata da due attori importanti nel panorama di Hollywood, Humphrey Bogart e William Holden, con il quale ultimo ebbe una relazione nel periodo della sua produzione.

Fra l’altro, una delle curiosità più interessanti di Sabrina, è che la produzione e Billy Winder stesso, chiesero all’attrice di acquistare lei stessa nelle boutique parigine alcuni capi d’abbigliamento che poi avrebbero utilizzato sul set. Per la sua interpretazione la Hepburn ebbe una nomination agli Oscar come miglior attrice mentre la costumista Edith Head lo vinse per i migliori costumi.

Cenerentola a Parigi

In questa pellicola diretta da Stanley Donen, e uscita nel 1957, Audrey Hepburn interpreta Jo Stockton, una libraia dalla bellezza irresistibile che strega un fotografo di moda di New York, Dick Avery, interpretato da Fred Astaire. Avery crede che Jo possa essere il nuovo volto della rivista di moda Quality e così cerca di convincerla assieme alla direttrice Maggie.

Il guardaroba della Hepburn, che nel film finisce per essere una modella, è tutto firmato da Givenchy. Cenerentola a Parigi fu il primo musical della diva, si ricordino poi le famose canzoni How Long Has This Been Going On?, brano che cantò da solista, e S’Wonderful, in duetto con Astaire.

My Fair Lady

Un altro musical per l’incantevole Audrey Hepburn, che in questa pellicola interpreta una ragazza della classe operaia, la quale ben presto si trasforma in una donna presentabile per l’alta società. A insegnarle usi e modi corretti il professore Henry Higgins, un uomo arrogante e presuntuoso. Il film, del 1964, ebbe in cabina di regia George Cukor, cineasta molto famoso che diresse anche Judy Garland nella pellicola cult È nata una stella.

My Fair Lady è considerato, per quegli anni, il lungometraggio su cui Hollywood investì di più, ben 17 milioni di dollari, ma che ebbe d’altra parte un grande successo al botteghino, incassandone 72 milioni. Inoltre la Hepburn ebbe una nomination ai Golden Globe come migliore attrice in un film commedia o musicale.

Colazione da Tiffany

Un titolo che non ha bisogno di commenti. Colazione da Tiffany è uno dei film cult per eccellenza, prodotto nel 1961 con la regia di Black Edwards. La Holly Golightly di Audrey Hepburn non solo è stata consacrata come perfetta icona di una femminilità sopraffine, ma è anche diventata un reale modello di stile da seguire. Seppur il personaggio caratterizzato dall’attrice si discosti da quello rappresentato nell’omonimo romanzo di Truman Capote, la sua indole a tratti sognatrice, svampita e al tempo stesso elegante e avvenente l’ha resa una delle migliori protagoniste nate da mamma Hollywood.

La trama segue per l’appunto la vita di Holly, una mondana newyorkese con l’obiettivo di trovare un uomo ricco da sposarsi e poter così vivere da mantenuta. Nel suo stesso palazzo incontra poi uno scrittore in piena crisi, interpretato da George Peppard, del quale si innamora follemente. Quando tutt’ora pensiamo alla pellicola, sono due gli elementi che tornano alla mente; il primo è l’immagine della Hepburn che consuma la sua colazione dinanzi al negozio di Tiffany; il secondo è la sequenza memorabile al balcone, quando Holly intona Moon River suonando una chitarra e ascoltata dal suo Paul.

Vacanze romane

Diretta da William Wyler del 1953, Vacanze romane è la pellicola che porta Audrey Hepburn sotto le luci della ribalta, decretandone la sua fama. Qui l’attrice si aggiudica il suo primo ruolo da protagonista in una storia ambientata in un’Italia la cui Roma edulcorata e soleggiata fanno da magico sfondo. La storia tesse infatti la sua tela attorno alla principessa Ann la quale, stanca del suo calendario pieno di incontri e appuntamenti, decide di scappare nella Capitale per avere un momento di libertà. Lì incontra il giornalista americano Joe Bradley, interpretato da Gregory Peck, con cui vive un’indimenticabile avventura.

Nel panorama hollywoodiano – e non solo – Vacanze romane è diventato un classico del cinema, e può farsi vanto della scena iconica dei due protagonisti in sella ad una Vespa Piaggio, diventata famosa grazie al film, mentre attraversano Roma, da Via del Corso a Piazza del Popolo. Inoltre, la Hepburn si aggiudicò un Oscar come migliore attrice e un Golden Globe.

Valeria Maiolino
Valeria Maiolino
Classe 1996. Laureata in Arti e Scienze dello Spettacolo alla Sapienza, con una tesi su Judy Garland e il cinema classico americano. Articolista su Edipress Srl, per Auto.it, InMoto.it, Corriere dello Sport e Tutto Sport. Approda su Cinefilos.it per continuare la sua carriera nel mondo del cinema e del giornalismo, dove attualmente ricopre il ruolo di redattrice. Nel 2021 pubblica il suo primo libro “Quello che mi lasci di te” e l’anno dopo esce il suo secondo romanzo con la Casa Editrice Another Coffee Stories, “Al di là del mare”.

ALTRE STORIE