Il Conte di Montecristo: la storia vera del romanzo

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Dal 13 gennaio RaiUno trasmette la serie evento in otto episodi Il Conte di Montecristo. La celebre vicenda della vendetta di Edmond Dantés, resa immortale dalle parole di Alexandre Dumas padre, è stata raccontata molte volte al cinema e in tv e ora la serie diretta da Bille August con protagonista Sam Claflin torna in tv per ammaliare e intrattenere il pubblico della prima serata della rete ammiraglia.

Ma qual è la vera storia raccontata da Dumas? Ecco il riassunto della storia vera de Il Conte di Montecristo

Nel 1815, l’appena diciannovenne Edmond Dantès sbarca a Marsiglia con “Il Faraone” la nave mercantile della quale ha preso il comando. Nel corso del viaggio il capitano della nave, Leclerc, è morto, e, oltre ad aver lasciato la leadership al giovane Edmond, gli ha anche consegnato una lettera in cui era custodita la sua fede bonapartista. Il ragazzo avrebbe dovuto consegnare la lettera a Parigi.

 

Arrivato in città, Edmond chiede un congedo dall’armatore Morrel perché vuole andare a salutare il suo anziano padre, ma soprattutto vuole vedere Mercedes, la giovane catalana che vuole chiedere in moglie. Il giorno successivo, durante il banchetto di fidanzamento, Edmond viene arrestato con l’accusa di bonapartismo.

Il conte di Montecristo
Il conte di Montecristo – Sam Claflin – Foto di Paolo Modugno

Il nostro eroe è stato incastrato da una lettera anonima, recapitata alla gendarmeria e scritta dal suo contabile di bordo, Danglars, invidioso della nomina a capitano di vascello di Edmond. Nel suo vile atto di tradimento, Danglars è stato aiutato da uno spasimante di Mercedes, Fernando, che ha visto nell’eliminazione di Edmond la sua possibilità di conquistare la ragazza, e dal suo vicino di casa Caderousse, un giovane magistrato ambizioso e senza scrupoli. In gendarmeria, Edmond viene interrogato dal Procuratore Villefort, a lui, il giovane consegna la lettera nella quale sono contenute accuse compromettenti per il padre dello stesso Villefort.

Il Procuratore distrugge la lettera, e dispone che Dantès sia incarcerato nel Castello d’If, una fortezza adibita a penitenziario su di un isolotto davanti alla costa marsigliese dalla quale sembra impossibile fuggire. Dantes è segregato dunque nel castello, e viene rinchiuso nella cella insieme a un altro prigioniero: l’abate Faria. Questi è uno scienziato di origine italiana, stravagante e geniale, che favoleggia di un tesoro immenso sepolto nell’isola di Montecristo. Faria è anche un letterato, e le lunghe giornate di prigionia con Edmond lo trasformano anche in maestro per il giovane ingiustamente imprigionato: il ragazzo si istruirà e imparerà le lingue.

Dopo molti anni passati in cella a istruirsi e covare vendetta, Edmond perde il suo compagno di cella. Malato di epilessia, Faria muore dopo tre attacchi particolarmente violenti, lasciando in eredità a Edmond la mappa del tesoro di Montecristo. Edmond, sostituendosi al cadavere dell’amico, riesce ad evadere, dopo 14 anni dal giorno in cui è stato ingiustamente incastrato e incarcerato.

Il conte di Montecristo - Sam Claflin e Harrt Taurasi
Il conte di Montecristo – Sam Claflin e Harrt Taurasi- Foto di Jean-Claude Lother

Si ritrova in mare aperto durante una tempesta, ma viene salvato da una nave di contrabbandieri italiani che fanno rotta proprio verso l’isola di Montecristo, dove, una volta rimasto solo, ritrova l’antico e inestimabile tesoro, come indicato dalla mappa di Faria. Ora ricchissimo, colto e animato da una inesauribile sete di vendetta, Edmond arriva in Italia e si fa nominare Conte di Montecristo dalle Autorità. Ritorna poi a Marsiglia, dove nessuno lo riconosce, e rintraccia Caderousse. Questi si è messo nel frattempo a fare l’oste e gli racconta, dopo aver ricevuto in dono un diamante, che Dantés padre è morto di stenti mentre aspettava il figlio fatto prigioniero.

L’armatore Morrel aveva fatto di tutto per farlo uscire di prigione, senza riuscirvi, e ora si trova in una situazione difficile dal punto di vista finanziario; Mercedes, promessa sposa di Dantès, si era sposata con Ferdinando (nominato Conte di Morcerf per i meriti militari ottenuti in Turchia tradendo il suo sultano) e Danglars era diventato banchiere grazie alle speculazioni spagnole ed era stato nominato anche Barone.

Tutti coloro che avevano contribuito alla sua rovina si sono arricchiti e hanno avuto fortuna: Montecristo prepara la vendetta. Decide così di farsi accogliere e riconoscere dalla nobiltà parigina. Salva Morrel dalla bancarotta; e si vendica di Caderousse, che muore per mano del suo complice, mentre tenta un colpo a casa sua; spinge al suicidio Fernando, dopo averlo disonorato davanti a tutta la nobiltà parigina; rovina Villefort facendo suicidare la moglie e il figlio più piccolo, scoprendo anche un figlio illegittimo dell’ex Procuratore; manda in bancarotta e fa rapire dai banditi Danglars, al quale salva la vita in extremis. Infine lascia a Mercedes, disonorata e senza soldi, la casa del vecchio padre a Marsiglia; mentre a Morrel figlio lascia tutti i suoi averi in Francia e lo fa sposare con l’unica sopravvissuta della famiglia Villefort: Valentina. Finalmente, la vendetta compiuta fino in fondo, il Conte si ritira nella sua piccola isola con la moglie-schiava Haydee.

Il Conte di Montecristo - Sam Claflin e Michele Riondino
Il Conte di Montecristo – Sam Claflin e Michele Riondino – Foto di Claudio Iannone

Il finale de Il Conte di Montecristo

La storia di Dumas è feroce e senza scrupoli. Edmond Dantés non è certo un eroe positivo, anche se è un uomo che combatte per ottenere ciò che vuole. Non sempre gli adattamenti per cinema e tv rispettano le fonti letterarie e certamente la tentazione di dare un lieto fine a Edmond con l’amata Mercedes è forte. Che decisione avranno preso i realizzatori della serie con Sam Claflin?

Chiara Guida
Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.
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