Uno splendido errore: recensione della serie teen drama Netflix

Recensione del romantico teen drama basato sul romanzo bestseller di Ali Novak e con protagonista la talentuosa Nikki Rodriguez

-

Il mondo visto dagli occhi di un’adolescente può essere davvero problematico e tormentato da grandi insicurezze. Se poi a questo si aggiunge anche un doloroso lutto e un nuovo forzato inizio in una casa di campagna abitata da undici sconosciuti, affrontare la vita potrebbe sembrare ancor più duro e caotico. Ed è proprio ciò che accade alla dolce quindicenne Jackie, protagonista del nuovo commovente dramma di formazione Uno splendido errore (titolo originale My Life with the Walter Boys) prodotto da Melanie Halsall insieme al team dietro la trilogia cinematografica The Kissing Booth, tra cui Ed Glauser.

 

Composta da 10 episodi di circa 50 minuti, la serie porta sul piccolo schermo l’omonimo romanzo bestseller Wattpad della scrittrice statunitense Ali Novak, libro che scrive all’età di soli quindici anni e che segna il suo grande esordio. La prima stagione di Uno splendido errore è disponibile dal 7 dicembre su Netflix.

- Pubblicità -
 
 

Trama Uno splendido errore

Durante una festa a Manhattan, mentre attende con impazienza l’arrivo dei suoi genitori e della sorella maggiore Lucy, la spigliata e dolce Jackie Howard (Nikki Rodriguez) è raggiunta dallo zio Richard (Alex Quijano) che ha un’orribile notizia da darle: la sua famiglia è stata vittima di un tragico incidente. È così che l’ambiziosa teenager, dopo alcune settimane, si ritrova costretta a lasciare la sua vita ricca e privilegiata nell’affascinante Grande Mela per trasferirsi in un’anonima e rustica cittadina del Colorado con la sua nuova tutrice Katherine (Sarah Rafferty), il marito George (Marc Blucas) e i loro dieci scalmanati figli. E mentre cerca di affrontare il lutto e di dare il suo meglio per eccellere a scuola ed esaudire il sogno di entrare nella stessa università del padre, quella di Princeton, Jacky deve ora adattarsi alla sua “nuova vita” in campagna con una inattesa famiglia allargata.

Uno splendido errore - Immagini dal set: la famiglia Walters
Uno splendido errore | In foto (da sinistra a destra): Corey Fogelmanis, Ashby Gentry, Connor Stanhope, Noah LaLonde, Sarah Rafferty, Marc Blucas, Alex Quijano, Nikki Rodriguez, Zoë Soul, Alisha Newton, Isaac Arellanes, Myles Perez.

Il “paradiso” dei ragazzi

Quando al primo giorno di scuola Jackie racconta di essersi trasferita dalla famiglia Walter, le sue compagne la reputano “la ragazza più fortunata di tutta la scuola”. Ma anche se Jackie è atterrata nel “paradiso dei ragazzi”, convivere con sette giovani Walters e Parker (Alix West Lefler), un’ostile preadolescente abituata a mettere da parte la propria femminilità per sopravvivere sotto un tetto prevalentemente maschile, non è certamente un “nuovo inizio” semplice.

Con una introduzione che ricorda un po’ l’iconico cult Una scatenata dozzina, i Walters sono presentati con una scena iniziale dove sbucano ragazzi da ogni dove: ad accogliere Jackie è Will (Johnny Link), il primogenito dei Walters, un neolaureato con un lavoro precario nel settore immobiliare. Poi c’è l’affascinante, atletico e misterioso Cole (interpretato da Noah LaLonde); il sensibile e tranquillo nerd Alex (Ashby Gentry); il silenzioso Danny (Connor Stanhope) che sogna una carriera nel mondo del teatro; il musicista modaiolo Nathan (Corey Fogelmanis); il futuro regista Jordan (Dean Petriw); il piccolo di casa, Benny (Lennix James); e, infine, i due impegnativi cugini Isaac (Isaac Arellanes) e Lee (Myles Perez).

Uno splendido errore - In foto gli attori Ashby Gentry e Nikki Rodriguez
Uno splendido errore – In foto Ashby Gentry nei panni di Alex e Nikki Rodriguez in quelli della protagonista Jackie.

