La zona morta: recensione del film di David Cronenberg

La zona morta film

La zona morta è un film del 1983 diretto da David Cronenberg e con protagonisti nel cast Christopher Walken, Martin Sheen, Tom Skerritt e Brooke Adams.

 

Trama del film La zona morta

Dopo essere rimasto a lungo in coma, al suo risveglio Johnny Smith si trova in possesso dello straordinario potere di leggere il passato e il futuro delle persone solo toccandole; dopo aver usato le sue nuove capacità per evitare varie disgrazie ed aiutare la polizia nello scovare un serial killer, il protagonista si imbatte in Greg Stillson, anonimo candidato senatore, scoprendo, stringendogli la mano, che quell’uomo, diventato Presidente degli Stati Uniti, scatenerà un conflitto nucleare. Johnny si impegnerà allora ad usare quel potere per eliminare la minaccia…

Analisi de La zona morta

 Uscito nel 1983, autentico ‘anno di grazia’ per gli amanti di Stephen King, che lo vedono approdare sugli schermi assieme a Christine e Cujo, La Zona Morta si fa ricordare come uno dei migliori adattamenti dei romanzi del Re del Brivido; merito innanzitutto della squadra, ottimamente assortita dal  team produttivo formato da Dino DeLaurentiis e Debra Hill: David Cronenberg alla regia, Christopher Walker e Martin Sheen nei ruoli principali.

Il regista canadese, qui in una delle poche produzioni ad alto budget della  carriera, porta efficacemente sullo schermo il materiale kinghiano, basandosi sulla sceneggiatura stesa da Jeffrey Boam (Indiana Jones e l’ultima crociata), per la quale DeLaurentiis aveva inizialmente pensato allo stesso King, senza che poi la collaborazione arrivasse in porto; da notare che per il ruolo del protagonista, King aveva inizialmente pensato a Bill Murray.

La zona morta stephen king

La zona morta venne girato in  condizioni climatiche estreme: i set nordamericani furono teatro di un’ondata di gelo senza precedenti, e forse questo  ha contribuito all’atmosfera sospesa e vagamente straniante che accompagna tutto il film; lo stesso dicasi per l’interpretazione – eccezionale – del protagonista Walken, il cui colorito costantemente livido rende ancora più pronunciata l’espressione allucinata di un uomo che si ritrova in possesso di un potere che lo spaventa e che lo separa progressivamente da coloro che lo circondano, facendogli sfiorare – e in parte varcare – i confini dell’alienazione.

Uno sguardo sofferente, perennemente disagiato, che trova corrispondenza in quello del suo antagonista Martin Sheen, anch’esso velato di follia, ma stavolta quella derivante dall’ambizione sfrenata e dal delirio di onnipotenza.

Nel resto del cast de La zona morta spicca un faccia nota come quella di Tom Skerritt; il ruolo femminile principale è affidato a Brooke Adams; al film partecipa con un cameo anche uno dei figli di Sheen, Ramon Estevez.

Unico episodio della cinematografia del regista in cui ad occuparsi delle musiche non è il fido Howard Shore, ma Michael Kamen, La zona morta resta ancora oggi un efficacissimo film di ‘genere’ e non solo nella categoria degli adattamenti di Stephen King.

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RASSEGNA PANORAMICA
Marcello Berlich
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Marcello Berlich
Laureato in Economia,  è appassionato di cinema, musica, fumetti e libri. Collabora con Cinefilos dal 2011.
la-zona-morta-filmUno sguardo sofferente, perennemente disagiato, che trova corrispondenza in quello del suo antagonista Martin Sheen, anch'esso velato di follia, ma stavolta quella derivante dall'ambizione sfrenata e dal delirio di onnipotenza.