Spiderman: recensione del film di Sam Raimi

Spiderman

Spiderman è stato un film che ha stabilito diversi record. Uno sicuramente di attesa: ben 25 anni sono passati prima che il progetto di questa pellicola sul personaggio di punta della Marvel vedesse la luce. Una gestazione quasi straziante per i fan dell’arrampicamuri, ma ben ripagata.

 
Titolo originale Spiderman
Regista Sam Raimi
Produzione Marvel Studios
Scritto da Comin book
Stan Lee
Steve Ditko
Screenplay
Devid Koepp
Cast Toby Maguire – Peter Parker/Spiderman
Kirsten Dust – Mary jane
William Dafoe – Norman Osborn/Green Goblin
James Franco – Harry Osborn
J.K. Simmons – Jonah Jameson
Musica Danny Elfman
Distribuzione Sony Pictures
Uscita USA 3 Maggio 2002
Uscita Italia 7 Giugno 2002
Durata 121 minuti
Budget $139,000,000
Incasso totale $806,700,000

Spiderman è stato un film che ha stabilito diversi record. Uno sicuramente di attesa: ben 25 anni sono passati prima che il progetto di questa pellicola sul personaggio di punta della Marvel vedesse la luce. Una gestazione quasi straziante per i fan dell’arrampicamuri, ma ben ripagata. Possiamo affermare senza timore di smentita che gli unici film supereroistici che possano veramente competere con questo siano semplicemente i suoi sequels. Perché persino il tanto celebrato “Cavaliere Oscuro” della DC probabilmente non avrebbe avuto tanto successo senza aver avuto come apri pista la pellicola dell’Uomo Ragno.

Cast 

SpidermanCome detto, la storia di Spiderman inizia a metà degli anni ’70, ma il vero decollo lo si ha nel luglio del 200, quando lo sconosciuto Tobey Maguire viene scelto per indossare la calzamaglia blu e rossa dell’amichevole guardiano di quartiere. Maguire aveva già recitato ne Le Regole della Casa del Sidro e proprio la sua interpretazione nei panni di Homer Wells gli è valsa l’attenzione di Sam Raimi. Quest’ultimo venne scelto sempre nel 2000 come regista del film, battendo la concorrenza di nomi del calibro di James Cameron e Tim Burton. Anche Maguire, comunque, aveva dovuto “lottare” con grossi calibri dello star system hollywoodiano, come Leonardo DiCaprio e l’allora sconosciuto Heath Ledger. Nei due ruoli di punta, perciò, si poteva dire di aver assoldato gente “con gli attributi”.

L’eterno amore di Peter Parker, Mary Jane Watson, sarebbe invece stato interpretato da Kirsten Dunst, già nota ai più per il cult-movie Intervista con il Vampiro. Il ruolo di MJ, comunque, significherà per lei il lancio definitivo nel grande cinema. Curioso apprendere, inoltre, che proprio la presenza di Maguire come protagonista pare abbia convinto la Dunst, che avrebbe ammesso che con lui la pellicola avrebbe avuto «un gusto molto più indipendente.»

L’antagonista principale, scelto dopo varie vicissitudini, sarebbe stato il Green Goblin Norman Osborn, ruolo affidato a Willem Dafoe (Vivere e Morire a Los Angeles, Platoon, Mississipi Burning e molti altri). Si conferma così la tendenza del cinema supereroistico di scegliere accanto ad un protagonista semisconosciuto un antagonista di rilievo mondiale. Ultimo personaggio, non certo per importanza, scelto fu Harry Osborn, figlio di Norman e amico fraterno di Peter. Interpretato da James Franco (Freaks and Geeks e un piccolo, ma molto apprezzato, ruolo nel film biografico James Dean) risulterà molto importante anche per il proseguimento della saga.

Il copione fu il risultato delle modifiche del lavoro di David Koepp (Jurassic Park, Mission Impossible), inizialmente assunto da James Cameron (che per lungo tempo fu l’unico regista interessato al progetto). Assunto Reimi, il copione fu modificato da Scott Rosenberg (Con Air e Fuori in Sessanta Secondi) e Alvin Sargent (premio Oscar per Giulia e Gente Comune) fino alla sua incarnazione finale.

