Resta con me, Francesco Arca e il cast presentano la nuova serie Rai

Una serie poliziesca ma non solo, ambientata in una Napoli notturna, con Laura Adriani, Antonio Milo e Maria Pia Calzone.

Resta con me
Set della serie TV "L'ultimo spettacolo!" di Monica Vullo. Nella foto Francesco Arca. Foto di Gianni Fiorito Questa fotografia è solo per uso editoriale, il diritto d'autore è della società cinematografica e del fotografo assegnato dalla società di produzione del film e può essere riprodotto solo da pubblicazioni in concomitanza con la promozione del film. E’ obbligatoria la menzione dell’autore- fotografo: Gianni Fiorito. Set of TV series "L'ultimo spettacolo!" by Monica Vullo. in the picture Francesco Arca. Photo by Gianni Fiorito This photograph is for editorial use only, the copyright is of the film company and the photographer assigned by the film production company and can only be reproduced by publications in conjunction with the promotion of the film. The mention of the author-photographer is mandatory: Gianni Fiorito.

Si è svolta presso la Sala degli Arazzi della sede Rai di Viale Mazzini la presentazione alla stampa di Resta con me, nuova serie in otto puntate, prodotta da Rai Fiction e Palomar, diretta da Monica Vullo, con Francesco Arca, Antonio Milo e Laura Adriani. Resta con me è in onda in prima serata su Rai Uno dal 19 febbraio.

 

Come nasce Resta con me

A Francesco Nardella, Vicedirettore Vicario di Rai Fiction spetta il compito di introdurre il progetto. “Resta con me nasce da un’idea di Maurizio De Giovanni, con cui facciamo già I bastardi di Pizzofalcone e Il commissario Ricciardi. È stato lui a donarci con generosità questa storia. Donatella Diamanti, con cui lavoriamo da molti anni, con un gruppo di sceneggiatori bravissimi, hanno preso in mano l a storia. Otto serate sono una scommessa non facile. Si tratta di una serie in cui i generi sono ibridati. C’è il poliziesco, ci sono grandi storie d’amore, c’è una banda che ruba sotto terra […] I generi ibridati a nostro parere sono il futuro della serialità televisiva. Hanno però bisogno di essere sorretti da un forte racconto dei personaggi – character driven, direbbero gli americani. I personaggi riescono, modificandosi e relazionandosi, a portare avanti la storia”.

Una Napoli notturna e la Rai come fucina di giovani attori

Francesco Nardella spiega poi come, oltre alla vicenda del protagonista, interpretato da Francesco Arca, a fornire uno sguardo diverso sulla città di Napoli, siano le piccole storie raccontate in ogni puntata: “Tanti piccoli casi che avvengono di notte, delitti che vengono risolti in tempi brevi e permettono di raccontare tantissima umanità, […] l’umanità in una città che vive di notte”. “Napoli” prosegue Nardella, “è una città liquida, alto e basso si mescolano continuamente, giorno e notte si mescolano. La notte di Napoli dura molto, è una notte adatta alle confessioni, a una certo tipo di sensibilità. […] Napoli è anche una città porosa, costruita sul tufo, […] è sotterranea, ed è una città fertile, […] di personaggi mai banali, sempre interessanti”. Nardella ringrazia poi il cast, prima fra tutti la regista Monica Vullo, mettendo l’accento su quella che considera una mission della Rai: “La crescita di attori giovani è una delle tante mission che portiamo avanti. In questo cast si mescolano facce conosciute […] e tante scoperte”.

La regista Monica Vullo racconta la sfida di Resta con me

Monica Vullo spiega le ragioni e le sfide poste dalla direzione di una serie girata prevalentemente in notturna. Quello di Resta con me, dice, “è un genere di poliziesco particolare, fatto di tanti generi e con moltissime storie all’interno. Abbiamo raccontato amicizia, amore, sorellanza, tradimenti”. Nel ringraziare il cast artistico, la regista aggiunge: “Si sono avvicinati ai personaggi con umiltà e talento, portandoli esattamente dove dovevano andare, aiutandomi molto”. Sulla città di Napoli, che dice di non conoscere ancora bene, nonostante la frequenti da tre anni, afferma: “La notte è faticosa, ma abbiamo provato a raccontarla in una dimensione di luce. È stato stimolante perchè Napoli cambia molto tra notte e giorno”. A chi le chiede se spera in una nuova serialità risponde: “Sì, spero che Resta con me rappresenti l’inizio di qualcosa, ma sono un po’ superstiziosa, quindi …”.

