
Prima dell’arrivo al cinema degli X-Men, della trilogia di Christopher Nolan sul Cavaliere Oscuro e dei nuovi universi condivisi di Marvel e DC, le trasposizioni dei fumetti di supereroi su piccolo e grande schermo non erano che spettacoli goliardici mirati al semplice divertimento; privati quindi di tutta quella serietà che invece gli autori contemporanei hanno accentuato al fine di offrire al pubblico molto più che esplosioni, combattimenti e battute al vetriolo.
Ma quanti attori di questa ultima “tendenza” hanno esagerato con i loro personaggi? Quanti si sono presi troppo seriamente? Grazie a CBR, che ha stilato una classifica, possiamo dare uno sguardo a 15 interpreti della nuova era del cinecomic che sono andati un po’ oltre le aspettative. Talvolta centrando l’obiettivo, talvolta uscendo fuori strada:
Jared Leto
Si dice che nessuno, sul
set di Suicide Squad, abbia mai incontrato il
“vero” Jared Leto, tanto l’attore era entrato nel
personaggio del cinecomic di David Ayer. Ebbene
sembra che Leto, già premio oscar per Dallas Buyers
Club, si sia del tutto calato nei panni del folle villain
evaso dall’Arkham Asylum e mente dietro i maggiori
crimini di Gotham. Addirittura sembra aver mandato a Margot
Robbie, sua collega nel film, un topo.
Margot Robbie
Margot
Robbie potrebbe vincere quest’anno il suo primo Oscar
grazie alla sublime interpretazione della pattinatrice americana
Tonya Harding in I, Tonya, ma già per
Suicide Squad il lavoro di preparazione al ruolo
di Harley Quinn e la “devozione” per il
personaggio avevano lasciato intendere che l’approccio fosse stato
assoluto. La Robbie ha letto di tutto, visto serie animate,
sviluppato un suono di voce particolare molto simile a quello di
Brooklyn adottato in The Wolf of Wall Street.
Senza allontanarsi per un solo giorno dal personaggio.
Robert Downey Jr.
Prima di indossare i panni
di Tony Stark in Iron Man,
Robert Downey Jr. era stato per un po’ lontano dai
riflettori di Hollywood interpretando piccoli ruoli in produzioni
minori. La vera svolta è arrivata grazie ai Marvel Studios, che gli hanno poi permesso di
sviluppare una versione di Stark del tutto brillante e carismatica.
Difficile a volte capire se sullo schermo vedevamo Downey Jr. o il
suo alter ego, tant’è che spesso i due sembrano la stessa
persona.
Nicolas Cage
Da piccolo si faceva
chiamare Kal-El e il suo nome d’arte Cage è ripreso dal supereroe
Marvel Luke Cage.
Insomma, Nicolas Cage ha sempre amato il mondo dei
fumetti e l’ha anche incrociato al cinema grazie al ruolo in
Ghost Rider (non esattamente un successo
clamoroso), mentre avrebbe potuto essere Superman nel progetto mai
realizzato di Tim Burton.
Christian Bale
Per prepararsi a diventare
il Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan,
Christian Bale ha messo su muscoli, adottato un
accento americano, anche fuori dal set durante le interviste, e
imprimendo sul personaggio quell’oscura serietà che si addiceva
alle pellicole del regista e al suo approccio al cinecomic. Forse
rimane il Batman preferito dai fan proprio per
questo.
Chris Evans
Dopo il flop di
Fantastici 4 Chris Evans era
parecchio ansioso all’idea di dover interpretare di nuovo un
supereroe. Così, come impegno personale e professionale, decise di
approcciare il suo Captain America nella maniera
più serie possibile. Come? Conoscendo veterani di guerra,
allenandosi duramente con un regime alimentare serratissimo e
mettendo su molta massa muscolare.
