Squid Game – La Sfida: recensione dei primi 5 episodi del reality Netflix

La recensione dei primi 5 episodi del reality show Netflix ispirato alla sanguinosa e satirica serie di successo di Hwang Dong-hyuk, Squid Game

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Sono passati poco più di due anni dal debutto di Squid Game, la serie sudcoreana del regista Hwang Dong-hyuk (The Fortress, Miss Granny, Silenced), una sanguinosa fiaba dark che nell’arco di pochissimo tempo ha scalato la classifica della Top10 Netflix ed è divenuta un vero e proprio fenomeno culturale globale. Tutti hanno guardato Squid Game, tutti ne hanno parlato e, purtroppo, tutti (o quasi) hanno pensato almeno una volta di volerla in real life. Ed è proprio accogliendo la curiosità del pubblico che Netflix ha realizzato Squid Game: La Sfida, il primo reality show ispirato alla serie di successo con protagonista l’attore Lee Jung-jae.

 

La trama resta fedele al prodotto originale: 456 persone decidono di indossare le iconiche tute verdi per partecipare alla competizione televisiva più pericolosa di sempre e vincere l’incredibile montepremi di 4,56 milioni di dollari. I concorrenti si sfidano senza alcuna pietà ai giochi ispirati alla serie originale, a cui si aggiungeranno anche nuove e inedite sfide. La serie – dal titolo originale Squid Game: The Challenge – è composta da 10 episodi di circa un’ora che verranno rilasciati nei seguenti giorni: Parte 1 (5 episodi) il 22 novembre, Parte 2 (4 episodi) il 29 novembre e Parte 3 (ultimo episodio) il 6 dicembre.

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Quando c’è di mezzo il denaro, non è mai un “gioco da bambini”

Fin dai primissimi secondi risulta evidente quanto Netflix si sia impegnato per ricreare il k-drama di Hwang Dong-hyuk a 360°. Stessa scenografia epressionisticamente colorata e accogliente, stessa atmosfera angosciante e tesa, stesse musiche ossessionanti che oscillano dalle canzonette infantili alle melodie horror, e stesse dinamiche di gioco senza, ovviamente, le pene cruente e mortali a ogni eliminazione. Ma ciò che davvero rende il reality così tanto simile al dramma originale sono gli stessi forti sentimenti di disagio che provoca nel pubblico. Disperazione, frustrazione, tensione, sconforto e rabbia sono i sentimenti predominanti generati dal reality. Pur non lottando tra la vita e la morte, i giocatori vivono quelle stesse incontrollabili emozioni che sfociano in pianti interrotti, sete di vendetta e profonda scelleratezza.

Quando il regista presentò Squid Game, opera nata da una lunga e turbolenta gestazione, spiegò che la sua intenzione era scrivere una storia che rappresentasse un’allegoria o una favola sulla società capitalistica moderna, che descrivesse una gara estrema come è la vita”. A distanza di pochi anni, il nuovo reality Netflix conferma, in modo decisamente meno poetico, l’oscura e triste parabola di Dong-hyuk sulla società in cui viviamo. Una società in cui anche l’uomo più libero è schiavo del disumano e grottesco Dio Denaro.

Squid Game: La Sfida | Stagione 1

Il reality show di Squid Game perde la nobile denuncia sociale di Hwang Dong-hyuk

I primi 5 episodi di Squid Game: La Sfida hanno diviso duramente la stampa internazionale. Se per alcuni la serie è stata considerata coinvolgente, appassionante, degna e fedele all’opera precedente; per tanti altri non sembra essere riuscita a riportare su schermo la profondità riflessiva e la nobile denuncia sociale del dramma originale. Anzi, la satira sociale sembra ora quasi ridicolizzata da uno spettacolo televisivo che pone sotto i riflettori tutta la nostra miserabilità.

In questa prima parte, infatti, nessun giocatore ha una storia toccante da raccontare e, probabilmente, nessuna valida motivazione che possa onorare la propria partecipazione al programma e il proprio bisogno di denaro. Nonostante ciò, fin dal primo episodio, i giocatori piangono, tremano, pregano di potersi salvare e giocare ancora per conquistarsi lo straordinario montepremi. Tutto questo rende quasi impossibile per lo spettatore poter provare empatia e giustificare tutto il dolore a cui sta assistendo. Di conseguenza, risulta difficile anche affezionarsi a un giocatore in particolare e, banalmente, sperare che vinca. Questa spettacolarizzazione del dolore, apparentemente ingiustificata, porta il pubblico a prendere le distanze e a guardare lo show con perplessità.

Il risultato, almeno per ora, non è quello sperato: i primi episodi di Squid Game: La Sfida non riescono a nobilitare l’ambizioso progetto di Netflix, dando piuttosto vita a un bizzarro e triste reality dove – pur eliminando l’ombra della morte – ogni gioco si rivela sempre più mortificante e crudele. Ma, in fondo, non è ancora detta l’ultima parola. Cosa accadrà nei prossimi episodi?

Sommario

I primi 5 episodi di Squid Game: La Sfida hanno diviso duramente la stampa internazionale. Se per alcuni la serie è stata considerata coinvolgente, appassionante, degna e fedele all’opera precedente; per tanti altri non sembra essere riuscita a riportare su schermo la profondità riflessiva e la nobile denuncia sociale del drama originale. Anzi, la satira sociale sembra ora quasi ridicolizzata da uno spettacolo televisivo che pone sotto i riflettori tutta la nostra miserabilità.
Annarita Farias
Annarita Farias
Nata nel 1996, laureata in Lingue, Culture e Letterature Moderne Europee presso l'Università Federico II di Napoli e attualmente laureanda in Cinema, Televisione e Produzione Multimediale all'Università di Roma Tre, dove approfondisce la settima arte per scrivere di critica cinematografica con maggiore consapevolezza e passione. Iscritta all’Ordine dei Giornalisti della Campania come giornalista pubblicista dal 2022, ha collaborato per due anni con la testata online Ambasciator.it e attualmente scrive di cinema per Cinefilos.it e Scuola Consulting.

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I primi 5 episodi di Squid Game: La Sfida hanno diviso duramente la stampa internazionale. Se per alcuni la serie è stata considerata coinvolgente, appassionante, degna e fedele all’opera precedente; per tanti altri non sembra essere riuscita a riportare su schermo la profondità riflessiva e la nobile denuncia sociale del drama originale. Anzi, la satira sociale sembra ora quasi ridicolizzata da uno spettacolo televisivo che pone sotto i riflettori tutta la nostra miserabilità.Squid Game - La Sfida: recensione dei primi 5 episodi del reality Netflix