Set della serie TV “L’ultimo spettacolo!” di Monica Vullo.
Nella foto Francesco Arca, Laura Adriani e Mario Di Leva.
Foto di Gianni Fiorito
Questa fotografia è solo per uso editoriale, il diritto d’autore è della società cinematografica e del fotografo assegnato dalla società di produzione del film e può essere riprodotto solo da pubblicazioni in concomitanza con la promozione del film.
E’ obbligatoria la menzione dell’autore- fotografo: Gianni Fiorito.
Set of TV series “L’ultimo spettacolo!” by Monica Vullo.
in the picture Francesco Arca, Laura Adriani and Mario Di Leva.
Photo by Gianni Fiorito
This photograph is for editorial use only, the copyright is of the film company and the photographer assigned by the film production company and can only be reproduced by publications in conjunction with the promotion of the film.
The mention of the author-photographer is mandatory: Gianni Fiorito.

Il lavoro di sceneggiatura

Donatella Diamanti racconta come lei e il suo team hanno lavorato alla sceneggiatura. “Ci siamo dati un compito, una missione pericolosissima. […] L’idea era quella di costruire subito un mondo con tanti personaggi. Avevamo di fronte la sfida di otto episodi e volevamo che ciascuna linea di questa stratificazione di generi alla quale andavamo incontro, avesse già all’inizio […] un mondo pronto per andare avanti insieme. Non volevamo […] incontrare successivamente dei personaggi che si accodano per poi andare avanti con gli altri. Volevamo partire subito con quel gruppo”. La sceneggiatrice non nasconde la sua contentezza e fierezza per aver dato vita al progetto: “Voglio bene a questa serie come non ne volevo a nessun altra da tempo”.

Gli attori e la loro esperienza in Resta con me

Francesco Arca sottolinea come abbia scoperto Napoli e in particolare le sue lunghe notti: “Ho conosciuto Napoli grazie al cast, che mi ha sempre supportato e fatto sentire un perno, anche se non lo ero. Per questo li ringrazio di cuore”. “Ho scoperto una solidarietà nella notte napoletana sempre poco raccontata, la generosità che c’è nelle persone, che aiutano i bisognosi. Ogni notte c’era un episodio di questo tipo”. Per quel che riguarda il suo percorso attoriale, invece: “la cosa che mi ha insegnato di più il personaggio di Alessandro Scudieri è stare in contatto con le proprie emozioni. Grazie a Diego questo personaggio riscopre le proprie emozioni, che spesso gli adulti dimenticano, meno male che esistono i bambini”. Aggiunge poi di avere alcuni punti in comune con Alessandro: “una forte generosità e l’abnegazione verso il lavoro, forse troppa, ma non ho mai messo a rischio i miei affetti per questo”. A chi gli chiede quale sia stata la sfida più difficile nella sua vita, quella che lo a portato a mettersi maggiormente in gioco, risponde così: “Diventare padre è stata la situazione più difficile e continua ad esserlo, penso di non essere mai all’altezza di questo ruolo”.

Laura Adriani mette l’accento sui giovani e sul futuro: “Sono sempre i giovani che ci danno la speranza per il futuro. La serie racconta quanto un adulto possa imparare da un giovane e quanto un giovane possa prendere da un adulto ciò di cui ha bisogno”. Ammette poi come non sia stato facile mettersi nei panni del giudice: “I giudici hanno una bella responsabilità, […] una posizione di potere. […] Guardare una persona che ha il potere e giudicarla è facilissimo, difficile è starci, là, in quella posizione”. Del suo compagno di set Francesco Arca dice: “E’ un uomo con una grande sensibilità. Non ha paura di mostrarla e non perde per questo la sua virilità”.

Mario Di Leva è forse la vera rivelazione di Resta con me. A chi gli domanda se, da tifoso del Napoli, preferisca un futuro da calciatore o da attore, risponde: “La domanda è difficile, ma preferirei fare l’attore”. Racconta poi l’esperienza sul set, dove si è sentito accolto ed aiutato: “mi hanno aiutato a crescere molto”. Prosegue poi con il racconto di una esperienza personale che lo ha aiutato col personaggio: “Diego è un personaggio molto forte” . “Ho provato a portare in lui la tristezza che ho visto negli occhi di un ragazzo che viene da una casa famiglia”.