Gal Gadot
Criticata da una parte del
web che la vedeva troppo magra e priva di forme “gentili” per
interpretare Wonder Woman, Gal
Gadot ha stupito tutti grazie alla sua incredibile
determinazione. Volitiva e bellissima, l’attrice israeliana migrata
in America si è allenata duramente per il ruolo, anche imparando
l’arte della spada.
Henry Cavill
Il supereroe più amato,
quello che meglio incarna gli ideali di pace e sacrificio, il
Superman ritratto da Henry Cavill
rispecchia la versione dei fumetti aggiungendo lo sforzo fisico
quasi inumano di trasformarsi in una perfetta macchina da
combattimento. L’attore ha svolto intense sessioni di allenamento
praticamente no-stop per gli ultimi quattro anni, da
Man of Steel a
Justice League. Ha anche adottato un
cane che ha poi chiamato Khal.
Ryan Reynolds
Arriviamo al nostro anomalo
supereroe preferito, tale perché a interpretarlo è Ryan
Reynolds: come il suo alter ego sullo schermo
Deadpool, l’attore è solito fare battute di
qualsiasi genere in ogni luogo. Che sia il web o un’intervista, o
nella vita reale di tutti i giorni, Reynolds non riesce proprio a
uscire dal personaggio. E noi lo amiamo per questo.
Hugh Jackman
Hugh
Jackman è stato il Wolverine perfetto sul
grande schermo, nonchè la rappresentazione più fedele del mutante
di casa Marvel. Per quasi vent’anni la sua
dedizione ha portato a casa i frutti del duro lavoro, fisico e
mentale, culminato con l’epilogo di Logan (forse
il più bello di tutti i titoli del franchise su Wolverine).
Edward Norton
Dimenticato da molti,
l’Hulk ritratto da Edward Norton
si discostava moltissimo da quello mostrato pochi anni prima da
Eric Bana e dall’eroe di Mark
Ruffalo nel MCU. Introspettivo, lunatico e
riflessivo, come Norton l’aveva immaginato per il cinema, Hulk fu
il risultato di attente ricerche e di uno studio sulla voce,
caratteristica più di produzioni indipendenti (dove tutto sta nella
forza dei personaggi) che di un blockbuster.
Anne Hathaway
Anne
Hathaway aveva appena perso diversi chili per interpretare
Fantine in Les Misérables di Tom Hooper
quando dovette saltare sul set di Christopher
Nolan per diventare Selena in The Dark Knight
Rises, ultimo capitolo della trilogia. Per il ruolo
riprese i chili persi, si allenò per arrivare alla forma fisica
ideale e seguì una particolare dieta calorica.
Jesse Eisenberg
C’è molto del Jesse
Eisenberg attore nevrotico e “alleniano” nel Lex
Luthor interpretato in Batman v Superman: Dawn Of
Justice. Si, perché oltre al fisico, l’attore ha
prestato il suo modo di approcciare i personaggi, i suoi tic, il
suo accento sui movimenti e le battute che lo rendono fra i giovani
più interessanti dell’industria hollywoodiana e non solo. Dicono
che per giorni Eisenberg rimanesse nei panni di Luthor anche fuori
dal set.
Tom Hiddleston
La formazione teatrale
shakespeariana di Tom Hiddleston ha influito
positivamente e pesantemente diremmo sulla performance offerta nel
MCU con il personaggio di
Loki. Per prepararsi l’attore ha discusso a lungo
con Kenneth Branagh sul set di
Thor, ha studiato le strategie delle spie durante
la seconda guerra mondiale e facendo spesso giochi mentali con i
colleghi.
Heath Ledger
Terminiamo la classifica
con la più celebre delle interpretazioni in un cinecomic
contemporaneo, ovvero il Joker ritratto da
compianto Heath Ledger nel film di
Christopher Nolan The Dark
Knight. Per prepararsi al ruolo del sociopatico villain,
l’attore si era rinchiuso per diverse settimane nel suo
appartamento, dormendo due ore ogni notte, forse addirittura (come
molti presumono) assumendo sostanze non prescritte dal medico.