The Innocents, recensione della nuova serie Netflix

The Innocents recensione serie tv

Sarà disponibile su Netflix a partire dal 24 agosto la prima stagione di The Innocents, serie britannica composta da otto episodi ideata da Hania Elkington e Simon Duric. Storia a metà tra il dramma e il soprannaturale, la serie vede tra i suoi protagonisti Sorcha Groundsell e Guy Pearce.

 

La serie si concentra sulla fuga d’amore di due adolescenti, June (Sorcha Groundsell) e Harry (Parcelle Ascott). Fuggiti dalle loro famiglie repressive, si troveranno però a doversi scontrare con terribili segreti nascosti loro proprio dai rispettivi genitori, e con la scoperta da parte di June di possedere un potere speciale: quello di cambiare forma.

La nuova serie Netflix è stata definita come un incrocio tra Sense8, The End of the F***ing World e Stranger Things, traendo certamente ispirazione da quest’ultimo per le atmosfere. The Innocents è infatti ambientata in una realtà cupa, gelida, elementi sottolineati continuamente dalla fotografia che esalta toni freddi e grigi. Un vero e proprio clima da thriller, a cui si contrappone il calore della storia d’amore dei due protagonisti, nella loro reciproca scoperta sentimentale e fisica. Sono naturalmente loro gli innocenti del titolo, e che tentano disperatamente di rimanere tali nonostante le avversità e le rivelazioni più grandi di loro che incontrano sul cammino.

L’idea su cui si basa la serie si rivela costruendo in modo intrigante le proprie regole e leggi interne, supportate da una notevole messa in scena. Tuttavia un’eccessiva dilatazione del tempo e degli eventi portano ad una prima metà della stagione piuttosto sottotono, che pur presentando elementi importanti fatica a decollare, a volte soffermandosi su avvenimenti poco convincenti. Poco convincenti sono anche gli sviluppi di alcuni personaggi, che restano poco approfonditi, mentre per altri si raggiunge un arco narrativo soddisfacente e calzante con la storia. Alcuni risvolti di trama poco chiari lasciano invece pensare ad un’iniziale scrittura carente e non sempre certa della direzione da prendere.

A partire dalla seconda metà della stagione invece il ritmo non fa che crescere, portando lo spettatore ad un maggior coinvolgimento, merito anche di una scrittura più concentrata sul narrare e mostrare solo ciò che è strettamente funzionale alla storia. La vicenda amorosa si fonde così sempre più con quella soprannaturale, giungendo così ad un finale, forse addirittura sbrigativo, che regala una panoramica parzialmente completa sul mondo di The Innocents, svelando quanto fino a quel momento era stato mantenuto criptico.

È così che con la prima stagione di The Innocents Netflix regala ai suoi abbonati un nuovo prodotto, che gestisce bene la sua materie e il genere di appartenenza, donando momenti di forte suspense e tenerezza, senza mai allontanarsi dall’elemento fantascientifico che regola il tutto. Nonostante alcuni classici difetti, la serie saprà trovare il suo pubblico, specialmente grazie a quegli elementi di novità, visiva e narrativa, che lo distaccano da quanto già visto fino ad ora sulla piattaforma streaming.

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Gianmaria Cataldo
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Gianmaria Cataldo
Laureato in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è un giornalista pubblicista iscritto all'albo dal 2018. Da quello stesso anno è critico cinematografico per Cinefilos.it, frequentando i principali festival cinematografici nazionali e internazionali. Parallelamente al lavoro per il giornale, scrive saggi critici e approfondimenti sul cinema.
the-innocents-netflixCon la prima stagione di The Innocents Netflix regala ai suoi abbonati un nuovo prodotto, che gestisce bene la sua materie e il genere di appartenenza, donando momenti di forte suspense e tenerezza, senza mai allontanarsi dall’elemento fantascientifico che regola il tutto.