Le cronache di Narnia: Il principe Caspian è il film fantasy del 2008 diretto da Andrew Adamson con protagonisti nel cast Ben Barnes, Georgie Henley, Skandar Keynes, William Moseley, Anna Popplewell, Sergio Castellitto e Pierfrancesco Favino.
- Anno: 2008
- Regia: Andrew Adamson
- Cast: Ben Barnes, Georgie Henley, Skandar Keynes, William Moseley, Anna Popplewell, Sergio Castellitto, Pierfrancesco Favino.
Le cronache di Narnia: Il principe Caspian, la trama
I quattro fratelli Pevensie, Peter, Edmund, Susan e Lucy,
vivono a Londra, è passato un anno dalla loro avventura a Narnia,
ma, durante un bombardamento che li ha portati a rifugiarsi nella
metropolitana, vengono risucchiati di nuovo nel mondo di Narnia,
dove sono passati secoli e secoli.
Oggi dominano i Telmarini, stirpe di principi non sempre buoni e giusti e il giovane principe Caspian, che potrebbe riportare pace e prosperità, è costretto a nascondersi e a fuggire perché il perfido zio lord Miraz vuole ucciderlo. I ragazzi aiuteranno il loro nuovo amico nel suo intento, riconquistandosi onori e riconoscimento in un mondo in cui ormai sono venerati da oltre mille anni come gli eroi delle leggende. Aslan non c’è più, ma forse è sempre con loro.
Le cronache di Narnia: Il principe Caspian, l’analisi
Un secondo capitolo più cupo del precedente, che mescola suggestioni shakesperiane ad intrighi di corte, introducendo nuovi personaggi, anche non solo legati solo al momento, come il giovane principe Caspian, interpretato dall’emergente Ben Barnes, che torna poi anche nel terzo capitolo.
Il tema della religiosità sparisce di fronte all’avventura, al gusto dell’intrigo, alla dualità tra realtà e fiaba, alle battaglie, sempre molto simili a quelle de Il signore degli anelli ma per ragioni di target decisamente meno cruente nei loro effetti devastanti: Adamson lima alcuni difetti e lungaggini del primo capitolo, ottenendo un film decisamente più piacevole, capace di interessare i più giovani ma di piacere anche agli adulti, che notano comunque i riferimenti letterari e avventurosi.

Tra castelli degni del miglior romanzo gotico, battaglie, effetti speciali efficaci ma che non distruggono il gusto di narrare, avventura, meritano una menzione i due interpreti nostrani, un Sergio Castellitto cattivo che sembra uscito dal Medio Evo reale, e un Pierfrancesco Favino efficace ma dubbioso braccio destro pronto alla redenzione. Di nuovo un’avventura fantasy che non dimentica di strizzare l’occhio sia alla cultura alta che all’intrattenimento, con un risultato equilibrato tra le due esigenze e superiore a quello del primo film, cosa che non è di tutti.