Triangolo amoroso o “battaglia d’onore”?

Fin dai primi minuti della serie, è evidente che non era tra gli ambiziosi progetti di Jackie passare dalla rumorosa New York al caos familiare dei Walters. Eppure, in pochissimo tempo, la giovane Howard si ritrova travolta dalle chiassose (e romantiche) attenzioni dei due fratelli Walters, Cole e Alex. Opposti caratterialmente e ora rivali in amore, i due affrontano la conoscenza con la nuova arrivata come una vera battaglia d’onore, in cui non mancano neppure zuffe e infime scorrettezze.

Anche se il triangolo amoroso Jackie-Cole-Alex predomina nella trama dell’intera serie, la commovente storia di un amore giovanile passa crudelmente in secondo piano per dare ampio spazio ai già consolidati dissapori fraterni. Il pubblico finisce, dunque, per assistere a un infantile e logorante “botta e risposta” tra Cole, che in realtà è più concentrato sul suo sogno infranto di atleta a seguito di un infortunio, e Alex che, da bravo ragazzo, passa in pochi episodi a essere un piagnucoloso teenager dall’autocommiserazione tossica. Proprio per questo forte astio tra i due Walters, Jackie appare soggiogata da dinamiche dettate più dalla razionalità e dall’apparente infatuazione che piuttosto dal vero primo amore.

Uno splendido errore - In foto gli attori Nikki Rodriguez e Noah LaLonde
Uno splendido errore – In foto Nikki Rodriguez (Jackie) e Noah LaLonde (Cole).

Un teen drama che non si impegna abbastanza

Uno splendido errore (titolo che per altro non rende come quello originale inglese) è una graziosa serie tv per famiglie che però non riesce a essere “abbastanza” nel già vasto e ricco catalogo per adolescenti di Netflix. La trama segue tanti personaggi (persino alcuni secondari ed esterni allo stesso nucleo della famiglia Walters) che non riescono ad avere il giusto spazio narrativo e, di conseguenza, una reale crescita nel corso degli episodi. A ciò si aggiunge che, come accennato poc’anzi, il triangolo amoroso centrale risulta così debole e poco convincente che lo spettatore fatica a immedesimarsi e a prendere le parti di uno o l’altro Walters.

Infine, il teen drama di Melanie Halsall – pur avendo ben chiaro i cliché del genere e affrontando temi importanti e universali come il lutto, i problemi adolescenziali, l’importanza della “famiglia per scelta”, la difficoltà dell’inseguire i propri sogni o il dolore di dovervi rinunciare – non osa abbastanza e finisce per risultare come l’ennesimo prodotto televisivo per giovanissimi che però manca di profondità ed emozione.

Sommario

Il teen drama di Melanie Halsall – pur avendo ben chiaro i cliché del genere e affrontando temi importanti e universali come il lutto, i problemi adolescenziali, l’importanza della “famiglia per scelta”, la difficoltà dell’inseguire i propri sogni o il dolore di dovervi rinunciare – non osa abbastanza e finisce per risultare come l'ennesimo prodotto televisivo per giovanissimi che però manca di profondità ed emozione. 
Annarita Farias
Annarita Farias
Nata nel 1996, laureata in Lingue, Culture e Letterature Moderne Europee presso l'Università Federico II di Napoli e attualmente laureanda in Cinema, Televisione e Produzione Multimediale all'Università di Roma Tre, dove approfondisce la settima arte per scrivere di critica cinematografica con maggiore consapevolezza e passione. Iscritta all’Ordine dei Giornalisti della Campania come giornalista pubblicista dal 2022, ha collaborato per due anni con la testata online Ambasciator.it e attualmente scrive di cinema per Cinefilos.it e Scuola Consulting.

ALTRE STORIE

Il teen drama di Melanie Halsall – pur avendo ben chiaro i cliché del genere e affrontando temi importanti e universali come il lutto, i problemi adolescenziali, l’importanza della “famiglia per scelta”, la difficoltà dell’inseguire i propri sogni o il dolore di dovervi rinunciare – non osa abbastanza e finisce per risultare come l'ennesimo prodotto televisivo per giovanissimi che però manca di profondità ed emozione. Uno splendido errore: recensione della serie teen drama Netflix