Nuovomondo film

Nuovomondo è un film del 2006 diretto da Emanuele Crialese e con protagonisti nel cast Charlotte Gainsbourg, Vincenzo Amato, Aurora Quattrocchi, Francesco Casisa e Filippo Pucillo.

 


Anno:
2006

Regia: Emanuele Crialese

Il cast di Nuovomondo – Charlotte Gainsbourg, Vincenzo Amato, Aurora Quattrocchi, Francesco Casisa, Filippo Pucillo

Nuovomondo filmLa trama di Nuovomondo – Sicilia, inizi del Novecento. Le aride e sassose montagne siciliane nei pressi di Pralia non offrono  a Salvatore Mancuso (Vincenzo Amato) grandi prospettive di vita soprattutto se oltre a se stesso il povero pastore deve pensare anche all’anziana madre, donna Fortunata (Aurora Quattrocchi), e sopratutto ai due figli, Angelo (Francesco Casisa) e Pietro (Filippo Pucillo).

Rimasto vedovo da alcuni anni, Salvatore vede nella partenza verso il “nuovo mondo” l’unica possibilità rimastagli per scampare dalla fame e dalla miseria più disperata. Decisosi finalmente a partire dopo un lungo riflettere Salvatore è anche spinto dalla speranza di riabbracciare il fratello, emigrato in America anni prima.

Inizia così una lunga odissea che passa dall’affannosa ricerca di abiti civili necessari per il viaggio alle confuse e caotiche pratiche per accedere all’imbarco e quindi la lunga ed estenuante traversata verso un futuro carico di dubbi, paure, incognite e speranze. Sulla nave Salvatore ha modo di conoscere Luce (Charlotte Gainsbourg) silenziosa e raffinata signora che viaggia misteriosamente sola e con cui inizierà un delicatissimo rapporto fatto di sguardi e cortesie.

Quindi l’arrivo ad Ellis Island, New York, dove iniziano le lunghissime e snervanti procedure di ingresso non certo facili e prive di incomprensibili prove da superare. Ma ormai il destino è segnato e nulla o nessuno potrà più fermare Salvatore e la sua famiglia sulla strada verso un domani colmo di speranze.

Nuovomondo, film del 2006, una co-produzione italo-francese di cui Emanuele Crialese si occupa della regia, del soggetto e della sceneggiatura. Un Leone d’argento alla Mostra del cinema di Venezia, un premio a Crialese come “rivelazione” e tre David di Donatello per scenografia, costumi ed effetti speciali.

Un filmNuovomondo, che ha raccolto quindi premi e riconoscimenti importanti e che ci sentiamo di considerare anche meritati perché, questo di Crialese, è un film di spessore e ricco di spunti interessanti. Innanzitutto i Donatello per tre categorie così tecniche testimoniano, a ragione, di un film molto ben confezionato, realizzato con cura di ogni minimo dettaglio e di cui crediamo doveroso sottolineare anche l’ottimo lavoro fatto in fotografia da Agnes Godard.

La sceneggiatura non è particolarmente intricata e complessa, Crialese decide volutamente di fare un film che raccontasse, in modo quasi documentaristico, le varie fasi e le innumerevoli difficoltà che dovevano affrontare tutti coloro che, spinti da una miseria senza soluzione, erano costretti al grande e doloroso passo dell’emigrazione oltreoceano.

Nuovomondo recensioneUnica concessione romanzesca alla trama narrativa è la figura di Luce, interpretata da una bravissima Charlotte Gainsbourg, verso cui il timido e ignorante Salvatore si appresta con rispetto e quasi vergogna ma al contempo con commovente galanteria. Un rapporto il loro fatto di sguardi, brevi frasi quasi sospirate e altre dette solo con gli occhi, una parentesi romantica che spezza volutamente il decorrere degli eventi.

Il film di Crialese Nuovomondo

Crialese equilibra la linearità di una sceneggiatura come detto abbastanza prevedibile e scevra di grandi colpi di scena con originali sequenze cariche di poesia e simbolismo astratto, personaggi che nuotano in ipotetici fiumi di latte oppure ortaggi giganti partoriti da quella terra magica che dev’essere l’America. Un film sempre in bilico tra poesia e realtà, sempre oscillante tra visioni e verità. La bellezza del film risiede essenzialmente nei suoi personaggi e nel carattere tratteggiato per essi, perchè ognuno di loro rappresenta e incarna una storia, un insieme di sentimenti, di paure e di sogni.

Vincenzo Amato è straordinario nell’interpretare un uomo che sente e avverte il peso insostenibile della vita sua e dei suoi cari ma che lotta e si affanna senza arrendersi e senza desistere mai alle avversità.  Aurora Quattrocchi è superba nel ruolo dell’anziana madre che per amore della famiglia accetta di lasciare il suo mondo e la sua miseria che però per lei era l’unico mondo comprensibile e accettabile e a cui non saprà di fatto staccarsi mai. Tra le altre citiamo anche le interpretazioni di Federica De Cola/Rita e Isabella Ragonese/Rosa nel ruolo di due giovani donne che si imbarcano per il Nuovo Mondo promesse spose di sconosciuti spasimanti, necessari al loro ingresso negli Stati Uniti.

Quelle di Rita e Rosa sono solo due delle pietose e commoventi storie nella storia che fanno di questo film un mosaico di personaggi e intimi drammi personali raccontati con misura ed eleganza dal regista e sceneggiatore. L’intuizione di mantenere i dialoghi in dialetto siciliano stretto (con sottotitoli) conferisce al film un ulteriore dose di realismo che troviamo assolutamente azzeccata e appropriata al contesto narrativo.

Nuovomondo l’emigrazione tra realtà e poesia

Nuovomondo è un film completo che racconta con passione e profondità un dramma, il dramma, che tanti, troppi nostri connazionali hanno dovuto affrontare dalla fine dell’800 sino a dopo la seconda guerra mondiale: il dramma della fuga, della partenza verso l’ignoto. Abbandonare la propria casa, il proprio ambiente, il mondo dove si è nati e cresciuti e al di fuori del quale tutto è sconosciuto. Il viaggio verso qualcosa che non si conosce ancora e che si cela dietro una nube di speranze miste a paure e timori, il terrore di vedere disillusi i propri sogni e le proprie aspettative.

L’emigrazione vista e inquadrata come un lungo e complicato travaglio interiore e di popolo, un viaggio lungo e verso terre ignote e un domani senza certezza solo simbolicamente rappresentato dalla interminabile traversata oceanica.

Un film, inutile dirlo, che nell’Italia di oggi non perde anzi rafforza la sua attualità perché da paese di emigranti il nostro è diventato un paese di immigrati che con i protagonisti del film sicuramente possono condividere esperienze ed emozioni. Ma visti i tempi che corrono non stupiamoci se noi italiani tornassimo, in un domani non troppo lontano, a riprenderci il nostro vecchio ruolo nella storia.

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