Avengers: Endgame è finalmente arrivato sulle piattaforme digitali (prossimamente invece sarà disponibile l’edizione homevideo) e tra i contenuti extra i fan troveranno il commento dei registi Anthony e Joe Russo e degli sceneggiatori sul film, i segreti della realizzazione e la risoluzione di misteri legati alle domande irrisolte dei fan.
Ecco di seguito i punti più interessanti della conversazione:
Per quanto tempo Steve e Tony sono rimasti separati?
Captain America e Iron Man si riuniscono finalmente nel primo atto di Endgame dopo essere rimasti separati per lungo tempo dopo gli eventi della Guerra Civile. Ma concretamente, da quanti mesi o anni i due non si incontravano? “Lasciamo che qualcun altro lo capisca“, hanno dichiarato i registi.
“Ognuno darà al tempo il valore che merita, e quando ti trovi davanti ad una narrazione serializzata come questa è molto difficile mettere insieme i pezzi del puzzle. Di sicuro Tony e Steve hanno aspettato anni per risolvere i loro problemi.“
Captain Marvel vs Thor: chi è il più forte?
Uno dei momenti più divertenti di Endgame arriva all’inizio del film, con il primo incontro tra Thor e Captain Marvel. Ma chi è il più forte tra i due? Secondo i registi Carol Danvers potrebbe effettivamente mettere al tappeto il dio del tuono.
“È interessante vedere gli Avengers insieme a Captain Marvel, perché in qualche modo riesci a ri-dimensionare i loro poteri in un modo davvero fantastico. Carol è sicuramente potente, se non addirittura più potente di Thor, e improvvisamente dopo tutto quello che hanno subito da Thanos trovano di nuovo una speranza“.
Il nuovo linguaggio di Cap
Un dettaglio che in pochi avranno notato è il linguaggio stranamente più scurrile del solito di Captain America in Avengers: Endgame, qualcosa che Joe Russo ha sottolineato nel commento audio del film:
“Se ci fate caso, il Cap del 2023 dice molte più parolacce del vecchio Cap, e c’è una spiegazione. Il ragazzo ne ha passate di cose spiacevoli, quindi l’intenzione delle sue parole è cambiata“.
I lavori su Smart Hulk
Un altro segreto rivelato sulla lavorazione del film riguarda Smart Hulk e i salti mortali che hanno portato a finire i lavori sul personaggio in tempo per l’uscita nelle sale. “Il reparto dei VFX è stato all’opera fino all’ultima settimana prima della consegna, ma quando si tratta di un personaggio del genere è del tutto normale“, hanno dichiarato i Russo.
“Il credito va dato anche a Mark Ruffalo, che è un attore straordinario. Ha lavorato così duramente per capire questo personaggio, diviso tra Banner e Hulk, e questa combinazione è stato un vero viaggio per lui.“
La missione di Natasha a Tokio
La durata già sostanziosa di Avengers: Endgame non ha permesso un maggiore approfondimento del viaggio di Natasha a Tokio, dove recupera Clint Barton convincendolo a tornare in squadra. “Nessun altro avrebbe potuto tirarlo fuori da questa situazione, e nessun altro si era mai presentato al suo capezzale“, hanno raccontato i registi.
“Ovviamente era implicito che si trattava della stessa dinamica del loro rapporto nel passato, quando era stato Clint a tirarla fuori da una situazione simile. Sono insomma tornati al punto di partenza…lui aveva avuto l’opportunità di ucciderla ed ha cambiato la sua vita, e ora qui è lei a cambiare la sua.“
Le risate del pubblico dopo la decapitazione di Thanos
Tra il pubblico molte persone hanno reagito nel modo più inaspettato alla decapitazione di Thanos all’inizio del film, ridendo del momento e lasciando gli sceneggiatori sconcertati durante le prime proiezioni:
“Spero si trattasse di una reazione nervosa allo shock…Pensiamo anche che la musica di Alan Silvestri in quel momento e la lunga camminata lenta degli eroi abbiano contribuito”.
Il salto temporale
Il salto temporale di cinque anni dopo la Decimazione è un altro argomento dibattuto dai Russo e dagli sceneggiatori, che nel commento sul film hanno rivelato cosa è accaduto a coloro che si trovavano su aerei o barche in mare in concomitanza con lo schiocco. La risposta però potrebbe sembrare abbastanza vaga…
“Riportare indietro le persone di cinque anni fa è un’azione complicata in qualunque modo la si guardi, senza nemmeno affrontare la complessità del viaggio nel tempo.“
Il buco di trama su Nebula
Il viaggio di Occhio di Falco e Vedova Nera su Vormir è stato al centro di alcune discussioni dei fan, soprattutto riguardo l’idea che Nebula sapesse che lì era custodita la gemma dell’anima e che per ottenerla qualcuno avrebbe dovuto sacrificare la sua vita. L’eroina poteva quindi evitare la morte ad uno degli eroi, o almeno avvisarli?
Il commento dello sceneggiatore Stephen McFeely forse risolverà ogni dubbio: “In realtà Nebula non è a conoscenza dello scambio richiesto da Teschio Rosso su Vormir. Nessuno sa nulla, e lei è solo a conoscenza del fatto che sua sorella non è mai tornata da lì“.
Dunque è chiaro che l’eroina non è mai stata sul pianeta e di conseguenza non poteva sapere del sacrificio per la gemma.
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Fonte: CBM, Cinemablend