Produzione
Avendo stabilito un lancio mondiale per il 3 maggio 2002, le riprese iniziarono l’8 gennaio 2001 a Culver City, piccolo centro nella contea di Los Angeles famoso sin dagli albori del cinema come sede di importanti studi cinematografici (della MGM prima e della Sony Pictures poi). Gli studi 27 e 28 della Sony furono scelti come sede delle riprese interne. Come in altre produzioni, anche durante le riprese di Spiderman non mancarono gli incidenti, che purtroppo costarono la vita all’operaio Tim Holcombe. Lo show, come nelle migliori tradizioni, andò però avanti. La maggior parte delle riprese furono fatte a Los Angeles e, ironicamente, solo per due settimane la troupe si trasferì a New York (casa storica di Spiderman) per girare scene che necessitavano di monumenti troppo ben conosciuti per poterli riprodurre.

Per quanto riguarda i costumi, per Spiderman fu scelto di mantenere la foggia classica con solo qualche piccola modifica estetica. Maguire indossò una calzamaglia strettissima composta da soli due pezzi (corpo e maschera). I famosi “occhi da ragno” erano semplicemente composti da specchi monodirezionali, mentre le ragnatele che decorano il completo furono generati al computer. Più complesso fu il discorso per Green Goblin. Un primo progetto di costume era stato concepito prima del casting di Dafoe, che però rifiutò l’idea “troppo voluminosa”. Il risultato finale fu creato seguendo anche la struttura corporea dell’attore e si componeva di ben 580 pezzi diversi. Pare che molti designer volessero accompagnare il Goblin con alcune ragazze in costume che avrebbero agito come complici, ma Raimi non volle nemmeno sentir parlare dell’idea.

Per gli effetti speciali fu assunto John Dykstra (Oscar per Guerre Stellari), che convinse Raimi ad affidarsi agli effetti visivi per la maggior parte delle acrobazie del film, che sarebbero state impossibili persino per uno stuntman esperto. Il budget iniziale di 70 milioni di dollari dovette essere alzato a 100, mentre le dominanti cromatiche dei due protagonisti, Maguire e Dafoe, costrinsero la troupe a girare alcune sequenze che li vedevano insieme separatamente, in quanto uno necessitava di un fondale verde (Maguire/Spiderman) mentre l’altro era obbligato a usarne uno blu (Dafoe/Green Goblin). Bisogna sottolineare, però, che Raimi non volle che il suo film sembrasse una specie di blockbuster a cartoni animati, per cui nessuna sequenza è mai stata generata al 100% al computer.

Rilascio e riconoscimenti
Anche il rilascio della pellicola ebbe qualche problema. Ormai tristemente noto il trailer (riportato qui sotto) nel quale Spiderman blocca una banda di rapinatori con una ragnatela tesa tra le Twin Towers di New York. Gli eventi dell’11 Settembre 2001 obbligarono la Sony a ripensare gran parte del materiale promozionale già distribuito.

Nonostante alcune diatribe sull’età autorizzata per il pubblico (molte associazioni diedero un limite di età di 12 anni alla pellicola, cosa che Sony e Marvel non apprezzarono, vista la grande popolarità dell’Uomo Ragno tra i giovanissimi). Ugualmente il film arrivò ai cinema, dove stabilì il record di guadagni nel giorno d’apertura (39.406.872 $). Solamente il terzo capitolo de I Pirati dei Caraibi, ben quattro anni dopo, riuscirà a battere i record d’incassi di Spiderman. Alla fine la pellicola guadagnò 821.708.551 $ in tutto il mondo a fronte di soli 140 milioni di budget. Questo lo rese il ventesimo film della storia del cinema di tutti i tempi per incassi. Non vinse nessun Oscar, ma ottenne le nomination per i Migliori Effetti Speciali e per il Miglior Sonoro.

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