Bad Sisters: recensione della nuova serie Apple TV+

La serie, ideata da Sharon Horgan, sarà disponibile in streaming su Apple TV+ a partire dal 19 agosto.

Bad Sisters recensione serie apple tv

Dopo il grande – e strameritato – successo di Catastrophe su Prime Video, Sharon Horgan torna allo streaming con Bad Sisters, una miniserie che mescola al meglio molti dei temi e toni portanti delle produzioni made in Britain. Bad Sisters racconta la storia di cinque sorelle molto diverse tra loro, ognuna con i suoi piccoli grandi problemi di tutti i giorni. Una in particolare, Grace (Anne-Marie Duff), ha sposato un uomo che definire meschino, abusivo, ipocrita o minaccioso sarebbe un eufemismo. Jean Paul (Claes Bang) è odiato da tutte le cognate per il modo in cui tratta ognuna di loro, oltre che schiavizzare la moglie. Finché un giorno l’uomo all’improvviso muore…

 

La trama di Bad Sisters

Ispirata dalla serie belga Clan, Bad Sisters è una commedia che mescola con brio e coerenza la commedia di situazione con una trama gialla in puro stile Agatha Christie. L’ambientazione principale è una piccola cittadina vicino Dublino che si dimostra fin dal pilot molto efficace per circoscrivere l’azione e i personaggi in una cornice “piccola” e provinciale, al fine di ottenere quel necessario senso di realismo. Gli episodi sono infatti sviluppati, sia narrativamente che nella messa in scena, secondo una sobrietà che permette poi a piccoli e precisi guizzi di comicità di esplodere e intrattenere il pubblico. Sharon Horgan dimostra di possedere una versatilità insospettata, allontanandosi dai toni scatenati, a tratti iperbolici di Catastrophe, per arrivare a un prodotto molto stratificato pur se comunque infuso di una leggerezza ammirevole.

Ogni puntata di Bad Sister riesce a scivolare dal dramma alla commedia al thriller (leggero) con un’efficacia che non molti prodotti televisivi posseggono. E allo stesso tempo si presta a essere uno spaccato sociale molto preciso e purtroppo contemporaneo, che racconta quanto esistano ancora oggi nel Regno Unito (ma ovviamente non solo…) microcosmi dove l’abuso e la prevaricazione dell’uomo nei confronti della donna è parte integrante – e tristemente integrata – del tessuto sociale. L’unico punto a sfavore della miniserie – o meglio non del tutto centrato a livello di equilibrio del personaggio – è rappresentato proprio dal personaggio di Jean Paul, il quale alterna momenti in cui è magnificamente tratteggiato nella quotidianità del suo essere abusivo e opprimente, ad altri in cui invece si muove un po’ troppo sopra le righe per risultare realistico, sconfinando nella macchietta.

Bad Sisters serieNonostante questo, Claes Bang riesce a fornire dell’uomo un’interpretazione molto precisa, subdola e fastidiosa al punto giusto. E con questa puntualizzazione passiamo dunque a scrivere del cast di Bad Sister, composto da cinque attrici in stato di grazia, che riescono ognuna a tratteggiare un personaggio unico e insieme perfettamente integrato con gli altri. La rappresentazione del rapporto che lega le sorelle protagoniste è vero, brioso, profondo, a tratti doloroso. Se Sharon Horgan dimostra ancora una volta una presenza scenica tutta personale e corposa, la vera sorpresa è una Sarah Greene (Normal People) davvero energica nel ruolo di Bibi Garvey, la sorella maggiormente mossa dalla rabbia e dalla sete di vendetta.

Una serie di difficile classificazione

È sinceramente difficile catalogare Bad Sisters all’interno di un genere specifico. Lo show di Apple TV+ si declina attraverso molteplici coordinate che lo rendono un prodotto pieno, corposo e capace di indirizzare il pubblico verso discorsi anche differenti tra loro ma ottimamente incorporati insieme. C’è molto nella serie di Sharon Horgan, ma mai troppo. Ci si diverte in maniera frivola e allo stesso tempo profonda; c’è un discorso contemporaneo sul rapporto donna/uomo che non diventa mai pamphlet preconfezionato o messaggio retorico; ci sono romance, commedia di situazione e personaggi, giallo leggero, melodramma. Il tutto incorniciato da paesaggi naturali bellissimi da vedere. Insomma, Bad Sisters merita assolutamente la visione, in quanto capace di soddisfare una larga parte di pubblico.

- Pubblicità -
RASSEGNA PANORAMICA
Adriano Ercolani
Articolo precedenteL’Immensità disponibile da oggi per l’acquisto e il noleggio in digitale
Articolo successivoIrma Vep – la vita imita l’arte: recensione della serie con Alicia Vikander
bad-sisters-serie-apple-tvC’è molto nella serie di Sharon Horgan, ma mai troppo. Ci si diverte in maniera frivola e allo stesso tempo profonda; c’è un discorso contemporaneo sul rapporto donna/uomo che non diventa mai pamphlet preconfezionato o messaggio retorico; ci sono romance, commedia di situazione e personaggi, giallo leggero, melodramma. Il tutto incorniciato da paesaggi naturali bellissimi da vedere. Insomma, Bad Sisters merita assolutamente la visione, in quanto capace di soddisfare una larga parte di pubblico.