Antonio Milo, ormai una colonna delle fiction Rai – Il commissario Ricciardi, L’amica Geniale – parla di empatia: “La caratteristica vincente della serie è che i personaggi sono sostanzialmente empatici, come il mio, Salvatore Ciullo. Hanno grande umanità. Il pubblico potrà affezionarvisi e sentirli come di famiglia”. Sui suoi ruoli da poliziotto o carabiniere commenta: “Ho vestito spesso i panni del poliziotto. […] Ormai sono di casa, qualcuno mi scambia per poliziotto, mi chiama Maresciallo o Brigadiere”.

Maria Pia Calzone, indimenticata Donna Imma di Gomorra – la serie, racconta invece come ha fatto suo un ruolo che sulla casta nasceva come maschile: “Se tu lo fai, diventa una donna”, le hanno detto. “Mi è sembrata una bellissima opportunità. […] Ho molto apprezzato che si volesse riconoscere a un’attrice non giovanissima la possibilità di avere un ruolo che era stato in prima battuta pensato per un uomo. In realtà di donne con questi ruoli di comando ce ne sono. Ringrazio tutti per avermelo permesso, in particolare Donatella Diamanti, che ha accolto la mia richiesta di non cambiare nulla nella sceneggiatura di quanto era stato deciso per il personaggio maschile. Questa donna nel suo lavoro fa le stesse cose che fa un uomo. Abbiamo ragionato insieme sulle modalità”. Spende poi una parola d’incoraggiamento e lode per le sue colleghe: “Le colleghe più giovani del cast hanno un grandissimo talento e auguro loro il meglio. Vi sorprenderanno”.

Arturo Muselli spiega il rapporto tra il suo personaggio, Marco, e quello di Francesco Arca, Alessandro: “Il mio personaggio sa cosa vorrebbe essere, ovvero qualcosa di molto simile ad Alessandro, hanno una relazione fraterna, sono amici e colleghi. Alessandro per Marco è la famiglia che Marco non ha”. Conclude con una dichiarazione di affetto per i colleghi e per il progetto in generale: “Ci siamo fatti un cuore così. È più giusto dirla in questo modo, perché abbiamo voluto davvero tanto bene al progetto e ce ne siamo voluti tra noi. […] Siamo stati bene nonostante le difficoltà, cosa che difficilmente è successa”.

Anche Chiara Celotto mette l’accento sul clima sereno creatosi sul set: “Era una gioia andare sul set. […] Era un luogo in cui mi sentivo serena, accolta, mai giudicata, in famiglia. Abbiamo lavorato per otto mesi, si è creato un certo rapporto con tutti. Mi sono affidata a Monica e ho sentito fiducia da parte sua. Non volevo deluderla”.

Set della serie TV “L’ultimo spettacolo!” di Monica Vullo.
Nella foto Francesco Arca.
Foto di Gianni Fiorito
Questa fotografia è solo per uso editoriale, il diritto d’autore è della società cinematografica e del fotografo assegnato dalla società di produzione del film e può essere riprodotto solo da pubblicazioni in concomitanza con la promozione del film.
E’ obbligatoria la menzione dell’autore- fotografo: Gianni Fiorito.
Set of TV series “L’ultimo spettacolo!” by Monica Vullo.
in the picture Francesco Arca.
Photo by Gianni Fiorito
This photograph is for editorial use only, the copyright is of the film company and the photographer assigned by the film production company and can only be reproduced by publications in conjunction with the promotion of the film.
The mention of the author-photographer is mandatory: Gianni Fiorito.

I punti di forza di Resta con me, secondo Palomar

Nicola Serra di Palomar inquadra Resta con me nel lavoro della casa produttrice. Si dice orgoglioso del progetto. “Era molto tempo che non affrontavamo una produzione di otto serate, due anni di scrittura e otto mesi di riprese. Un viaggio di tre anni, una forte sfida, ma la riuscita si deve a chi guida il progetto. Nel nostro caso Monica Vullo e Donatella Diamanti. […] Si crea un gruppo, relazioni solide. […] Ciò che il pubblico vedrà è frutto di queste relazioni” La forza stessa del progetto, dice: “è un’attenzione fortissima alle relazioni personali”.

Carlo Degli Esposti, bloccato a casa dal Covid, si dice “fiero per la scrittura, per la regia magistrale di Monica Vullo e per l’interpretazione degli attori, li sposerei tutti per l’eternità”. L’orgoglio è in particolare per il giovanissimo Mario di Leva: “un piccoletto che si è rivelato un grande”, “la vera rivelazione della serie. Si è comportato da vero campione, come ha dimostrato recentemente sul palco dell’Ariston”. Soddisfazione anche per il ritorno di due colonne come Antonio Milo e Maria Pia Calzone.

Resta con me è in onda in prima serata su Rai Uno dal 19 febbraio.

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