Lezioni di Piano: recensione del film di Jane Campion

Lezioni di Piano film

Lezioni di Piano è il film del 1993 diretto da Jane Campion e con protagonisti nel cast Holly Hunter, Harvey Keitel, Anna Paquin, Sam Neill e Kerry Walker

 
  •  Anno: 1993
  • Regia: Jane Campion
  • Cast: Holly Hunter, Harvey Keitel, Anna Paquin, Sam Neill, Kerry Walker

Lezioni di Piano filmTrama: Ada McGrath è muta dall’età di sei anni e suona il piano con grazia. Costretta dal padre, nel 1863 si trasferisce dalla Scozia in Nuova Zelanda insieme alla figlia per sposare un proprietario terriero.

Quest’ultimo la priverà del suo prezioso strumento, mentre George Baines, un bianco che vive con i maori, le concede il piano in cambio di un’ambigua promessa che schiuderà le porte del sentimento. 

Analisi:

“C’è un grande silenzio dove non c’è mai stato suono. C’è un grande silenzio dove suono non può esserci, nella fredda tomba del profondo mare.”

Con Lezioni di Piano, Jane Campion ci ha regalato un capolavoro che va dritto al cuore, in grado di evocare suggestioni letterarie che attingono al repertorio brontiano, per i paesaggi tempestosi e le tormentate passioni dei personaggi, ma anche alla muta Marianna Ucria di Dacia Maraini.

Tuttavia, al di là della produzione letteraria, l’opera della Campion è un classico memorabile della cinematografia, inscindibile dalle note straordinarie che ascoltiamo durante la sua visione, composte da Michael Nyman e rese immortali dal successo della colonna sonora, nonché della pellicola. Il tema The Heart Asks Pleasure First è forse tra i più celebri degli anni novanta, impossibile da disgiungere da Lezioni di Piano così come profondo, intimo e totalizzante è il legame tra Ada e il suo pianoforte.

Lezioni di Piano, il film culto di Jane Campion

L’iniziale solitudine in terra straniera provata dalla donna è infatti un’eco dell’indimenticabile fotogramma del piano sigillato sulla spiaggia burrascosa: lo strumento inaccessibile stagliato contro il mare in tempesta proietta il senso di abbandono di Ada e il suo invalicabile silenzio nella bufera della vita, che in realtà cela un tumulto interiore di pensieri ed emozioni.

Il dolore della separazione dall’amato strumento sancisce l’ostilità di Ada nei confronti della sua nuova esistenza, soprattutto per il nuovo marito, che la costringe a separarsi dal piano.

Lezioni di PianoSoltanto George Baines, uomo incolto e rude, mostrerà la sua sensibilità nei confronti della necessità che Ada nutre per il pianoforte, reale espressione dei suoi pensieri e desideri in un’armonia di note struggenti in grado di comunicare ben più delle parole. Ma l’incontenibile passione di Baines per Ada mette a dura prova l’equilibrio della donna con la sua proiezione espressiva, quel pianoforte che si rivela solo un pretesto per assicurare il piacere dell’uomo.

La stessa Ada si schiude alla sensualità suscitando la gelosia ossessiva del marito fino a tragiche conseguenze. Così, per un tasto che manca, un dito compromesso, all’inefficienza dello strumento non più integro si accompagna la mutilazione fisica e dell’anima. E quando le profondità del mare reclamano i lori destini inseparabili, la volontà di Ada si apre infine alla vita.

Jane Campion ci regala un’affascinante iniziazione alla vita, esalta il lato romantico e sensuale di un’esistenza apparentemente compromessa dall’assenza della parola: in un perfetto equilibrio tra dramma e sentimento, non mancano colpi di scena e suggestioni visive, come le impronte sulla sabbia che si uniformano in un’unica direzione, percorsa dal leggero passo di Ada.

Con i suoi paesaggi burrascosi e una selvaggia palude abitata dai nativi, il film ci fa respirare quella terra umida, fangosa, immersa in una tavolozza di colori freddi e sfumati, talvolta sostituiti da tonalità calde e più intime.

L’impeccabile lavoro svolto da Jane Campion alla regia, nonché alla sceneggiatura premiata con l’Oscar, è suggellato in una pellicola acclamata e premiata sin dal Festival di Cannes con la Palma d’Oro e l’interpretazione femminile della sua straordinaria protagonista, Holly Hunter. Più che con la gestualità, l’attrice è in grado di comunicare con i suoi occhi caldi e le espressioni del viso, mostrandosi perfettamente all’altezza del ruolo di pianista. È davvero lei a suonare in modo trascinante e ipnotico le vibranti note del piano. La sua interpretazione conquista tutti, aggiudicandosi diversi riconoscimenti tra cui l’Oscar come migliore attrice protagonista.

Lezioni di Piano colonna sonoraPremio storico anche per Anna Paquin, che vince l’Oscar di migliore attrice non protagonista ad appena dieci anni. La piccola si cala perfettamente nei panni di una bambina contraddittoria, benevola ma pronta a mostrarsi vendicativa quando i suoi desideri non vengono assecondati. E se Sam Neill ci offe un esatto ritratto del marito geloso e insensibile, memorabile è l’interpretazione di Harvey Keitel, che siamo abituati a vedere nei panni di uomini duri e brutali, ma che in Lezioni di Piano si misura con un ruolo inedito e oltremodo passionale, regalandoci un misto di ardore e fragilità ammalianti.

Lezioni di Piano è un testamento dell’esplorazione dell’universo femminile declinato con strabiliante sensibilità, una sinfonia di suoni e immagini perfetta, irripetibile e impossibile da dimenticare.

Lezioni di Piano colonna sonora

La colonna sonora del film è opera del compositore inglese Michael Nyman. Il titolo del tema principale è The heart asks pleasure first.

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